Gregorio da Rimini
Teologo e filosofo (m. Vienna 1358). Nato in Italia, prob. a Rimini, entrò nell’ordine degli eremitani di s. Agostino e trascorse a Parigi un periodo di studio, tra il 1323 e il 1329. [...] in cui si fondono in maniera originale elementi tratti da Aristotele, Agostino e Guglielmo di Occam. In psicologia G. rigetta quello oxoniense di Bradwardine, segna una svolta in senso decisamente antipelagiano nella dottrina scolastica della grazia. ...
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occamismo
Le dottrine filosofico-teologiche di Guglielmo di Occam (➔) e dei suoi seguaci, come Gregorio da Rimini, Giovanni di Mirecourt, Nicola d’Oresme, Giovanni Buridano, Pietro d’Ailly, Marsilio [...] critica dei capisaldi della metafisica e della fisica aristotelica: di particolare rilievo l’accento posto sulla realtà Dei absoluta) con importanti conseguenze sia nel campo della dottrina della giustificazione e della grazia sia nel campo delle ...
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rigidamente
Andrea Mariani
L'avverbio è adoperato da D., conformemente all'uso dell'epoca, in senso morale; unico esempio in Cv IV VI 9 filosofi molto antichi [gli stoici]... credettero... fine de la [...] sentore.
Il termine allude alla ‛ austerità ' o ‛ inflessibilità ' della dottrina morale stoica, della quale evidentemente D. vuol porre in risalto la divergenza con quella aristotelica.
Qui r., con l'inciso esplicativo santa respetto alcuno, vuol ...
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Ruggero di Marston
Filosofo e teologo (m. Norwich, Est, 1303 ca.). Francescano, studiò a Parigi (forse tra 1269-72), dove fu discepolo di Giovanni Pecham. Lettore a Cambridge nello studio dell’ordine [...] In partic., interessante la sua rigorosa ripresa della dottrina agostiniana dell’illuminazione: la lux increata irraggia sicché Dio stesso è l’intelletto agente della tradizione aristotelica (in via subordinata si può parlare di intelletto agente ...
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Giovanni della Rochelle (lat. Iohannes de Rupella) Filosofo (n. 1200 ca
m. 1245). Francescano, successe al suo maestro, Alessandro di Hales, nella cattedra dell’univ. di Parigi, e ne continuò l’opera, [...] platonico-agostiniana contro quella aristotelica che si andava imponendo. Dell’aristotelismo cercò, tuttavia, identificasse con lo stesso Dio illuminante (identificazione già implicita nella dottrina di Alessandro di Hales, ma respinta più tardi da s ...
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compagnevole
Andrea Mariani
. L'aggettivo compare unicamente in Cv IV IV 1 (l'uomo naturalmente è compagnevole animale), ed è usato da D. come corrispondente del latino civile (greco πολιτιχόν), che [...] che il passo del Convivio derivi, piuttosto che direttamente dal testo aristotelico, da questa frase in s. Tommaso; di conseguenza l' il tono di una pacata, anche se colta, argomentazione, in cui manca ogni pericolo di ostentazione di arida dottrina. ...
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Mancini, Celso
Filosofo e scrittore politico (Ravenna 1542 - Alessano, od. prov. Lecce, 1612). Entrò (1555) tra i canonici lateranensi di S. Maria in Porto e conseguì un dottorato a Padova (1565), dove [...] poi insegnò filosofia e teologia negli istituti della congregazione. Frutto di questo insegnamento è l’opera, aristotelica per dottrina e metodo, De cognitione hominis, quae naturali lumine haberi potest (1586). Nel 1590 fu chiamato da Alfonso II d’ ...
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tangibile
Alessandro Niccoli
Vale " percepibile mediante il tatto ", e ricorre nel passo del Convivio in cui vengono definiti i sensibili comuni, cioè le determinazioni sensibili comuni a più sensi: [...] la figura, la grandezza, lo numero, lo movimento e lo stare fermo, che sensibili [comuni] si chiamano.
Dottrina ed esempi sono di nota origine aristotelica (cfr. An. III 1, 425a 14), così chiariti dal commento tomistico (II 13): " communia sensibilia ...
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dottrina
s. f. [dal lat. doctrina, der. di docere «istruire»]. – 1. a. ant. Insegnamento o apprendimento di nozioni relative al sapere in genere o a una determinata disciplina: quinci nasce che mai a dottrina non vegnono (Dante); senza avere...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...