HERAKLEIDES (῾Ηρακλείδης)
2°. - Pittore. Eseguì nel 282 a. C. due pìnakes per il proscenio del teatro di Delo per il prezzo di 200 dracme, come si sa da un'iscrizione (I. G., xi, 2, 158, A r. 67).
Bibl.: [...] H. Bulle, in Abhandl. Akad. München, XXXIII, pp. 175, 181; G. Lippold, in Pauly-Wissowa, Suppl. V, 1931, c. 227 ...
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Gli strumenti dello scambio: i sistemi di misura
Maria Giovanna Biga
Lorenza-Ilia Manfredi
Nicola Parise
Annalisa Polosa
Maria Emanuela Alberti
Paolo Güll
Daniele Castrizio
Maria Giovanna Stasolla
Liliana [...] come base il tetradrammo, fino all'età di Timoleonte quando passa a quello corinzio fondato sullo statere di 8,7 g diviso in 3 dracme di 2,9 g. Con Agatocle si ritorna al sistema attico. Durante le imprese di Pirro si assiste all'emissione di serie d ...
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ARKESILAOS (᾿Αρχσι0λαος, Arcesilāus, Arcesilas)
M. T. Amorelli
1°. - Figlio di Aristodikos, vissuto sul principio del sec. V a. C., scultore ricordato da Simonide (Fr., 157) come autore di una statua [...] d'Artemide pagatagli 200 dracme pane.
Bibl.: C. Robert, in Pauly-Wissowa, II, 1896, s. v., c. 1168, n. 20. ...
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SIKINOS (ἡ Σίκινος)
Red.
Piccola e selvaggia isola delle Cicladi meridionali, tra Pholegandros ad O e Ios ad E; misura 14 miglia quadrate e mezzo. Sappiamo che nel 425-4 a. C. pagava 1000 dracme di tributo; [...] dopo la sconfitta degli Ateniesi ad Egospotami, passò sotto l'egemonia spartana. Nel 378 appare membro della seconda Lega Navale Attica.
La città era nell'interno dell'isola sulle pendici del monte detto ...
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SELINOS (Σέλινος, Σελινοῦς)
A. Gallina
Divinità del fiume siciliano che ha lo stesso nome, rappresentato come un giovane (in atto di sacrificare davanti ad un altare; nudo con un oggetto nella mano destra), [...] su tetradracmi e dracme, lytre ed oboli della città di Selinunte. A volte invece, sempre sulle monete della città, si vede la sola testa del fiume, raffigurato come un uomo dalle orecchie e corna taurine.
Bibl.: O. Höfer, in Roscher, IV, 1909-1915, c ...
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SOKLOS (Σῶκλος)
M. Zuffa
Scultore greco, meteco del demo attico di Alopece, il cui nome ci è noto soltanto da un'epigrafe coi conti dei Pritani del 408-7 a. C., in cui appare come esecutore, per sessanta [...] dracme, dell'"uomo che tiene le briglia" nel fregio dell'Eretteo.
Tra i resti gravemente mutili del fregio in marmo pentelico è impossibile riconoscere il pezzo eseguito da Soklos. È stato supposto (Picard) che il gruppo di oscuri meteci, fra i quali ...
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MYNNION (Μυννίων)
L. Guerrini
Scultore ateniese, del demo di Agryle, ricordato nei conti dell'Eretteo come lavorante al fregio, e precisamente autore della figura di un cavallo e di un uomo, e poi anche [...] di una stele, ricevendo 127 dracme.
Bibl.: J. Overbeck, Schriftquellen, 860, i, 6; E. Loewy, I. G. B., 256; H. Brunn, Geschichte d. gr. Künstler, I, Stoccarda 1889, p. 249; I. G., I, 374; J. M. Paton e altri, The Erechteum, Cambridge 1927, p. 406, ...
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PRAXIAS (Πραχσίας)
Red.
2°. - Scultore greco, domiciliato a Melite (Atene), noto per aver partecipato negli ultimi anni del V sec. a. C. alla lavorazione del fregio dell'Eretteo. Dall'iscrizione dei [...] conti dell'Eretteo si apprende infatti che P. ricevette il compenso di 120 dracme per aver eseguito un cavallo e la figura maschile che lo accompagnava (Overbeck 860 = Loewy, L. I. B., 526). Il nome P. è stato anche integrato in altre linee della ...
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AGATHANOR (᾿Αγαϑανωρ)
P. Orlandini
Scultore in marmo e ceroplasta ateniese, probabilmente meteco, del demo di Alopeke. Il suo nome è menzionato tre volte nei rendiconti del 408-407 a. C. pertinenti alla [...] pariglia era forse lavorata in metallo e aggiunta dopo l'esecuzione delle altre parti in marmo. Come ceroplasta A. ricevette 8 dracme per il modello in cera di un motivo decorativo a forma di acanto destinato al cassettonato del soffitto.
Bibl.: I.G ...
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dracma
s. f. [dal gr. mod. δραχμή: v. dramma2]. – 1. Fino all’introduzione dell’euro, unità monetaria della Grecia (abbrev. δρχ), divisa in 100 leptà. 2. Variante fonetica di dramma2, unità ponderale e monetaria degli antichi Greci.
mina2
mina2 s. f. [dal lat. mina, gr. μνᾶ, voce di origine semitica]. – Unità ponderale, in uso tra gli antichi popoli del Mediterraneo orientale, di valore compreso fra i 436 e i 502 grammi; era inoltre un’unità monetaria di conto in uso,...