FERRI, Luigi
Luca Lo Bianco
Nacque a Bologna il 15 giugno 1826 da Domenico e Clementina Nicoli. Appena quattordicenne, seguì la famiglia in Francia, ove il padre, scenografo e architetto decoratore, [...] in cui appaiono già tracciate le linee fondamentali della sua elaborazione, improntata fin da allora a un deciso dualismo.
Partito dall'esame delle teorie della conoscenza per affermare l'importanza della scienza moderna in opposizione al platonismo ...
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Stammler, Rudolf
Filosofo tedesco del diritto (Alsfeld, Assia, 1856 - Wernigerode, Sassonia, 1938). Conseguita la libera docenza in diritto romano presso l’univ. di Lipsia nel 1880, fu prof. straordinario [...] implicito nel tentativo di attribuire al diritto la funzione di «forma» della vita sociale: dualismo che, secondo Croce, finiva con il riportare la concezione di S. ‒ e in partic. il suo «diritto giusto» ‒ nell’orbita del vecchio diritto naturale ...
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Baudelaire, Charles
Massimo Colesanti
Il poeta dei fiori del male
Baudelaire è considerato oggi il più importante poeta francese del 19° secolo. Scrisse un unico ma fondamentale libro di poesie, I fiori [...] uomo, in ogni momento, ci sono due richiami simultanei, l'uno verso Dio, l'altro verso Satana". Un dualismo irriducibile, senza sbocchi esterni (scienza, progresso, impegno sociale) o interni, nei 'paradisi artificiali' illusori e precari della droga ...
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Filosofo e storico della filosofia (Castelvetrano 1875 - Firenze 1944). Discepolo alla Scuola normale superiore di Pisa di D. Jaja (che lo avvicinò al pensiero di B. Spaventa), di A. D'Ancona e di A. Crivellucci; [...] , ma "diviene", si fa. Pertanto l'Io - in cui G. ritrova l'io trascendentale di I. Kant liberato dal noumeno e da ogni dualismo di attività teoretica e pratica - si pone come sintesi "attuosa" di coscienza di sé e coscienza di altro da sé, o come ...
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Logico e filosofo (Helsinki 1916 - ivi 2003). Influenzato profondamente da Wittgenstein (del quale curò, insieme a G. E. M. Anscombe e R. Rhees, l'edizione postuma di molte opere), von W. fu tra i maggiori [...] non causale dell'azione e difendendo la legittimità di una spiegazione teleologica dell'azione tramite cui ripropose il dualismo metodologico tra scienze umane e scienze naturali.
Opere
Opere principali: An essay in modal logic (1951); A treatise ...
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(ted. Dresden) Città della Germania orientale (506.000 ab. nel 2007), capitale del Land della Sassonia, posta a circa 110 m s.l.m. sull’Elba. Il fiume divide il nucleo antico (Altstadt) dalla parte più [...] scientifiche famose ed è una delle principali città d’arte tedesche, capace di attrarre forti flussi turistici. L’antico dualismo con Lipsia appare in parte superato con la formazione di una regione metropolitana che comprende i due grandi centri ...
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È il vescovo d'Ippona, il più illustre dei quattro grandi dottori della Chiesa occidentale, figura gigantesca di pensatore e di scrittore.
La vita. - Sino alla conversione (354-386). - Agostino, a cui [...] fundamenti liber (P.L., 42, 173; C.S.E.L., 25, 191). Confutazione dell'epistola di Māni. Si diffonde particolarmente sul dualismo, sul fatto della creazione e sull'origine del male (cfr. Retract., II, 2); 31. De agone christiano liber (P.L., 40 ...
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TERRORE
Walter Maturi
. Fu così denominato il regime che oppresse la Francia dal 31 maggio 1793, giorno in cui la Montagna trionfò della Gironda nella Convenzione, al colpo di stato del 9 termidoro [...] la legge dei sospetti, dirigeva la polizia e la giustizia rivoluzionarie. La lotta fra i due comitati, che produceva un dualismo nel regime, ne provocò la caduta (v. termidoro), mentre le brillanti vittorie di Pichegru e di Jourdan, trionfando dell ...
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In Austria si era designata così la striscia di territorio che dall'Adriatico andava fino alla Transilvania.
I "confini militari" erano stati costituiti nel 1527 per servire di difesa contro i Turchi e [...] e, dopo di ciò, i confini militari furono trasformati in uno speciale "territorio della Corona" (Kronland).
Lo stabilimento del dualismo (1867) rese inevitabile la soppressione, o, per usare il termine più esatto, la "provincializzazione" dei confini ...
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HELMONT, Franciscus Mercurius van
Guido Calogero
Naturalista e filosofo olandese, nato il 20 ottobre 1614, morto a Berlino nel 1699. Figlio di Johannes Baptista van H. (v.), condusse una vita avventurosa [...] : da tener presente peraltro è il fatto che, per quanto anche il van H. si proponga di superare il dualismo cartesiano delle sostanze estesa e pensante, l'impostazione gnoseologica del problema rimane in lui assai più elementare e secondaria rispetto ...
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dualismo
s. m. [der. di duale; il termine compare come lat. mod., dualismus, nell’opera Historia religionis veterum Persarum (1700) di Th. Hyde]. – 1. a. Presenza, in un’organizzazione o in una concezione, di due principî fondamentali cospiranti...
dualista
s. m. e f. [der. di dualismo] (pl. m. -i). – Seguace o sostenitore del dualismo, di una concezione dualistica (in religione, in filosofia, in politica, ecc.).