POMPONAZZI, Pietro
Vittoria Perrone Compagni
POMPONAZZI, Pietro (Petrus Pomponatius Mantuanus, de Pomponatiis). – Nacque a Mantova il 16 settembre 1462 in una famiglia agiata, da tempo legata ai Gonzaga, [...] . Pur tributando la propria formale sottomissione alla dottrina cristiana, sancita dalla Rivelazione, Pomponazzi affermava che la ragione, l’esperienza, la lettera del testo aristotelico trovano piena soddisfazione solo nel rovesciamento della tesi ...
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FARDELLA, Michelangelo
Franco Aureluio Meschini
Nacque a Trapani nel 1650, da Iacopo e Brigida (Brigitta) Magliocco, entrambi nobili.
Conclusi a tredici anni gli studia humanitatis, intraprese quelli [...] l'unione dell'anima e del corpo. La proposizione ha l'andamento di una quaestio: esposta la dottrina scolastico-aristotelica (mettendone in evidenza la consonanza con Epicuro), la dichiara assurda riconducendone la causa ai pregiudizi dell'infanzia ...
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MARCHETTI, Alessandro
Cesare Preti
Nacque a Pontormo (ora Pontorme, frazione di Empoli), il 17 marzo 1633 da Angelo e da Luisa Buonaventuri. Terzo di cinque figli, non ancora adolescente rimase orfano [...] una relazione ufficiosa inviata da un esponente del gruppo degli aristotelici, Giovanni Maffei, alle autorità granducali. Nello scritto era sollevata la questione dell'insegnamento dell'atomismo, dottrina accusata di irreligiosità. A quel punto il M ...
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BARLAAM Calabro
Salvatore Impellizzeri
Nacque a Seminara (Reggio di Calabria) sul finire del sec. XIII, probabilmente verso il 1290. Il nome Barlaam par che sia quello assunto in religione, ma non è [...] quali non si limitano a filosofi greci, quali Platone e Aristotele, ma si mostrano invece profonde anche riguardo al pensiero di . Ma in realtà fu il Palamas a trionfare: la dottrina di B. venne formalmente condannata e il monaco calabrese dovette ...
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BERTI, Gianlorenzo
Giuseppe Pignatelli
Nacque a Seravezza, in Versilia, il 28 maggio 1696, da Luca e da Domenica Boncia, secondo di quattro fratelli. Nel 1711 entrò nel convento agostiniano di Barga, [...] religiosità, attingendo, contro la tradizione scolastico-aristotelica, direttamente alle fonti. Era perciò Carteggi di giansenisti liguri, I, Firenze 1941, 125 n.): "la dottrina del Berti mostra che quell'autore è di peggior fede dei gesuiti"; ...
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PALEARIO, Aonio
Chiara Quaranta
PALEARIO, Aonio (Antonio della Pagliara). – Nacque a Veroli nel 1503, o forse l’anno seguente, da Matteo della Pagliara e da Clara Jannarilli. Fu lui stesso ad adottare [...] , uno dei più noti traduttori cinquecenteschi di Aristotele, e Lazzaro Bonamico, anch’egli valente grecista . 14, 31; Città del Vaticano, Arch. della Congregazione per la Dottrina della Fede, S. O., Decreta 1567-1571; Bibl. apostolica Vaticana, ...
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ANDRELINI, Publio Fausto
Robert Weiss
Nacque a Forlì verso il 1462. Nulla si sa circa la sua prima educazione, che ebbe luogo probabilmente nella sua città natale; si può, però, escludere con sicurezza [...] influsso degli Adagia di Erasmo e del commento all'Etica aristotelica del Lefèvre d'Étaples, ed all'anno seguente il a chiamarlo immorale, petulante, pieno d'arroganza e di poca dottrina.
Opere: Livia, Parisiis 1490; Elegiae, Parisiis 1494; Distici ...
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ARTEAGA, Stefano
Nino Borsellino
Nacque il 26 dic. 1747 a Moraleja de Coca presso Segovia in Spagna, come dichiarò egli stesso iniziando il suo noviziato di gesuita, o a Madrid, come si dovrebbe dedurre [...] trova modo di polemizzare contro i vacui abusi di dottrina teologica dei predicatori italiani; sull'uso della parodia e del Winckelmann, del Milizia, oltre che sui commentari aristotelici del Cinquecento, i suggerimenti derivati dalla lettura degli ...
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CESALPINO (Caesalpinus), Andrea
Augusto De Ferrari
Nacque nel 1524 o'25 (non nel 1519) ad Arezzo, o più probabilmente in qualchelocalità del contado aretino da Giovanni e Giovanna de Bianchi.
Secondo [...] lui anche un modo per uscire dalle strettoie aristoteliche. Contrariamente alle affermazioni di Galeno, il C. A. Del Vita, Di A. C., Firenze 1882; G. Marchesini, La dottrina metafisico-psicologica di A. C., in Rivista italiana di filos., VII (1892), ...
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CORSO (Macone), Rinaldo
Giovanna Romei
Nacque il 15 febbr. 1525, come testimonia egli stesso nel nuovo proemio alla Dichiaratione fatta sopra la Seconda Parte delle Rime della Divina Vittoria Colonna, [...] azioni: dell'impianto tragico non resta che l'ossequio formale alla precettistica aristotelica, anche se il C. si preoccupa di dare indicazioni per la Gambara in alcune rime aveva trattato temi della dottrina in termini riformati, e il C. e suor ...
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dottrina
s. f. [dal lat. doctrina, der. di docere «istruire»]. – 1. a. ant. Insegnamento o apprendimento di nozioni relative al sapere in genere o a una determinata disciplina: quinci nasce che mai a dottrina non vegnono (Dante); senza avere...
aristotelico
aristotèlico agg. (pl. m. -ci). – Del filosofo greco Aristotele (384 o 383 - 322 a. C.), che si riferisce alla filosofia di Aristotele: le opere a.; la dottrina a.; l’etica, la politica a.; seguace della filosofia di Aristotele:...