Le donazioni e la formazione del Patrimonium Petri
Girolamo Arnaldi
Alberto Cadili
Nella tarda antichità il Patrimonium Sancti Petri1 era formato da estesi complessi fondiari, secondo il significato [...] , come nelle Venezie o a Napoli, un nuovo duca di estrazione locale, ma la conquistata autonomia fu gestita fronte a Bisanzio, cit., p. 371.
31 P. Delogu, Il regno longobardo, in Longobardi e Bizantini, I, Storia d’Italia, diretta da G. Galasso, I, ...
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PAOLO Diacono
Lidia Capo
PAOLO Diacono. – La vita di Paolo è nota solo per tappe essenziali, senza tempi e nessi certi: pochi dati, presenti nelle sue opere e nel suo epitaffio, scritto dall’allievo [...] senza calore in HL VI 45 e 51, e nemmeno con il duca Pemmo e il figlio Ratchis, di cui Paolo parla bene, ma non Si tratta di un lavoro essenziale per la nostra conoscenza dell’età longobarda e di un testo letterario di qualità, scritto in un latino ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Longobardi
Marcello Rotili
I longobardi
Popolazione di lingua germanica occidentale il cui etnonimo di “popolo [...] nazionale della gens Langobardorum nonché sacrario della stirpe) da parte di Arechi II, il duca che rinnovò Benevento edificando la Civitas nova, i Longobardi avvertirono a lungo l’esigenza di mantenere stretti rapporti con le fonti autentiche del ...
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CAPUANO (Capuanus, de Capua, Capuensis, de Cappuis, de Chapes), Pietro
Norbert Kamp
Apparteneva a una famiglia della nobiltà amalfitana che discendeva dal conte longobardo Lando de Prata. I discendenti [...] di Lando nel corso del secolo XI si erano stabiliti ad Amalfi e vi si erano imparentati con l'ultimo duca, Marino (1098). Del padre del C., Landolfa di Mansone, pronipote di Lando, si hanno notizie solo dal 1161 al 1176; deve essere morto prima del ...
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CANDIANO, Pietro
Margherita Giuliana Bertolini
Doge di Venezia, quarto di questo nome, figlio dell'omonimo doge suo predecessore, che se lo era associato al governo "suggerente populo", certo prima [...] la debolezza di quest'ultimo; mentre un suo fidelis, il duca di Baviera Enrico, era sempre il titolare delle marche che divenuta il rifugio del patriarca aquileiese di fronte al pericolo longobardo. Era questo, dunque, un grosso successo per la ...
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DESIDERIO, re dei Longobardi
Paolo Delogu
Di probabile origine bresciana, compare in alta posizione, forse con la funzione di comes stabuli, alla corte del re longobardo Astolfo (749-756), da cui ricevette [...] papa di lasciare la città per farsi monaci nel monastero del Salvatore di Rieti. Ma una volta in territorio longobardo, chiesero al duca di Spoleto, Teodicio, di esser condotti da D., cui chiesero aiuto.
D. si vide dunque invitato ad intervenire in ...
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SPOLETO, DUCATO DI
HHannelore Zug Tucci
Il ducato di Spoleto dell'epoca degli Hohenstaufen, sorto in misura ridotta su quello longobardo che "a fonte Tiberis usque ad laevam Anienis ripam extendebatur", [...] dalla Marca d'Ancona ‒ già parte integrante del ducato longobardo ‒ avvenuta anch'essa nei decenni centrali del XII di stato loro. Il rettore entrava, si può dire, in luogo del duca e, senza esserlo, ne aveva l'autorità e i proventi, oltre un potere ...
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ATANASIO
Paolo Bertolini
Figlio di Gregorio III e fratello di Sergio II, duchi di Napoli, crebbe alla scuola dello zio, il santo vescovo Atanasio (I) dal quale fu allevato ed amato come figlio. Non [...] subito violate dall'una o dall'altra parte, del ducato di Napoli contro i limitrofi stati longobardi. Certo il bisogno di pace era grande quando morì il duca e vescovo di Napoli, nel marzo o nell'aprile dell'898.
Innalzato dalla violenza alla potestà ...
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GUIDO, conte marchese di Camerino, duca marchese di Spoleto, re d'Italia, imperatore
Tommaso Di Carpegna Falconieri
Nacque nell'855 da Guido (I) di Spoleto e da Itta di Benevento.
Non fu coinvolto, [...] , ormai lontane dal raggio d'azione del Ducato spoletino. Non più duca di Spoleto, ma rex Italiae, G. aspirava ancora più in alto trasporta al IX secolo il cliché del "cattivo vicino" longobardo, il favore offerto da Stefano V a G. sarebbe stato ...
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Giovanni VIII
Antonio Sennis
Romano di nascita, figlio di Gundo. Della sua vita prima dell'elezione si sa che fu arcidiacono. In tale qualità lesse la Allocutio Hadriani prima al concilio romano antifoziano [...] non smisero la propria ostilità nei confronti del pontefice, e infatti il loro duca Sergio II (870-877) fu prima scomunicato da G., e poi garanzie, nell'879 invase senza indugio l'ex Regno longobardo d'Italia, che lasciò per far ritorno in patria ...
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