Pittore e incisore (Dublino 1721 - Londra 1775), uno dei più significativi incisori inglesi della seconda metà del sec. 18º. Tra le sue opere migliori sono le incisioni da J. Reynolds e da Rembrandt. ...
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Incisore (Dublino 1740 circa - Londra 1790). Attivo a Londra, eseguì alla maniera nera riproduzioni dai grandi ritrattisti inglesi del tempo, con tecnica morbida e delicata. Sua figlia Caroline (1760-1814) [...] lo seguì nell'arte dell'incisione, dedicandosi a opere di piccolo formato ...
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Pittore e incisore (Dublino 1732 - Londra 1784). Dal 1762 lavorò a Londra; fu uno dei fondatori della Royal Academy (1768). Paesista descrittivo e minuto, imitò talvolta superficialmente la maniera di [...] R. Wilson, ottenendo un successo che questi non ebbe. Suo figlio George (1767-1842) si distinse come acquerellista ...
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Pittore (n. forse Dublino 1675 - m. Londra 1739). Allievo di G. Kneller, studiò anche a Roma. Fu poi pittore di corte di Giorgio I e dei suoi successori. Tra le sue opere, notevoli i ritratti del duca [...] di Cumberland, di Swift e di Pope (Londra, National portrait gallery) ...
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Ritrattista e incisore (Dublino 1718 - Londra 1784). Studiò anche a Roma e a Firenze (1750-52). Noto soprattutto per i suoi ritratti in miniatura (anche a smalto), eseguiti con semplicità e accuratezza. [...] Le sue opere sono conservate per la maggior parte in collezioni private inglesi e irlandesi ...
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Pittore irlandese (n. Dublino 1857 - m. 1947). Studiò a Parigi con C. Bonnat; viaggiò in Normandia e Bretagna e, influenzato dagli impressionisti francesi, soprattutto da J. Bastien-Lepage, divenne uno [...] degli esponenti più significativi di quella maniera in Inghilterra. Stabilitosi a Newlyn (Cornovaglia), vi fondò una scuola libera di pittura che ebbe notevole importanza. Dipinse soprattutto paesaggi, ...
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Scultore statunitense (Dublino 1848 - Cornish, New Haven, 1907) di padre francese e di madre irlandese. Studiò a New York, ma si perfezionò a Parigi (1867-70) e a Roma (1871-74). Tornato negli USA, vi [...] si affermò subito; divenne uno dei membri promotori della Society of american artists. Molto attivo, nonostante l'ineguaglianza d'ispirazione e il declinare degli ultimi anni, eseguì un gran numero di ...
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Pittore irlandese (Dublino 1909 - Madrid 1992). A Londra, dal 1925, abbandonò gradualmente l'attività di decoratore di interni per la pittura. Si impose all'attenzione internazionale dopo la seconda guerra [...] mondiale, mantenendo una posizione isolata nella sua ricerca che, pur svolgendosi nell'ambito figurale, non cade mai nel racconto o nell'illustrazione. Distorsione, frammentazione, isolamento dell'immagine ...
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Architetto irlandese (Dublino 1922 - Guilford, Connecticut, 2019) cittadino statunitense dal 1964. Trasferitosi negli Stati Uniti nel 1948, si perfezionò con Mies van der Rohe all'Illinois institute of [...] technology, ed entrò (1950) a far parte dello studio di Eero Saarinen, al quale si era associato anche John Dinkeloo (Holland, Michigan, 1918 - Fredericksburg, Virginia, 1981) dopo aver lavorato nello ...
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Architetto (n. 1699 circa - m. Stillorgan, Dublino, 1733); tra il 1723 e il 1724 visitò la Francia e l'Italia, dove studiò le soluzioni di A. Palladio. Autore tra l'altro dell'edificio del Parlamento di [...] Dublino (iniziato nel 1728, ora Banca di Irlanda), fu tra i primi e più significativi esponenti dell'architettura palladiana in Irlanda. ...
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dublinante
s. m. e f. Richiedente asilo che, dopo avere presentato domanda di protezione nel primo Stato in cui è stato identificato secondo le procedure del Regolamento Dublino II del 2003, si sposta, fa una nuova richiesta di asilo in un...
esternalizzazione delle frontiere loc. s.le f. Nelle politiche europee tese a ostacolare l'accesso dei migranti all'interno del territorio degli Stati membri, spostamento dei confini verso zone extraterritoriali, in modo da trasferire a Paesi...