Figlio (m. sul Taro 894) di Guido I e di Adelaide, figlia di Pipino re d'Italia. Valoroso e abile come il padre, dopo aver riunito (883) i ducati diSpoleto e Camerino, assunse un atteggiamento di decisa [...] Carlo il Grosso (888), passò in Francia e si fece incoronare re di Francia a Reims, ma costretto a cedere al più potente Oddone, conte di Parigi, tornò in Italia e, sconfitto Berengario duca del Friuli, fu incoronato re d'Italia (889) e due anni dopo ...
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Nobile franco (m. dopo 822). Da Carlo Magno fu posto a capo del ducato diSpoleto (789 circa); salvò dalla congiura di Pa squale e Campulo papa Leone III, accompagnandolo dal re Carlo a Paderborn (799). [...] III, domò la riottosità dei nobili, mandando in esilio in Francia i più accaniti. Combattendo contro il ducadi Benevento fu fatto prigioniero, ma subito dopo liberato. Verso l'822 si ritirò in convento. È considerato il capostipite della famiglia ...
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Successore (m. 601) del primo duca Faroaldo, fu il fondatore della potenza del ducato diSpoleto, che egli ampliò lottando contro i Bizantini e il papato: una sua spedizione contro Roma (592) fu fermata [...] da Gregorio Magno solo con l'offerta di un forte tributo. ...
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Governò il suo stato dal 763 all'ott. del 773, quando cadde combattendo, al seguito di re Desiderio, nella battaglia delle Chiuse contro i Franchi. Dopo di lui, Spoleto accettò il nuovo duca Ildebrando, [...] imposto dal papa ...
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Uomo fidato (12º sec.) di Federico Barbarossa. Ebbe dall'imperatore il ducato diSpoleto, a cui, nel 1168, aveva rinunciato lo zio del Barbarossa, Guelfo VI di Baviera. Il governo di B. finì prima del [...] 1185, quando troviamo ricordato il successore Corrado di Urslingen. ...
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Figlio (sec. 9º) di Guido I, cui successe nella dignità ducale tra l'859 e l'866. Nell'867 saccheggiò Roma; deposto da Ludovico II, fu reintegrato in Spoleto da Carlo il Calvo, che anzi gli affidò la difesa [...] dai Saraceni; ma L., tradendo, si alleò con questi, e (878) durante la lotta tra papa Giovanni VIII e Formoso si schierò per quest'ultimo, insieme al cognato Adalberto I di Toscana, occupando Roma e tenendovi per quasi un anno prigioniero il papa. ...
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Nobile franco (m. tra 858 e 866). Venuto col padre Lamberto in Italia (834), al seguito di Lotario I, fu poi duca (842-58). Con una abile politica, giovandosi tanto della debolezza del potere imperiale [...] vita italiana: salvò, come pare, Roma dai Saraceni (846), e successivamente aiutò Edenolfo di Salerno contro Landolfo e Landonolfo di Capua, appropriandosi in tal modo di Sora, Arpino, Vicalvo e Atina. G. fondava così la più potente dinastia dell ...
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Figlio del duca longobardo Trasamondo, governò dal 703. Occupata Classe nel 719, fu costretto da re Liutprando a restituirla ai Bizantini. Allargò i confini del ducato, togliendo terre alla Chiesa nella [...] Sabina, dove fu largo di favori all'abbazia di Farfa. Fondò l'abbazia di S. Pietro di Ferentillo, dove forse si ritirò monaco, costrettovi dal figlio Trasamondo II, che gli successe (720). ...
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Investito del ducato dall'imperatore Ottone IV (poco dopo il 1210) in opposizione alla pretese pontificie, poté mantenerlo soltanto per breve tempo. ...
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Ducadi Tuscia (m. dopo il 774); morto re Astolfo senza eredi (756), fu proclamato suo successore; poté salire al trono per l'intervento di papa Stefano II, che lo appoggiò contro l'altro contendente, [...] a cedere le città dell'Esarcato, come appartenenti al patrimonio di S. Pietro, ma, insospettito della politica papale che appoggiava gl'irrequieti ducati longobardi diSpoleto e di Benevento, s'irrigidì, deponendo i duchi e troncando ogni cessione ...
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