Brianchon
Brianchon Charles-Julien (Sèvres, Parigi, 1783 - Versailles, Parigi, 1864) matematico francese. Capitano di artiglieria dell’esercito francese, si occupò prevalentemente di geometria proiettiva, [...] scienza che a quell’epoca muoveva i primi passi. In questo settore formulò il teorema che porta il suo nome, un risultato semplice ed elegante che fornisce un celebre esempio di dualità. ...
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LOGISMOGRAFIA (dal greco λογισμός "conto" e γράϕω "scrivo")
Anna Maria Ratti
Con tale nome fu chiamato il nuovo metodo di registrazione a partita doppia, ideato ed esposto dal ragioniere generale dello [...] delle medesime e la loro esposizione riassuntiva); seguono poi i due conti fondamentali, impostati, in base al suddetto principio di dualità o di controposizione, in forma antitetica (distinti cioè in due colonne: dare e avere) e intestati l'uno al ...
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Nato nel 378, morto dopo il 454, fu archimandrita di Costantinopoli, e autore dell'eresia dei monofisiti (v.). Atanasio e Cirillo con la parola ϕύσις esprimevano indistintamente concetti di natura e di [...] i casi, il senso in cui si doveva prendere quella parola. Volendo combattere la dualità delle persone in Cristo, sostenuta da Nestorio, arrivò a negare in esso la dualità delle nature, umana e divina. Denunziato dal vescovo Eusebio di Dorileo, fu ...
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Poincare Jules-Henri
Poincaré 〈puenkaré〉 Jules-Henri [STF] (Nancy 1854 - Parigi 1912) Prof. (1881) di fisica matematica, e poi di calcolo matematico, astronomia matematica e meccanica celeste nell'univ. [...] [ALG] Caratteristica di Eulero-P.: → Euler, Leonhard. ◆ [ALG] Congettura di P.: v. punti critici, teoria dei: IV 632 a. ◆ [ALG] Dualità di P.: v. forme differenziali: II 690 a. ◆ [RGR] Gruppo di P., o gruppo fondamentale: gruppo composto da tutte le ...
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Pontrjagin Lev Semenovic
Pontrjagin (o Pontryagin) 〈pantriàg✄in〉 Lev Semenovič [STF] (n. Mosca 1908) Prof. di matematica nell'univ. di Mosca (1935). ◆ [ALG] Classi di P.: una delle classificazioni dei [...] di P.: concerne l'ottimizzazione di sistemi: v. controllo, teoria del: I 749 f. ◆ [ANM] Teorema, o principio, di dualità di P.: afferma che ogni gruppo abeliano localmente compatto è isomorfo al gruppo dei suoi caratteri: v. algebre di operatori: I ...
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In senso ampio e generico, ramo della matematica che studia lo spazio e le figure spaziali.
Cenni storiciL’antichità
- L’origine della g. è legata a concreti problemi di misurazione del terreno (nacque [...] di appartenenza; 2) postulati di ordine; 3) postulati di continuità. Venne così anche messa in maggiore evidenza la legge di dualità della g. proiettiva, già rilevata esplicitamente da J.-D. Gergonne e da Poncelet. G. riemanniana Impostazione della g ...
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L'Ottocento: matematica. Dalla geometria proiettiva alla geometria euclidea
Jeremy Gray
Dalla geometria proiettiva alla geometria euclidea
La geometria proiettiva
La carriera del matematico francese [...] grado deve essere ancora n e non n(n−1)[n(n−1)−1]. Plücker intuì che un punto singolare di una curva abbassa il grado della duale. Un punto doppio lo abbassa di 2, una cuspide di 3 e quindi, se una curva di grado n ha d punti doppi e r cuspidi, il ...
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VARIETÀ (App. II, 11, p. 1089)
Edoardo Vesentini
In geometria il termine v. è comunemente inteso in due differenti accezioni: v. algebrica (per la quale rinviamo alla voce geometria: Geometria algebrica, [...] n-p)-esimo gruppo di coomologia H-p(X, R2) a supporti compatti ed a coefficienti interi modulo 2. La dualità di Poincaré può formularsi più in generale considerando gruppi di coomologia a supporti appartenenti a una preassegnata opportuna famiglia di ...
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dianoia
Nel pensiero di Platone e di Aristotele è la conoscenza discorsiva, la quale ricava conclusioni da premesse. Platone (Repubblica, VI 511 d) la connette alla conoscenza geometrica, e, nella gerarchia [...] intuitiva o intellezione pura (νόησις). Nella gnoseologia aristotelica è il pensiero discorsivo, il quale scinde nella dualità giudicante del soggetto e del predicato l’unità dell’oggetto del pensiero noetico, cioè dell’intuizione intellettuale ...
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Psichiatra italiano (Castelfranco Veneto 1911 - Montagna di Valtellina, Sondrio, 1998). Dopo aver lavorato all'ospedale psichiatrico di Vicenza, passò alla direzione dell'ospedale psichiatrico di Sondrio [...] ) fece seguire una lunga serie di contributi, sia neurologici sia, soprattutto, psichiatrici: sul problema psicopatologico della distanza, sulla dualità io-tu e il sentimento di colpa, sull'illusione del sosia, sulla morte e il morire in psichiatria ...
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dualita
dualità s. f. [dal lat. tardo dualĭtas -atis, der. di dualis: v. duale]. – 1. Qualità o condizione di ciò che è composto di due elementi o principî: la d. dell’uomo (in quanto formato di anima e di corpo); accoppiamento o contrasto...
duale
düale agg. e s. m. [dal lat. dualis, der. di duo «due»]. – 1. agg. e s. m. Propr., di due, che è condiviso da due; in partic., in linguistica, numero d. (o, come s. m., il d.), una delle categorie del numero grammaticale che alcune lingue...