LEIBNIZ (da preferire questa grafia all'altra Leibnitz), Gottfried Wilhelm von
Giuseppe CARLOTTI
Giovanni Vacca
Spirito multiforme e di attitudini veramente universali, fu grande sopra tutto come scienziato [...] , dimostrano che la materia non è vera realtà, ma ha il suo fondamento in qualcosa di spirituale; 2°. eliminano il dualismocartesiano fra la res cogitans e la res extensa, riducendo tutte le sostanze a res cogitantes e togliendo quindi la ragion d ...
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Renato Descartes du Perron, ritenuto dai più l'iniziatore della filosofia moderna, nacque a La Haye in Turenna il 31 marzo 1596, morì a Stoccolma l'11 febbraio 1650. Nel 1604 fu messo nel collegio dei [...] considerando perciò il pensiero e l'estensione non più come sostanze, ma come attributi dell'unica sostanza, abolì il dualismocartesiano per arrivare al monismo o al panteismo.
Abbiamo già dovuto accennare, a proposito del pensiero e dell'estensione ...
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NEUROSCIENZE.
Giovanni Maria Flick
– Diritto penale. L’incontro del diritto penale con le neuroscienze: gli opposti estremismi. Cogito ergo sum o sum ergo cogito? Neuroscienze e libero arbitrio. Il [...] riconoscimento del ruolo delle emozioni e dei sentimenti, dovuto alle scoperte neuroscientifiche, si risolve nell’effettivo superamento del dualismocartesiano tra corpo e mente. Da ciò la constatazione che il cervello e il resto del corpo umano sono ...
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Scrittore irlandese, nato a Foxrock, sobborgo di Dublino, il 13 aprile 1906, da un'agiata famiglia borghese che nell'Irlanda cattolica era di tradizione protestante e perciò rigorosamente puritana. Nel [...] titolo richiama le concrezioni e contaminazioni verbali di Joyce. Argomento della poesia è Descartes, e sembra che il dualismocartesiano tra res cogitans e res extensa abbia plasmato anche i personaggi, se tali si vogliano considerare, delle opere ...
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Disciplina originatasi dalla psicologia e insieme dalla neuroanatomia e neurofisiologia con lo scopo di individuare e descrivere i meccanismi che sono alla base del comportamento degli esseri viventi considerati [...] contemporanei un dibattito filosofico-teologico, così come il radicale dualismo tra res cogitans e res extensa, lasciando controverso il Benché una soluzione radicalmente materialistica, in ambito non cartesiano, fosse già stata proposta da T. Hobbes ...
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MALEBRANCHE, Nicolas de
Carlo Mazzantini
Nato a Parigi il 6 agosto 1638, ivi morto il 13 ottobre 1715. Nel 1660 entrò nella congregazione dell'Oratorio e nel 1664 fu ordinato prete. Appassionatosi agli [...] più comunemente nota del M. è quella dell'occasionalismo, o delle cause occasionali. Essa non va ricollegata soltanto col dualismocartesiano di anima e corpo, che non consente di concepire la possibilità di un'azione reciproca fra le due sostanze ...
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NEOPOSITIVISMO (App. III, 11, p. 235)
Paolo Filiasi Carcano
R. Carnap e l'eredità del positivismo logico. - Il n. nel senso stretto della parola (come, cioè, quel movimento di logica e filosofia della [...] da questa sovrapposizione di spiegazioni preconcette a certi usi linguistici naturali, che non implicano affatto il dualismocartesiano, ma sono perfettamente giustificabili restando nell'ambito del senso comune e reintegrando il carattere unitario ...
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Intenzionalità
Giuseppe Mininni
Il concetto di intenzionalità può essere compreso secondo molteplici percorsi (Lyons 1995), accomunati, però, da uno spostamento di senso che va dal concreto all'astratto [...] pensiero umano dalla morsa mortale del comportamentismo filosofico, anche a costo di autorizzare qualche versione aggiornata del dualismocartesiano, già confutato in molti modi (Ryle 1949). La posizione di Chisholm viene discussa criticamente da W ...
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SWEDENBORG, Emanuel
Maryla Falk
Pensatore svedese, nato a Stoccolma il 29 gennaio 1688, morto a Londra il 29 marzo 1772. Figlio di Jesper Swedberg, rettore dell'università di Upsala, più tardi vescovo [...] psichica, formano un'apparente reazione allo spiritualismo dell'adolescenza; in realtà scaturiscono dalla tendenza a superare il dualismocartesiano di materia e spirito, che è per lui, in questo periodo, l'esponente dell'intimo contrasto psicologico ...
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HELMONT, Franciscus Mercurius van
Guido Calogero
Naturalista e filosofo olandese, nato il 20 ottobre 1614, morto a Berlino nel 1699. Figlio di Johannes Baptista van H. (v.), condusse una vita avventurosa [...] : da tener presente peraltro è il fatto che, per quanto anche il van H. si proponga di superare il dualismocartesiano delle sostanze estesa e pensante, l'impostazione gnoseologica del problema rimane in lui assai più elementare e secondaria rispetto ...
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cartesiano
carteṡiano agg. [dal fr. cartésien]. – 1. a. Relativo alle dottrine, ai principî, agli indirizzi del filosofo e matematico francese (1596-1650) René Descartes (latinizz. Cartesius, ital. Cartèsio): il pensiero, il metodo, il dualismo,...
dualismo
s. m. [der. di duale; il termine compare come lat. mod., dualismus, nell’opera Historia religionis veterum Persarum (1700) di Th. Hyde]. – 1. a. Presenza, in un’organizzazione o in una concezione, di due principî fondamentali cospiranti...