Filosofia
Pensiero, in quanto concepito dalla mente, più in particolare idea, nozione esprimente i caratteri essenziali e costanti di una data realtà che si forma afferrando insieme (lat. concipĕre = cum-capĕre, [...] stabile al di là della mutevolezza del dato sensibile e della molteplicità delle apparenze. Così la dottrina platonica (e prima ancora quella di Socrate, cui già Aristotele attribuiva la scoperta del c.) intende il c. come ciò che è comune a più ...
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Filosofo (Figline Valdarno 1433 - Careggi 1499). Autore di un ampio lavoro di traduzione e di commento dell'opera di Platone, di Plotino e degli scritti ermetici, fece conoscere alla cultura europea un [...] ebraica, la filosofia greca e cristiana; non quindi in particolari dottrine, poiché, analizzata nei dettagli, l'opera del F. mostra immediatamente le sue fonti. All'aristotelismo della scolastica (soprattutto della tarda scolastica), all'averroismo e ...
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Pensatore greco (sec. 6º-5º a. C.), massimo rappresentante della scuola eleatica. Il nome di P. è legato alla teoria dell'essere unico, immobile e indivisibile, quale venne più tardi accreditata dalla [...] speculazione platonica e dalla critica aristotelica. L'unità e identità dell'essere rimase nota distintiva della scuola eleatica di quel mondo «secondo opinione» (κατὰ δόξαν) la cui dottrina P. fa seguire, nella seconda parte del suo poema, alla ...
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Umanista e riformatore (Bretten, Basso Palatinato, 1497 - Wittenberg 1560), si educò sotto l'influenza del prozio G. Reuchlin. Nel 1509 fu all'univ. di Heidelberg, nel 1512 a Tubinga ove divenne (1514) [...] conciliazione), dall'altra ripugnava alla sua formazione umanistica la dottrina del servo arbitrio, che si opponeva in modo assoluto all'insegnamento dei classici (soprattutto di Aristotele e Cicerone). Si comprende così che restasse addolorato dalla ...
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Forma di condotta comunicativa atta a trasmettere informazioni e a stabilire un rapporto di interazione che utilizza simboli aventi identico valore per gli individui appartenenti a uno stesso ambiente [...] ciò, fin dal De interpretatione, una costante attenzione per le forme linguistiche, che porta Aristotele a edificare una dottrina generale della lingua. Le tesi aristoteliche furono riprese e svolte dai primi stoici: a questi, e ai primi peripatetici ...
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(arabo ‛Arab) In senso stretto gli abitanti musulmani dell’Arabia, comunemente tutti gli individui di lingua araba, cioè gli abitanti dell’Arabia, della Siria, del Libano, della Giordania e dell’Iraq. [...] teologia speculativa musulmana, con elementi tratti dall’interpretazione aristotelica di Alessandro di Afrodisia e da neoplatonici come Simplicio. Queste deviazioni dalla pura dottrina peripatetica furono rimproverate ad Avicenna dall’ultimo grande ...
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Secondo le teorie fisiche dell’antichità, particella di materia assolutamente semplice e non ulteriormente divisibile, dotata di qualità e quantità determinate. Nel linguaggio scientifico odierno, la più [...] anche fra di loro per ordine e posizione): così nella più antica dottrina atomistica, quella di Leucippo e Democrito. Più tardi l’atomismo fu ripreso del mondo capace di eliminare la fisica aristotelica e di offrire un’ipotesi valida alla ...
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Rapporto che collega, in maniera essenziale o accidentale, due o più cose, fatti, concetti.
Esposizione, orale o scritta, con cui si danno informazioni intorno allo stato di una questione, ai risultati [...] Gli stessi problemi si ritrovano in Plotino, in cui si tenta una conciliazione tra teoria aristotelica delle r. e dottrina platonica delle idee. Questa problematica fondamentale sarà successivamente sviluppata ancora in chiave metafisica nel pensiero ...
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vuoto Lo spazio vuoto, privo di qualsiasi materia, anche dell’aria.
Antropologia
Il concetto di v. e il termine corrispondente nelle varie lingue europee è talora usato erroneamente per indicare lo stato [...] (Nicola d’Autrecourt) del vacuum. Solo con il ritorno della dottrina atomistica democritea ed epicurea e con la sua utilizzazione, nel primo Seicento, contro la teoria aristotelica dei quattro elementi, si ripropone con più insistenza la tesi dell ...
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sillogismo Termine filosofico con cui Aristotele designò la forma fondamentale di argomentazione logica (s. categorico), costituita da tre proposizioni dichiarative connesse in modo tale che dalle prime [...] occupata dal termine medio nelle premesse. Sillogistica è chiamata, in generale, qualsiasi versione della dottrina del s., da quella originaria aristotelica, a quella della trattatistica ottocentesca, che precede, in sostanza, i moderni manuali di ...
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dottrina
s. f. [dal lat. doctrina, der. di docere «istruire»]. – 1. a. ant. Insegnamento o apprendimento di nozioni relative al sapere in genere o a una determinata disciplina: quinci nasce che mai a dottrina non vegnono (Dante); senza avere...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...