Liber constitutionum
Ortensio Zecchino
sommario: I. La storia esterna 1. Promulgazione. 2. Attività preparatoria e giuristi impegnati. 3. Entrata in vigore. 4. Fonti. 5. Prime reazioni. II. Il testo [...] da un rapporto di complementarità, per essere entrambi momenti e strumenti di una stessa strategia: lo Studium doveva fornire il materiale giuridico (attraverso il rinnovato studio del diritto romano) e le risorse umane necessarie, e il Liber da ...
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BONIFACIO VIII, papa
Eugenio Dupré Theseider
Non si conosce la data di nascita di Benedetto Caetani, il futuro B. VIII: forse è da situare nel quarto decennio del Duecento (1235?). Nacque quasi certamente [...] conclave del 1292-93, succeduto alla morte di Niccolò IV, doveva vedere i cardinali discordi, e poi in fuga da Roma e non ritorni all'obbedienza.
Data la sua solida preparazione giuridica, la consumata esperienza del fatto politico, la pratica visione ...
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SICILIA, REGNO DI
GGiuseppe Galasso
Fu nel Regno di Sicilia che Federico II esplicò più pienamente le sue qualità e le sue vedute di uomo di stato. Nessun paragone è possibile, al riguardo, con l'attività [...] Kantorowicz, un preciso concetto di ciò che fossero o potessero o dovessero essere, in un caso, il Regno di Sicilia e l' et legibus, come si dice in documenti fridericiani e in testi giuridici e letterari, politici e storici del tempo (ibid., p. 329 ...
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I cattolici e il sindacato: dall'estraneita alla partecipazione
Alberto Cova
Le origini: dalle leghe ‘bianche’ alla Cil
Trattare del sindacato nel quadro di una generale, vastissima riflessione sui [...] del periodo bellico aveva decurtato.
La mancata soluzione dei problemi, dovuta in molta parte all’instabilità del quadro politico – tra politiche ed era anche distante dalla cultura economica, giuridica e politica allora prevalente. Dichiarare che «l ...
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L'ETÀ CONTEMPORANEA
La prima metà dell'Ottocento. Orientamenti generali: principi e realtà Il ritorno di Pio VII a Roma, il 24 maggio 1814, fu accompagnato dal sincero entusiasmo dei Romani, tutt'altro [...] false religioni e debba dare a esse un trattamento giuridico diverso, con speciali privilegi alla religione riconosciuta vera, , almeno in parte. Egli ritiene che lo Stato abbia il dovere di limitare la libertà di stampa e di insegnamento e nella ...
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Costantino nella storiografia italiana su Roma
Federico Santangelo
Costantino e il suo tempo rappresentano banchi di prova fondamentali per il farsi della disciplina storica in Italia. Bastino due esempi, [...] religiosa e intellettuale alla luce di problemi di natura giuridica, amministrativa ed economica63. Il punto di partenza è l Roma; più in generale, Costantino non dichiara mai di dovere la propria vittoria al ponte Milvio al sostegno delle divinità ...
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Socialismo
Maurizio Degl'Innocenti
Il termine e il problema delle origini
Anche se sarebbe più corretto parlare di 'socialismi' (più che di 'socialismo') per la varietà e l'evoluzione, nel XIX e nel [...] ' e 'socialismo' passarono dal linguaggio teologico o giuridico, in relazione all'origine contrattualistica o socialis dello Stato meccanizzate, coniando lo slogan fortunato: "Tutti hanno il dovere di lavorare lo stesso numero di ore al giorno, ...
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L’imperatore e la Chiesa
Dalla tolleranza (312) alla supremazia della religione cristiana (380), alle contese per la cattolicità delle chiese
Antonio Carile
La mentalità tardoantica implica la continuità [...] cui è conferito l’imperium, esercitato in materia ecclesiastica su avviso e richiesta della Chiesa. Questa tradizione giuridica romana doveva essere chiara a Bisanzio, alla fine del V secolo.
Secondo Gelasio, ai sacerdoti spetta il diritto esclusivo ...
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VIGILIO
Claire Sotinel
V. nacque a Roma, senz'altro nell'ultimo decennio del V secolo, avendo raggiunto l'età per diventare vescovo nel 531. Apparteneva ad una famiglia cristiana che era al servizio [...] un solo frammento nel cimitero di Calepodio sulla via Aurelia. V. doveva intraprendere assai più di un lavoro di restauro; l'Italia bizantina, politica. Venne dato a quest'Italia bizantina un inquadramento giuridico, secondo gli auspici di V. e con il ...
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Nazione
RRosario Romeo
di Rosario Romeo
Nazione
sommario: 1. Nazioni e nazionalismi alla prova della seconda guerra mondiale. 2. Il dopoguerra: a) vincitori e vinti; b) la divisione della Germania e [...] a combattere in ogni angolo del mondo. Ma gli anni sessanta dovevano dimostrare che l'impegno eccedeva di gran lunga non tanto le dai governi di Bonn e di Praga sugli effetti giuridici del trattato di Monaco. Ma le ostilità nazionali sopravvivono ...
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obbligazione
obbligazióne s. f. [dal lat. obligatio -onis, der. di obligare: v. obbligare]. – 1. L’obbligare, l’obbligarsi, e il debito, l’obbligo, l’impegno, anche morale, che da ciò nasce: assumere, contrarre, avere, soddisfare un’o.; riconoscere...
obbligo
òbbligo (ant. òbligo) s. m. [der. di obbligare] (pl. -ghi). – Vincolo giuridico o morale, imposto nel primo caso da una legge, da un’autorità, da un patto, nel secondo dalla coscienza, da ragioni di gratitudine o convenienza, o da...