(arabo Bairūt) Città capitale del Libano (2.385.271 ab. nel 2017), capoluogo dell’omonima provincia (18 km2). Giace sulla costa levantina, su un promontorio con il quale termina un contrafforte del monte [...] flotte cristiane; caduta la Siria (1516) in mano ai Turchi ottomani, B. decadde passando successivamente sotto le dinastie libanesi dei Drusi Banū Ma‛n (fino al 1750) e dei Banū Shihāb fino all’occupazione di Ibrāhīm pascià d’Egitto (1840).
Dopo il ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale, affacciato sul Mediterraneo orientale (Mar di Levante), confinante a N e a E con la Siria, a S con Israele.
Nel territorio del Libano (arabo Lubnān) sono ben riconoscibili [...] ne fece altresì un valido rifugio per minoranze etniche e religiose dal Vicino Oriente. Si determinò una preponderanza di maroniti e drusi, mentre a N di Tripoli e sulla costa prevalsero sunniti e greco-ortodossi, a S di Sidone e nella regione di ...
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Altopiano basaltico della Siria sud-occidentale, che si estende per circa 1200 km2 tra la valle superiore del Giordano e il Lago di Tiberiade a O, il monte Hermon a N, un corso d’acqua temporaneo (uadi [...] delle truppe occupanti. Dopo l’annessione israeliana i cittadini siriani rimasti nel G. (circa 20.000, prevalentemente Drusi) furono costretti ad assumere la cittadinanza israeliana. La restituzione del G. alla Siria è oggetto di un delicato ...
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Stato dell’Asia sud-occidentale. Il territorio si affaccia sul Mediterraneo con un tratto costiero di 160 km e si allarga all’interno verso E e verso S per più di 600 km; confina con la Turchia a N, con [...] questo il periodo di maggior decadenza politica, economica e culturale del paese; tentativi di autonomia o indipendenza sotto l’emiro druso Fakhr ad-Dīn (17° sec.) e sotto Dahir signore di Acri (18° sec.) non si rivelarono durevoli. Né la spedizione ...
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Stato del Vicino Oriente, confinante a N con il Libano, a E con la Siria e la Giordania, a SO con l’Egitto.
Dal punto di vista morfologico il territorio può essere diviso in 4 aree (la pianura costiera; [...] come ‘altro’. La minoranza musulmana (16%), prevalentemente sunnita, è concentrata in Galilea e nel distretto di Gerusalemme. I drusi (1,6%) risiedono in alcuni villaggi del Golan, della Galilea e del Carmelo. I cristiani, infine, popolano quartieri ...
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Ḥezbollāh (Ḥizb Allāh) Movimento e partito islamico sciita ("Partito di Dio") formatosi agli inizi degli anni Ottanta – nel corso della guerra civile libanese tra fazioni cristiano-maronite e musulmane [...] la cittadina di Majdal Shams, nel Golan, territorio siriano occupato da Israele nel 1967 e abitato in larga maggioranza da drusi. A tale aggressione ha fatto seguito la dura reazione di Israele, che ha compiuto vari raid nel settore settentrionale ...
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(ebr. Pĕleshet) Regione del Vicino Oriente limitata a O dal Mar Mediterraneo e a N dai contrafforti meridionali del Libano e dell’Antilibano, mentre incerti sono i confini dagli altri lati, nei quali si [...] tollerante nei confronti delle numerose minoranze religiose presenti nell’area siro-palestinese: ebrei, cristiani delle diverse confessioni, drusi e musulmani non sunniti godettero complessivamente di un’ampia libertà di culto. A partire dal 18° sec ...
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drusa
druṡa s. f. [dal fr. druse, che è dal ted. Druse, propr. «gromma»]. – 1. In mineralogia, aggruppamento di cristalli impiantati sulle superfici più o meno pianeggianti delle fratture di una roccia (matrice della drusa). 2. In botanica,...
druso
druṡo s. m. [dall’arabo Durūz, dial. Drūz, plur. di Darazī, che deriva dal nome di uno dei fondatori della setta, l’egiz. ad-Darazi]. – Denominazione dei seguaci di una setta religiosa di origine musulmana sorta in Egitto nell’11° sec.,...