Suggestione che si esercita quando all’interno della coscienza del singolo si ha una dualità, per cui uno dei contenuti di questa, non più controllato e perciò avvertito nella sua forza, s’impone a tutti [...] gli altri o ad alcuni degli altri. È effetto di a. ciò che nella condotta e nelle opinioni deriva da una prevenzione o da una tendenza acquisita.
Nell’a. più propriamente patologica, una convinzione può ...
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Filosofia
In contrapposizione a monismo, in generale ogni concezione del mondo fondata su un’essenziale dualità di principi. Il termine ha cominciato a entrare nell’uso solo agli inizi del 18° sec., ma [...] la storia dei sistemi dualistici può farsi risalire fino alla più remota antichità. La forma più primitiva di d. è quella religiosa e teologica, secondo cui la natura del mondo, e il suo vario accadere, ...
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Matematico (n. Sea Bright, New Jersey, 1888 - m. 1971). Prof. alla univ. di Princeton (1928); ha compiuto approfondite ricerche soprattutto nel campo della topologia (teoremi di dualità di A., ecc.). ...
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Matematico (Épernon 1793 - Parigi 1880). Nel 1837 conquistò grande fama con il suo Aperçu historique sur l'origine et le développement des méthodes en géometrie, che si conclude con i risultati originali [...] dello Ch. sulla dualità e l'omografia. Fu dal 1846 prof. di geometria superiore alla Sorbona; la sua opera può considerarsi il coronamento e la sintesi della geometria proiettiva classica. Fu socio straniero dei Lincei (1875). ...
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Matematico (Nancy 1771 - Montpellier 1859); insegnò a Nîmes e a Montpellier. Fondò e diresse le Annales de mathématiques pures et appliquées (1810-31), dette "Annales de G.", nelle quali pubblicò gran [...] parte dei suoi lavori. Al G. è dovuta la scoperta del principio di dualità della geometria proiettiva, da lui stesso così chiamato, cui pervenne, con J.-V. Poncelet, attraverso una indagine critica sui fondamenti logici della geometria. ...
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Filosofo indiano (n. 788 - m. 820), nativo del Malabar, noto anche con l'appellativo Śaṅkarācārya ("Il maestro Śaṅkara"). Capo-scuola del sistema Vedānta, Ś. fu discepolo di Gauḍapāda e fu considerato [...] il più importante filosofo e riformatore dell'induismo. Assertore di un rigoroso monismo (advaita "non dualità"), fondato sull'assoluta identità tra il principio fondamentale dell'universo (brahman) e il sé individuale (ātman), Ś. fu autore di ...
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Artista francese (n. Berck sur Mer, Pas-de-Calais, 1943). Dopo gli studi all'École supérieure des arts décoratifs di Parigi (1962-66), un premio di fotografia le permise di viaggiare in tutto il mondo. [...] La sua ricerca è incentrata sul tema della frammentazione e della dualità nella realtà personale e sociale, sulla divisione tra scienza e natura, uomo e donna, arte e vita. Allo scopo di appropriarsi di esperienze attraverso il tempo, ha accumulato e ...
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Filosofo e matematico (n. Sancourt, Amiens, 1470 o 1475 - m. 1553 circa). Nel più importante dei suoi numerosi scritti, il De sapiente (1510), riconnettendosi a Pico della Mirandola e al Cusano svolge [...] il tema della centralità dell'uomo nel mondo, articolando il tradizionale motivo del microcosmo attraverso la dualitȧ tra l'uomo come substantia (parte della natura) e l'uomo come scientia (che ingloba in sé la natura); questa opposizione, per la ...
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Poeta e critico inglese (Londra 1920 - ivi 1979); prof. di letteratura inglese a Cambridge. Nel campo della critica ha dato opere originali e stimolanti, redatte in una prosa lucida ed elegante. Il medesimo [...] rigore formale si nota nella sua poesia, forse a volte troppo costruita, dov'è espresso il tema della dualità dell'esperienza umana, vissuta tra la realtà e un'infinita serie di possibili. Tra le sue opere: Language and intelligence (1951), The ...
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Psichiatra italiano (Castelfranco Veneto 1911 - Montagna di Valtellina, Sondrio, 1998). Dopo aver lavorato all'ospedale psichiatrico di Vicenza, passò alla direzione dell'ospedale psichiatrico di Sondrio [...] ) fece seguire una lunga serie di contributi, sia neurologici sia, soprattutto, psichiatrici: sul problema psicopatologico della distanza, sulla dualità io-tu e il sentimento di colpa, sull'illusione del sosia, sulla morte e il morire in psichiatria ...
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dualita
dualità s. f. [dal lat. tardo dualĭtas -atis, der. di dualis: v. duale]. – 1. Qualità o condizione di ciò che è composto di due elementi o principî: la d. dell’uomo (in quanto formato di anima e di corpo); accoppiamento o contrasto...
duale
düale agg. e s. m. [dal lat. dualis, der. di duo «due»]. – 1. agg. e s. m. Propr., di due, che è condiviso da due; in partic., in linguistica, numero d. (o, come s. m., il d.), una delle categorie del numero grammaticale che alcune lingue...