Hirschhorn, Thomas
Hirschhorn, Thomas. – Artista svizzero (n. Berna 1957). Ha fatto parte negli anni Ottanta del gruppo di designer grafici Grapus, che si esprimevano attraverso linguaggi pubblicitari [...] a Kassel e nel 2006 alla 27a Biennale di San Paolo del Brasile. Ha ricevuto numerosi premi tra i quali il Marcel Duchamp (2001), il Joseph Beuys (2004), il Kurt Schwitters (2011). I suoi lavori fanno parte di importanti collezioni tra le quali quelle ...
Leggi Tutto
GEHRY, Frank O.
Alessandro Carbone
Architetto di origine canadese, nato a Toronto il 28 febbraio 1929, ma formatosi a Los Angeles, dove vive e lavora dall'età di diciassette anni. Studia prima Fine [...] ; Gehry House, Santa Monica, 1978 (un'anticasa decostruita paragonabile, secondo K. Frampton, all'anti-pittura di M. Duchamp); Cabrillo Marine Museum, San Pedro, 1979; Biennale di Venezia, facciata sulla Strada Novissima, 1980; Loyola Law School, Los ...
Leggi Tutto
MULAS, Ugo
Giuliano Sergio
MULAS, Ugo. – Nacque a Pozzolengo, nel Bresciano, il 28 agosto 1928, terzo di cinque fratelli. Il padre Pasquale, di origini sarde, era maresciallo dei carabinieri, la madre, [...] Namuth su Jackson Pollock (1949) un riferimento fondamentale. A New York ritrasse il ‘non fare’ del maestro Marcel Duchamp e la dimensione concettuale della pittura di Barnett Newman; documentò i ‘rituali’ dei pittori geometrici come Frank Stella ...
Leggi Tutto
Barba, Rosa
Barba, Rosa. – Artista italiana (n. Agrigento 1972). Ha studiato alla Kunsthochschule für Medien Köln (1995-2000) e poi al Rijksakademie van Beeldende Kunsten di Amsterdam (2003-04), completando [...] , l’ultimo dei quali su un incontro realmente avvenuto ma mai documentato tra un gruppo di intellettuali (tra cui Marcel Duchamp, Frank Lloyd Wright e Gregory Bateson) per discutere di arte e del futuro modernista; Coro spezzato: the future lasts one ...
Leggi Tutto
Pittore e regista tedesco (Berlino 1888 - Locarno 1976). Tra i massimi esponenti dell'avanguardia storica, inizialmente legato al gruppo Dada di cui fu anche storiografo, R. è stato uno dei primi artisti [...] film Dreams that money can buy (1944-47), 8×8 (1955-58) e Dadascope (1956-61) in collaborazione con H. Arp, M. Duchamp, Man Ray e A. Calder. È anche autore di numerosi saggi: Filmkritische Aufsätze (1920); Der Spiel-Film (1920); Filmfeinde von Heute ...
Leggi Tutto
ONO, Yoko
Simone Ciglia
Artista, compositrice, musicista e attivista giapponese naturalizzata statunitense, nata a Tōkyō il 18 febbraio 1933. L’arte di O. si colloca ai confini fra il mondo materiale [...] artistico eterogeneo orientato all’annullamento della divisione fra arte e vita, sulla scia del movimento dada e di Marcel Duchamp. La lezione di John Cage è stata un’altra delle influenze fondamentali a determinare il suo percorso artistico.
Agli ...
Leggi Tutto
Avanguardia cinematografica
Gianni Rondolino
La storia dell'a. c., o meglio del cinema d'avanguardia o sperimentale, è strettamente legata alla storia del cinema nella sua evoluzione tecnico-espressiva, [...] Ray, Dadascope (1956), una sorta di documentario sul Dadaismo, e 8x8 (1957), un film in otto episodi, ai quali presero parte Duchamp, Yves Tanguy, Hans Arp e altri.Sempre nell'ambito del cinema astratto un posto di rilievo occupa Walter Ruttmann, che ...
Leggi Tutto
disposofobico
s. m. e agg. Chi o che è affetto da disposofobia.
• «È spesso associata allo shopping esasperato, ma sembra avere poco a che vedere con i disturbi compulsivo-ossessivi, il controllo ripetuto [...] Merzbau dove Kurt Schwitters radunava gli objet trouvé, oppure quella specie di dollhouse che è Étant donnés di Marcel Duchamp, la casa disposofobica dei fratelli Collyer che accumularono 130 tonnellate di giornali, oggetti e memorie all’interno come ...
Leggi Tutto
Stato dell’Europa centro-occidentale; abbraccia quasi interamente la regione geografica francese, compresa fra i Pirenei a S, la parte più accidentata ed elevata della catena alpina a SE, la valle del [...] per il gusto del colore puro, J. Villon, che dà vita alla Section d’or (1912), M. Duchamp, il cui nome sarà legato al movimento dada, e R. Duchamp-Villon, che con H. Laurent, J. Lipchitz, A. Archipenko è tra i più significativi scultori cubisti. Tra ...
Leggi Tutto
MANZONI, Piero
Sergio Cortesini
Nacque il 13 luglio 1933 a Soncino, presso Cremona, primogenito dei cinque figli di Egisto e di Valeria Meroni.
Il M., conseguita la maturità classica nel 1951, si iscrisse [...] , per il loro carattere paradossale, delle Pitture industriali a metraggio di Gallizio (1958) e dei Tre rammendi tipo di M. Duchamp (1914), artista che il M. poté conoscere attraverso la galleria Schwarz e di cui nel 1959 uscì la prima monografia di ...
Leggi Tutto
mobile
‹mobìl› s. m., fr. [uso sostantivato dell’agg. mobile «mobile»]. – Nel linguaggio della moderna storia dell’arte, nome dato da M. Duchamp (1887-1968) a uno speciale tipo di scultura inventato da A. Calder (1898), consistente in una...
ready made
〈rèdi mèid〉 locuz. ingl. (propr. «già fatto»; pl. ready mades 〈… mèid∫〉), usata in ital. come s. m. – Nell’arte moderna, termine coniato nell’ambito delle esperienze dadaiste dall’artista francese M. Duchamp con riferimento alla...