Baritono (Pesaro 1766 - Dresda 1825). Studiò e esordì a Firenze. Acclamato per l'eccellenza della voce e dell'interpretazione nei principali centri di Germania e d'Austria, fu scelto da W. A. Mozart quale [...] primo Don Giovanni nella rappresentazione del 1787 a Praga. Da ultimo si stabilì a Dresda direttore di quel teatro italiano. ...
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Figlio (Meissen 1471 - Dresda 1539) di Alberto III duca di Sassonia e margravio di Meissen, successe al padre nel 1500. Cedette la Frisia (1503), dietro esborso di una somma, alla Borgogna, stabilendo [...] la sua residenza a Dresda e riordinando l'amministrazione della giustizia. Fu avverso a Lutero; intervenne nella guerra contro i contadini. ...
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Anatomopatologo (Dresda 1825 - Palu, Meclemburgo, 1898), prof. di patologia generale e anatomia patologica all'univ. di Dresda e poi di Erlangen. Tra i suoi numerosi contributi meritano particolare menzione: [...] la segnalazione del primo caso di trichinosi nell'uomo (1860), la descrizione di lesioni degenerative dei muscoli scheletrici nel tifo addominale (degenerazione di Z., 1864); l'introduzione nella tecnica ...
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Musicista (Bergamo 1517 - Dresda 1580), suonatore di cornetto in S. Maria Maggiore di Bergamo (1541 circa); poi (1547) a Trento; quindi (1549) alla corte di Dresda, ove (1566) divenne maestro aggiunto [...] e (dal 1568) titolare. Le sue numerose polifonie chiesastiche e religiose, pur ricordando quelle di A. Willaert e di C. de Rore, risentono molto dell'influenza dei primi musicisti della Riforma, annunciando ...
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Figlio (Dresda 1797 - Brennbüchel, Tirolo, 1854) del principe Massimiliano di Sassonia e di Carolina Maria Teresa di Parma, predilesse lo studio della botanica e della mineralogia. Associato (1830) nel [...] al re Antonio, suo zio, gli successe nel 1836. Nel 1848 chiamò al potere ministri liberali, ma rifiutò di concedere una nuova costituzione (onde i moti di Dresda, nel 1849), e affidò la direzione della politica interna ed estera a Fr. F. von Beust. ...
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Musicista tedesco (Nieder-Poyritz, Dresda, 1910 - Zurigo 1976). Dopo aver studiato violino, pianoforte e oboe, nel 1936 debuttò a Lipsia come direttore d'orchestra. In seguito diresse, tra l'altro, le [...] orchestre di Dresda (1949-52), Monaco di Baviera (1952-54), Londra (1962-63) e Zurigo (dal 1965). Oltre che in Europa, svolse attività concertistica anche in America, apprezzato soprattutto come interprete del repertorio sinfonico tardo-romantico. ...
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Anatomopatologo (Mügeln, Sassonia, 1861 - Dresda 1932). Prof. straordinario di anatomia patologica a Dresda. Ideò un metodo di colorazione del bacillo di Koch e mise in evidenza la possibilità della presenza [...] sull'apice polmonare di un solco privo di significato patologico (solco di S.) che può simulare una lesione apicale. In collaborazione con i suoi allievi, e su un vastissimo materiale autoptico, ha studiato ...
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Musicista (Brunswick 1640 - Dresda 1700). Allievo del padre, l'organista Delphin (1601-1694), fu celebre violinista, attivo ad Amburgo, Hannover, Celle. Nominato Ratsmusikdirektor ad Amburgo (1678), fu [...] 1685-86), dove conobbe A. Corelli, al quale si ispirò per la propria produzione sonatistica. Operò anche presso la corte di Dresda (dal 1688) e fu direttore dell'Opera di Lipsia (1693). Compose opere teatrali, un oratorio e varie musiche strumentali. ...
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Musicista (Dresda 1748 - ivi 1812). Studiò in Italia dal 1765 al 1768 e ancora, con padre Martini, dal 1774 al 1776; fu quindi in Italia dal 1778 al 1781, incaricato di scrivere opere per Venezia e Napoli. [...] Tornato a Dresda, divenne maestro di cappella del principe elettore. Scrisse circa venticinque opere (particolare successo ebbero la Didone abbandonata, 1776, e Der Alchymist, 1778), messe, oratorî, sinfonie, musica da camera. ...
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Attore (Varsavia 1818 - Dresda 1872); di famiglia ebraica, fu giornalista, poi attore a Varsavia, Vilna, Leopoli, ecc. Dopo un viaggio in Francia e in Germania, nel 1841 esordì al teatro tedesco di Leopoli; [...] dal 1846 recitò in Germania (Amburgo) e al Burgtheater di Vienna, e dal 1854 a Dresda; nel 1866 fece un giro negli Stati Uniti. Per la sua recitazione, di un potente realismo, fu interprete acclamato e talora discusso di Shakespeare, di Goethe e di ...
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domicìdio s. m. La distruzione deliberata e sistematica di case, palazzi e infrastrutture civili in un insediamento abitato, in una città o in una zona circoscritta. | In senso ristretto e attenuato, la negazione del diritto all’abitazione....