Regista francese (n. Grenoble 1947). Artista dalla sensibilità barocca, di un estetismo talvolta decadente, mira alla scomposizione dell'immaginario contemporaneo, traendo suggestioni dal cinema, dal fumetto, [...] tueurs, 1974; Les cannibales, 1979; Fanfares, 2000), riduzioni (L'éducation sentimentale, da G. Flaubert, 1976; Isidore Ducasse: fragments, da Lautréamont, 1993) e testi propri (Veracruz, 1988; Terra incognita, 1992), nati dalla fascinazione per il ...
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RUBINSTEIN, Ida
Danzatrice e attrice, nata a Pietroburgo circa il 1880, da famiglia ragguardevole; della sua raffinata educazione fecero parte l'insegnamento delle principali lingue europee, della musica [...] di Shakespeare, Les Coéphores di Eschilo, trad. da Claudel con musica di Milhaud, ecc. Tra i principali balletti da essa interpretati vanno ricordati: Orphée, mus. da Ducasse; La Valse, mus. da Ravel; Perséphone, di Gile, mus. da Stravinskij, ecc. ...
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locavoro
agg. Che mangia soltanto cibi di provenienza locale.
• Comunque è meglio essere locavori, come gli americani hanno ribattezzato i mangiatori di alimenti del posto: la parola è entrata nel «New [...] , p. 34, Tempi liberi) • Ben centoquaranta chef della rete di accoglienza «Chateaux & Hotels Collection», fondata da [Alain] Ducasse, hanno il proprio orto. Tra di loro si chiamano «locavori». Quando si dispone di verdure così fresche, la cucina ...
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Pseudonimo del pittore, fotografo e regista statunitense Emmanuel Radinski (Filadelfia 1890 - Parigi 1976). Tra i protagonisti del dadaismo a New York, si trasferì a Parigi nel 1921, dove si unì agli artisti [...] in pittura nel 1942), il misterioso oggetto, avvolto in una coperta e fotografato, L'Enigme d'Isidore Ducasse (1920). Negli anni successivi, accanto all'intensa attività di fotografo (gli innumerevoli ritratti, i Rayographs, fotografie ottenute ...
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TECNICA (XXXIII, p. 378)
Valerio TONINI
Nel mondo contemporaneo il concetto di t. ha assunto un'importanza dominante e più impegnativa che nel passato, in quanto un'attività rivolta a ottenere un determinato [...] ; J. Ellul, La technique ou l'enjeu du siècle, ivi 1954; S. Lilley, Automation and social progress, Londra 1957; P. Ducassé, Les techniques et le philosophe, ivi 1958; F. Ferrarotti, La sociologia industriale in America e in Europa, Torino 1959, con ...
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Musicista, nato a Pamiers (Ariège) il 13 maggio 1845, morto a Parigi il 4 novembre 1924. Di famiglia non ricca (il padre era direttore di scuola normale), il F. iniziò i suoi studî musicali soltanto all'età [...] e nel tempo stesso superante i dati della tradizione. Come gli allievi diretti (tra gli altri L. Aubert, il Roger-Ducasse, G. Grovlez, R. Laparra, A. Casella, M. Ravel, F. Schmitt) così anche molti dei compositori suoi contemporanei hanno trovato nel ...
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SATANISMO
Mario Praz
. Atteggiamento di sacrilega sfida e gusto di sentimenti perversi deliberatamente coltivati, in voga soprattutto presso scrittori romantici e decadenti. Da uno degli scrittori che [...] e il Byron "i due più grandi ispiratori dei moderni". Col Borel rivela affinità anche l'espasperato satanico Isidore Ducasse, i cui Chants de Maldoror (scritti nel 1868) sotto lo pseudonimo di Comte de Lautréamont, sono stati riesumati recentemente ...
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DE SABATA, Victor
Raoul Meloncelli
Nacque a Trieste il 10 apr. 1892 da Amedeo, maestro di canto d'origine friulana, e da Rosita Tedeschi, di famiglia israelita. Dal padre, maestro del coro all'Opéra [...] , Verdi, Giordano, Boito, Ravel, Mussorgsky), affrontò composizioni di autori contemporanei come F. Alfano, O. Respighi, J. Roger-Ducasse, P. Dukas e continuò a coltivare la composizione scrivendo nel 1923 il suo secondo poema sinfonico, La notte di ...
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BUFALETTI, Federico
Carlo Petrucci
Nacque a Napoli il 1º nov. 1862. Fu allievo prima del padre Luigi capo musica militare, e poi di un certo Rossetti a Verona; in seguito studiò a Padova e a Milano, [...] . S'interessò per breve tempo alla musica spagnola e in seguito a quella francese di J.-J.-A. Roger-Ducasse, D. de Sévérac e G. Grovlez. Efficace conferenziere, si preoccupò di divulgare i problemi dell'interpretazione musicale, che individuava ...
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(gr. ᾿Ορϕεύς, lat. Orpheus; etimologia discussa, forse da una radice comune al gr. ὀρϕανός e lat. orbus, con un significato di "solitudine", "privazione", che ricorre in nomi e termini aventi riferimento [...] F. Liszt; l'opera comica Orphée aux Enfers (1858) di J. Offenbach; il mimodramma Orphée (1913; rappresentato 1926) di J. Roger-Ducasse; Orpheus und Eurydike (1926) di E. Křenek; il dramma musicale Orfeu da Conceição (1956) di V. de Moraes, da cui fu ...
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duc
〈dük〉 s. m., fr. (propr. «duca»). – Carrozza di lusso a quattro ruote e due posti, con serpa per il cocchiere e sedile posteriore per il domestico.
ducato1
ducato1 s. m. [dal lat. ducatus -us «comando militare», der. di dux «duce»]. – 1. ant. Il condurre truppe con funzioni di duce: d. di una guerra; il d. delle milizie. 2. a. Titolo, grado di duca: conferire il ducato. b. Periodo in...