Uomo politico ungherese (Kehida 1803 - Pest 1876), detto "il savio della patria". Fu esponente del partito liberale e durante gli avvenimenti del 1848-49 tentò con L. Batthyány di giungere a una transazione [...] nel 1860, come deputato alla Dieta ungherese si batté per l'autonomia legislativa del suo paese, e vide coronati i suoi sforzi, dopo il disastro di Sadowa, con l'Ausgleich del 1867, che organizzava la monarchia degli Asburgo su base dualistica. ...
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Il diritto prima e dopo Costantino
Salvatore Puliatti
Affrontare il tema del diritto nel periodo a cavallo dell’età costantiniana vuol dire confrontarsi con un’immagine stereotipa e ormai consolidata, [...] e privo dell’apporto vivificante della riflessione giurisprudenziale, dall’altro, a livello di singoli legi;slatori, propongono un’immagine dualistica e radicalmente antitetica di un ‘prima’ e di un ‘dopo’ Costantino che ha il suo contrappunto nella ...
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Diplomatico e uomo politico tedesco (Dresda 1809 - Altenberg 1886); entrato nella diplomazia sassone, fu a Berlino, Parigi, Monaco, e in seguito, come ministro, a Londra e a Berlino. Nel 1848 assunse la [...] dell'Austria, e assunta (1867) la presidenza del Consiglio dei ministri, legò il suo nome alla nuova costituzione dualistica dell'Impero, di cui divenne cancelliere. Respingendo le offerte di alleanza di Bismarck, cercò di promuovere un'alleanza con ...
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Prato
Paolo Cammarosano
Negli anni d'impero di Enrico VI e poi della sua tormentata successione, la comunità di Prato si era già evoluta, nell'arco di due o tre generazioni, da un nucleo di tipo castrense, [...] dell'imperiale autorità, di volta in volta indicati nelle fonti quali nunzi, visconti, vicari, capitani.
Questa dinamica dualistica si intrecciò, da un lato, con le autonome iniziative politiche del comune, dall'altro, con le divisioni politiche ...
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Catari
L'eresia dei catari sembra sorta per infiltrazione in Occidente dei bogomili (dall'antico bulgaro bogumil, 'caro a Dio'), una setta presente in Tracia e in Bulgaria fin dal X secolo. Trovò un [...] vescovati e diocesi.
I catari, cioè i puri (dal greco katharòs), affermavano, al pari dei manichei, una concezione dualistica della realtà. Secondo i loro miti cosmogonici, all'origine dell'universo stavano due princìpi coeterni e antitetici: Dio e ...
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Meridionale, questione
Francesco Barbagallo
Il Mezzogiorno prima dell'unità italiana
La questione meridionale si pone come problema fondamentale non appena si costituisce in unità lo Stato italiano, [...] un'originale prospettiva che si proponeva di modificare il modello di sviluppo, operante in Italia in senso fortemente dualistico a svantaggio del Sud. Questo progetto, che si realizzerà in modo parziale e distorto, riprendeva le indicazioni nittiane ...
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Costantino nella patristica latina tra IV e V secolo
Gaetano Lettieri
Dopo Lattanzio, per ritrovare tentativi originali di riflessione sulla figura di Costantino che vadano al di là di consuete formule [...] opporrà con Agostino una teologia politica almeno latentemente dualistica, apocalitticamente critica nei confronti dello stesso Impero teologia politica analogico-rappresentativa e teologia politica dualistica. Per questo, rinchiudere la sua teologia ...
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Nigeria
Paolo Migliorini
Giulia Nunziante
Emma Ansovini
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Geografia umana ed economica
di Paolo Migliorini
Stato dell'Africa centro-occidentale. Con una popolazione stimata in 131.530.000 ab. nel [...] al 159° posto nella graduatoria che comprende 177 Stati del mondo.
La N. presenta le caratteristiche di un'economia dualistica: un settore moderno, dipendente dagli introiti del petrolio, si sovrappone a uno più tradizionale, orientato verso l ...
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GUIDI, Guido Guerra (Guido di Dovadola)
Mario Marrocchi
Figlio del conte Marcovaldo e di Beatrice degli Alberti di Capraia, nacque intorno al 1220. Nel 1229, alla morte del padre, ricordato come il capostipite [...] Dante e altri autori hanno lasciato. Tuttavia è stato possibile, da ultimo, sfumare una visione eccessivamente "dualistica", troppo tesa forse a giustificare tale scelta con ragioni principalmente legate al possesso territoriale, accogliendo, invece ...
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BALBO, Prospero
Francesco Sirugo
Nato a Chieri il 2 luglio 1762 da Carlo Gaetano e da Paola Benso, all'età di tre anni, per la morte del padre, fu accolto in casa del conte G. B. Lorenzo Bogino, secondo [...] . Analogamente ai neoplatonici e alle scuole sentimentalistiche, egli adattava il suo ideale etico civile in una visione dualistica che temperando lo stato di natura e la teoria contrattualistica nella gerarchia istituzionale, familiare e sociale ...
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dualista
s. m. e f. [der. di dualismo] (pl. m. -i). – Seguace o sostenitore del dualismo, di una concezione dualistica (in religione, in filosofia, in politica, ecc.).
dualistico
dualìstico agg. [der. di dualismo] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce al dualismo; che ammette la coesistenza di due principî, forze, ecc., distinti o contrastanti: sistema d.; teoria, concezione dualistica. 2. Con accezioni specifiche:...