BENEDETTO XIV, papa
Mario Rosa
Nacque Prospero Lambertini a Bologna il 31 marzo 1675 da Marcello e da Lucrezia Bulgarini. Educato dai somaschi a Bologna e poi, dal 1688, a Roma nel Collegio Clementino, [...] compromesso, cui il pontefice e i suoi consiglieri sì erano dovuti piegare, e il divario tra le più ricche regioni del , in questo tempo, in B. XIV la convinzione profondamente giuridica, profilatasi nei primi due anni di pontificato e confermata da ...
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GREGORIO VII, papa, santo
Ovidio Capitani
Scarse le notizie biografiche su Ildebrando, nato forse a Soana (oggi Sovana, in provincia di Grosseto) tra il 1025 e il 1030, divenuto più tardi, forse, monaco [...] storico, quindi di carattere teologico e infine di carattere giuridico. Da un punto di vista storico, si ricorda un amici, dal punto di vista del godimento della grazia. Un passo che doveva essere ben presente a G. VII, in quanto lo ritroviamo nella ...
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Enciclopedia delle Scienze Sociali I Supplemento (2001)
Contratto
Giorgio De Nova
di Giorgio De Nova
Contratto
Contratto e ordinamento statuale
Appare logico che una voce giuridica, qual è quella sul contratto, chiarisca innanzitutto in relazione a quale [...] si sorprende, leggendo ad esempio la voce Contratti e atti giuridici in generale redatta da Enzo Roppo per la presente enciclopedia, a contrattare, e b) l'altra parte era o avrebbe dovuto essere a conoscenza di ciò e, date le circostanze e lo ...
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PIO IX, papa, beato
Giacomo Martina
PIO IX, papa, beato. – Giovanni Maria Mastai Ferretti nacque a Senigallia il 13 maggio 1792, ultimo dei nove figli del conte Girolamo e di Caterina Solazzi, una famiglia [...] il rifiuto di una legislazione che non riservasse un trattamento giuridico speciale al cattolicesimo. Maggior eco ebbe l’elenco di quest’atteggiamento un’ingenua e antistorica fiducia in Dio, dovuta anche ai risultati del concilio e alle vittorie del ...
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PIO XII, papa
Francesco Traniello
PIO XII, papa. – Eugenio Pacelli nacque a Roma il 2 marzo 1876, secondogenito di Filippo, allora avvocato rotale, e di Virginia Graziosi. La sua era una famiglia di [...] ultimo della vita, a criterio sommo dell’ordine morale e giuridico», apparve ben difficilmente compatibile con le forze in gioco nelle intensità della pratica religiosa personale e di gruppo doveva connettersi a una rigorosa adesione ai dettati del ...
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FILANGIERI, Gaetano
Eugenio Lo Sardo
Nacque a Cercola (Napoli) il 18 ag. 1752, terzogenito di Cesare, principe di Arianiello, e di Marianna Montalto, figlia del duca di Fragnito. Un'ipotesi fondata [...] il F. considerava i nocivi consigli di Machiavelli. La virtù doveva essere il valore fondante delle società civili e non solo un . Forse si sentiva vicino alla fine della grande opera giuridico-filosofica a cui aveva dedicato i suoi anni giovanili, ma ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Economia (2012)
Tommaso d’Aquino
Oreste Bazzichi
L’opera di Tommaso d’Aquino, uno dei pilastri del pensiero cristiano, raccorda e armonizza il messaggio evangelico e la filosofia classica, la fede e la ragione. Dovunque [...] di ordine economico e, soprattutto, di ordine giuridico, ma certamente, tanto per rimanere sul piano termini:
«Ma non si può nei patti fissare una ricompensa per danno dovuto al fatto che con quel denaro uno non può guadagnare: egli infatti non ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
«La personalità di B[onifacio] VIII è indubbiamente fra le più rilevanti nella storia del Papato medievale. [...] Figura di sanguigna umanità, ebbe meriti e demeriti ugualmente spiccati [...]. Fra i [...] come quel sacro panno, non poteva e non doveva essere lacerata dal comportamento di un sovrano il 247-51.
A.M. Stickler, Il giubileo di Bonifacio VIII. Aspetti giuridico-pastorali, Roma 1977.
B. Guillemain, Bonifacio VIII e la teocrazia pontificia, ...
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Beccaria, Cesare
Giuseppe Bedeschi
Il primo grande critico della pena di morte
Profondamente influenzato dagli illuministi francesi ‒ disse di dovere a Montesquieu "la sua conversione alla filosofia" [...] occuparsi di reati e non di peccati; allo stesso modo il giudice non doveva più essere concepito come un uomo ispirato, ma come il tutore di un dato ordinamento giuridico. E come a certi reati devono corrispondere certe pene, secondo una proporzione ...
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ALIGHIERI, Dante
Siro A. Chimenz
Nacque a Firenze nel 1265, entro il periodo in cui il sole è nella costellazione zodiacale dei Gemelli - come egli stesso ci fa sapere (Par. XXII, vv. 112-117) -, cioè [...] le mura sue stanno siano degne di reverenzia, e lo suolo dov'ella siede sia degno oltre quello che per li uomini è (1908), pp. 3-44 (che ravvisa larghi influssi di letteratura giuridica nell'opera dantesca); in senso negativo, M. Chiaudano, Dante e ...
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obbligazione
obbligazióne s. f. [dal lat. obligatio -onis, der. di obligare: v. obbligare]. – 1. L’obbligare, l’obbligarsi, e il debito, l’obbligo, l’impegno, anche morale, che da ciò nasce: assumere, contrarre, avere, soddisfare un’o.; riconoscere...
obbligo
òbbligo (ant. òbligo) s. m. [der. di obbligare] (pl. -ghi). – Vincolo giuridico o morale, imposto nel primo caso da una legge, da un’autorità, da un patto, nel secondo dalla coscienza, da ragioni di gratitudine o convenienza, o da...