ZENONE di Elea
Guido Calogero
Pensatore greco del sec. V a. C. Scolaro di Parmenide, fu uno dei principali rappresentanti della scuola eleatica. Secondo Apollodoro la sua acme cadrebbe tra il 464 e [...] affrontati.
Quanto alla sua opera e alla sua dottrina, la testimonianza più antica e importante è quella contenuta essi effettivamente cogliere al dilà delle interpretazioni critiche di Aristotele (essi ci sono noti infatti solo attraverso la ...
Leggi Tutto
. Famoso eresiarca gnostico del secolo II d. C. Fiorì, secondo il Chronicon d'Eusebio sotto l'imperatore Adriano; il suo apogeo è verso il 133 d. C. Quasi concordemente gli eresiologi lo fanno oriundo [...] sia di Basilide, sia d'Isidoro risulta invece che essi alle dottrine dei filosofi greci preferivano le tradizioni religiose dell'Oriente; per essi i sapienti greci, Aristotele non meno di Ferecide, erano plagiarî di questa sapienza religiosa ...
Leggi Tutto
GIOVANNI Damasceno ('Ιωάννης ὁ Δαμασκηνός), santo
Alberto PINCHERLE
Silvio Giuseppe MERCATI
Padre e dottore della Chiesa, morto probabilmente il 4 dicembre 749.
Della sua vita - scartati i dati leggendarî [...] Dionigi e alcuni altri, passa nella sua opera altrettanto platonismo quanto aristotelismo e la dose dell'uno e dell'altro è ben piccola". - circa un secolo prima di Pascasio Radberto - la dottrina che gli elementi, con l'epiclesi (v.) si trasformano ...
Leggi Tutto
POSIDONIO (Ποσειδώνιος, Posidonius)
Goffredo COPPOLA
Guido CALOGERO
Roberto ALMAGIA
*
Pensatore e scienziato greco, nato ad Apamea in Siria intorno al 135, morto, ottantaquattrenne, verso la metà [...] P. procura poi d'inserire e di giustificare le singole dottrine della filosofia e in genere della scienza antica: rielabora la psicologia platonica arricchendola di motivi aristotelici e insieme adattando a essa la teoria stoica delle passioni ...
Leggi Tutto
LINCEI
Giuseppe GABRIELI
L'Accademia dei Lincei (i quali presero nome dalla lince, per allusione allo sguardo acuto che è attribuito a quell'animale ed è proprio del sagace studioso), la più vecchia [...] nome quando vi furono iscritti nel quindicennio successivo uomini di grande dottrina e fama: i napoletani G.B. Della Porta, Fabio Colonna vuota e inerte e presuntuosa autorità o tradizione aristotelica, ancora imperante nel campo del sapere al loro ...
Leggi Tutto
Questa espressione, introdotta nella seconda metà del '700 nel linguaggio filosofico, può ricevere significati di estensione assai diversa. Presa nel senso più ristretto, designa le teorie che affermano [...] anche le tesi di Aristotele sulla natura e i limiti del determinismo causale (che inoltre può sempre essere modificato da cause soprannaturali). Per contro, l'averroismo latino, in contrasto con le dottrine ortodosse, propugna un determinismo ...
Leggi Tutto
Filosofo e scienziato inglese, nato verso il 1214 presso Ilchester nel Dorsetshire. Studiò a Oxford, sotto Edmondo di Canterbury, Roberto Grossatesta e Adamo di Marsh; un po' prima del 1245 era studente [...] di lui.
Filosofo, Ruggero B. accetta da un lato la dottrina agostiniana dell'illuminazione divina della mente umana, con la quale si sforza di conciliare la teoria aristotelico-arabica dell'intelligentia agens; dall'altro, pone a fondamento della ...
Leggi Tutto
IDENTITÀ (dal lat. identitas, corrispondente al gr. ταὐτότης)
Guido Calogero
Termine filosofico indicante in generale l'eguaglianza di un oggetto rispetto a sé stesso. Ma, nel particolare, esso è stato [...] vede come essa si rifletta da una parte nella dottrina del cosiddetto giudizio d'identità, o giudizio identico, sia predicato di sé stessa; e la ταὐτότης è sì definita da Aristotele come "una certa unità di essere del molteplice, o di cosa ...
Leggi Tutto
INDUZIONE
Antonio Aliotta
. Logica. - È quel procedimento che dall'osservazione dei casi particolari passa alla legge universale e che è l'inverso della deduzione (v.). Il problema del fondamento dell'induzione [...] logico preciso e pose chiaramente il problema dell'induzione fu lo stesso Aristotele: "L'uomo - egli dice -, il cavallo, il mulo era legittima. Il dubbio di David Hume rinasceva nella dottrina empiristica di Stuart Mill che negava l'universalità e la ...
Leggi Tutto
Celebre teologo musulmano, fondatore del sistema ortodosso che da lui prese il nome di ash‛arita. Nacque ad al-Baṣrah (Bassorah) nel 260 èg., 873-874 d. C., e morì a Baghdād nel 324 èg., 936 d. C. Fu seguace [...] cadere nelle deduzioni arbitrarie dei Mu‛taziliti, portanti all'eterodossia. Per es. egli ammette la dottrina degli atomi di materia e di tempo e la distinzione aristotelica di sostanza e accidente, al pari dei Mu‛taziliti; ma non introduce ciò (come ...
Leggi Tutto
dottrina
s. f. [dal lat. doctrina, der. di docere «istruire»]. – 1. a. ant. Insegnamento o apprendimento di nozioni relative al sapere in genere o a una determinata disciplina: quinci nasce che mai a dottrina non vegnono (Dante); senza avere...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...