PIETRO d'Ibernia
Michael Dunne
PIETRO d’Ibernia (de Hibernia, de Ybernia). – Nato probabilmente in Irlanda verso l’inizio del Duecento da famiglia gaelica o normanna, dopo un primo avvio agli studi [...] non appare meramente astratto visto che abbiamo prove della presenza di Catari in Campania nel Duecento). Pietro rifiuta il dualismo sia sul piano teologico sia su quello filosofico, in quanto eretico e assurdo allo stesso tempo: assurdo perché il ...
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Bossuet, Jacques-Benigne
Bossuet, Jacques-Bénigne
Ecclesiastico, scrittore e oratore francese (Digione, Seine-et-Marne, 1627- Meaux, Seine-et-Marne, 1704). Arcidiacono di Sarrebourg presso la cattedrale [...] la connaissance è improntata a un cartesianismo illanguidito da forti motivi agostiniani, che mira ad attenuare il problema del dualismo delle sostanze. Nell’uomo vi sono «tre cose da considerare»: l’anima, «ciò che ci fa pensare, intendere, sentire ...
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Stato di diritto
Forma di Stato di matrice liberale, in cui viene perseguito il fine di controllare e limitare il potere statuale attraverso la posizione di norme giuridiche generali e astratte. L’esercizio [...] assegna a entrambi compiti particolari e distinti. Tutti, in modi diversi, sono servitori dello Stato, ma ciò non risolve il dualismo originario fra re e popolo, fra Stato-apparato e società. Lo Stato appare sempre più uno S. di d., perché persegue ...
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Poeta latino cristiano (n. Calahorra o Saragozza 348). P. è stato definito «il maggiore esponente dell'umanesimo cristiano del IV secolo»; e la sua è una poesia colta, ricca di riferimenti classici e di [...] specialmente romani e spagnoli; Apotheosis, confutazione di eresie; Hamartigenia, sull'origine del male, contro il dualismo marcionita; 2 libri Contra Symmachum, nei quali si combatte il sopravvivente paganesimo romano; Dittochaeon, «il doppio ...
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Concezione che, in contrapposizione al meccanicismo e avvicinandosi piuttosto al vitalismo, considera la struttura organizzata propria degli esseri viventi non interpretabile esclusivamente in base a principi [...] Wernicke sulle relazioni fra sintomi psichici e lesioni anatomiche del cervello. La psicologia organismica è quell’orientamento della psicologia che rifiuta il dualismo corpo-anima in favore di un’interpretazione di tipo comportamentistico o totale. ...
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Nella valutazione della personalità del C., fin dal momento in cui assunse il dicastero degli Esteri, si pose la questione se e fino a quel punto egli fosse un semplice, più o meno intelligente, esecutore [...] detto che in certe circostanze, ai fini della sua politica, non lasciasse momentaneamente accreditare l'opinione di un latente dualismo: così nel periodo della "non belligeranza" fin verso il marzo 1940, quando Mussolini si decise per l'intervento al ...
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TIEPOLO, Baiamonte
Mario Brunetti
È noto per la congiura che da lui prese il nome, e che fu ordita insieme con membri della famigfia Querini. Figlio di Giacomo di Lorenzo doge, e d'una figlia di Stefano [...] nella quale, indubbiamente, convergono, con gli accennati fattori di malcontento, anche rancori personali e familiari (il dualismo Tiepolo-Dandolo era ormai tradizionale), contrasti di interessi, ambizioni e aspirazioni di signoria, sull'esempio dell ...
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SACKS, Oliver
Nino Dazzi
Neurologo e scrittore britannico, nato a Londra il 9 luglio 1933. Dopo aver conseguito la laurea in medicina ed essersi specializzato in neurologia, rispettivamente alla St. [...] considerarla anche in termini biologici o metafisici, cioè in termini di organizzazione e di disegno strutturale"; e il dualismo mente-corpo, che caratterizza il modello medico moderno, dev'essere abbandonato a favore di una prospettiva unitaria, che ...
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SLATAPER, Scipio
Emilio Cecchi
Scrittore e patriota, nato a Trieste il 14 luglio 1888, vi compì i primi studî. Fu poi a Firenze e vi si laureò; intanto collaborava a La Voce e prendeva contatto con [...] su questo poeta, mostra la personalità dello S. in una fase già più matura. Vi si ritrova, tuttavia, un dualismo latente nel Mio Carso, in una sorta d'implicito contrapposto Ibsen-Shakespeare: contrapposto fra l'aspirazione, d'impronta nordica, a ...
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Costantino e il diritto canonico moderno
Da Marsilio in poi
Diego Quaglioni
A Dante, Marsilio, Ockham e più in generale alla trattatistica De potestate papae che si sviluppa nei primi decenni del Trecento [...] la Lectura Codicis bolognese degli anni 1312-1314, trattando della donazione, Cino non va oltre la tesi del dualismo tradizionale e si mantiene fedele alla dottrina dell’imprescrittibilità dei signa subiectionis della potestà imperiale, «tratta quasi ...
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dualismo
s. m. [der. di duale; il termine compare come lat. mod., dualismus, nell’opera Historia religionis veterum Persarum (1700) di Th. Hyde]. – 1. a. Presenza, in un’organizzazione o in una concezione, di due principî fondamentali cospiranti...
dualista
s. m. e f. [der. di dualismo] (pl. m. -i). – Seguace o sostenitore del dualismo, di una concezione dualistica (in religione, in filosofia, in politica, ecc.).