antropologia filosofica
Parte della filosofia che indaga le caratteristiche essenziali dell’uomo, che lo distinguono da tutti gli altri esseri.
Origine
L’a. f. ha le sue radici nella filosofia tedesca [...] rispetto a tutti gli studi antropologici particolari cui sopra si accennava.
Plessner
L’esigenza di Scheler di superare il dualismo cartesiano viene ripresa da H. Plessner, che tuttavia dà un rilievo molto maggiore, nella sua a. f., al nesso ...
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Vescovo di questa città (metropoli della provincia romana Armenia prima) circa il 356, da giovane fu discepolo di Ario, in relazione con Eusebio di Nicomedia, e condannato per varie eccentricità. Poi divenne [...] della superiorità o almeno parità degli asceti di fronte ai martiri, ecc.) nelle quali non è difficile scorgere l'influsso del dualismo manicheo e che provocarono la condanna sua e dei seguaci nel concilio di Gangra (di data incerta tra il 340 e ...
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SZŐGYÉNY-MARICH, László (Ladislao)
Giulio de Miskolczy
Statista e diplomatico ungherese, nato il 12 novembre 1841 a Vienna, morto a Csór l'11 giugno 1916. Compì gli studî a Vienna, poi entrò nell'amministrazione [...] 1914 ricevette la grande croce dell'Ordine di Santo Stefano.
Bibl.: Oltre alle pubblicazioni di documenti tedeschi e austro-ungarici, riguardanti le premesse della guerra mondiale, v.: G. Gratz, A dualizmus kora (L'epoca del dualismo), Budapest 1934. ...
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Logica come scienza del concetto puro
Michele Maggi
Il concetto
La Logica come scienza del concetto puro (d’ora in poi Logica) esce nel 1909 quale seconda parte della Filosofia come scienza dello spirito, [...] il tema della sensazione, ormai consumato come un mito residuale. Quel «concetto inafferrabile e impensabile» va ricondotto al «mito del dualismo di spirito e natura, d’interno ed esterno, di anima e corpo, e dei rapporti in cui entrerebbero tra loro ...
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Neurofilosofia
Patricia S. Churchland
Paul M. Churchland
Gli sviluppi conoscitivi delle basi neurobiologiche della percezione, dell'attenzione, della memoria, dell'apprendimento, del linguaggio, del [...] nel dibattito filosofico
Nella storia delle idee, la prima divergenza sul tema che affrontiamo è quella tra materialismo e dualismo, divergenza che già la filosofia greca aveva reso evidente. Secondo Democrito, i fenomeni mentali che si producono all ...
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bon
La più antica religione del Tibet, fondata secondo la tradizione dal maestro spirituale Tönpa Shenrab Miwoche (o Shenrab Miwo). Si tratta di un complesso di credenze animistiche anteriori alla prima [...] parte una derivazione secondaria, ricalcata su quelli del buddhismo tibetano o lamaismo. Il principale scopo del b. è la coltivazione della «mente-cuore» per il raggiungimento della consapevolezza trascendente che elimini dualismo e sofferenza. ...
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Jonas, Hans
Antonio Rainone
Storico delle religioni e filosofo tedesco, di famiglia ebraica, naturalizzato statunitense, nato a Mönchengladbach (Renania Settentrionale-Vestfalia) il 10 maggio 1903, [...] piano teoretico la riflessione di J. è stata fortemente condizionata dal suo interesse per le dottrine gnostiche; il radicale dualismo tra spirito e materia che anima lo gnosticismo, ma anche gran parte della filosofia occidentale, ha costituito il ...
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Filosofo tedesco, nato nel 1842 in Coswig, morto a Berlino nel 1918. Professore dal 1873 al 1912 nell'università di Marburgo, vi capeggiò quella corrente filosofica che prese appunto il nome di scuola [...] e la coscienza soggettiva, rinuncia che implica la critica del concetto della cosa in sé, la negazione del dualismo sensibilità-intelletto e il superamento della distinzione tra intelletto e ragione. Il sistema della filosofia comprende così per il ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Diritto (2012)
Lo Stato nazionale e la nuova scienza del diritto pubblico
Giulio Cianferotti
L'invenzione di una nuova scienza come corollario della «nozione di Stato» nazionale
La storia d'Europa nell'Ottocento fu [...] -persona giuridica) e «sulla separazione fra l'organizzazione soggettiva dei poteri pubblici e l'attività di questi soggetti», sul dualismo tra gli «organi» e l'attività dello Stato, concepita come manifestazione di volontà dei suoi «organi» (V.E ...
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BUCCELLA, Filippo
Domenico Caccamo
Nipote di Niccolò, che era chirurgo alla corte di Stefano Báthory, raggiunse lo zio a Cracovia quando questi, consolidata la propria posizione economica, cominciò [...] del bene: "unusquisque appetit illud, quod ipsi sit bonum". Distingueva tra "bonum apparens" e bene autentico, ma escludeva ogni dualismo tra essi: faceva infatti del vero bene l'oggetto della ragione, che deriva dai sensi ma li supera, mentre al ...
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dualismo
s. m. [der. di duale; il termine compare come lat. mod., dualismus, nell’opera Historia religionis veterum Persarum (1700) di Th. Hyde]. – 1. a. Presenza, in un’organizzazione o in una concezione, di due principî fondamentali cospiranti...
dualista
s. m. e f. [der. di dualismo] (pl. m. -i). – Seguace o sostenitore del dualismo, di una concezione dualistica (in religione, in filosofia, in politica, ecc.).