Closky, Claude
Closky, Claude. – Artista francese (n. a Parigi 1963), pioniere di arte digitale multimediale. Attivo sin dai primi anni Ottanta del 20° secolo, quando fondò, insieme a Pierre Huyghe, [...] Le magasin di Grenoble gli ha affidato la creazione del proprio sito. Nel 2005 ha ricevuto il prestigioso Prix Marcel Duchamp, premio annuale conferito alla giovane arte e realizzato la grande installazione Manèges al Centre Pompidou, espace 315. Dal ...
Leggi Tutto
Fleury, Sylvie
Fleury, Sylvie. – Artista svizzera (n. Ginevra 1961) dedita principalmente alla scultura e alla modellazione di materiali vari, ma che si dedica anche alla scrittura e al video making. [...] degli anni, con video, sculture, neon, installazioni e murales spesso con citazioni dirette da opere di Mondrian, Duchamp, Vasarely, Judd, Kosuth, Andre. Da ricordare l’importante antologica allestita al MAMCO di Ginevra (Paillettes et dépendances ...
Leggi Tutto
Pittore e scultore tedesco (Brühl, Colonia, 1891 - Parigi 1976). Importante esponente del movimento surrealista: dalla commistione di immagine e parola poetica negli esperimenti di 'scrittura automatica' [...] gli Stati Uniti nel 1941 e vi restò fino al 1949, mantenendo contatti con i surrealisti ivi rifugiati (curò con M. Duchamp e A. Breton la rivista VVV), dipingendo opere come Europe after the rain II (1940-42, Wadsworth Atheneum, Hartford), Napoleon ...
Leggi Tutto
NANNI, Giancarlo
Annamaria Corea
– Nacque a Rodi il 27 maggio 1941, terzogenito di Carlo e Penelope Tusgioglu, nata in Turchia da genitori greci.
Il bisnonno paterno era stato un attore bolognese. Nel [...] scenici, costumi, partiture sonore e di luce.
Escurial prova la scuola dei buffoni di Michel de Ghelderode e 26 opinioni su Marcel Duchamp di John Cage aprirono nel 1968 la stagione al Teatro La Fede. Poi furono messi in scena L’imperatore della Cina ...
Leggi Tutto
PANNAGGI, Ivo
Fabio Ionni
PANNAGGI, Ivo. – Nacque a Macerata il 28 agosto 1901. Fu registrato come figlio di Amedeo Umberto, tipografo e assicuratore, e di Maria Caramico, ma era figlio naturale di [...] Société Anonyme (fondata da Dreier, Man Ray e Marcel Duchamp) alcune opere furono esposte negli Stati Uniti (New Museum of Modern Art 1920, a cura di K.S. Dreier - M. Duchamp, New Haven 1950, passim; E. Crispolti, Un arredamento futurista di P., in ...
Leggi Tutto
Adriana Polveroni
Musei del 21° secolo
«È il pubblico che si espone all’arte e non viceversa» (Gino De Dominicis)
Superluoghi dell’arte contemporanea
di Adriana Polveroni
28 maggio
Con l’inaugurazione [...] .
Forzandone il lato metaforico, la frase di De Dominicis non si riferisce esclusivamente al gesto di Marcel Duchamp che, introducendo un orinatoio nel museo, trasforma questo poco attraente oggetto di uso comune in una Fontaine, rivelando ...
Leggi Tutto
Clair, René
Edoardo Bruno
Nome d'arte di René-Lucien Chomette, regista cinematografico francese, di origini ebraiche, nato a Parigi l'11 novembre 1898 e morto ivi il 15 marzo 1981. L'inventività e il [...] (1924, scritto da Francis Picabia), nato nel clima dell'avanguardia dadaista e surrealista (nel film compaiono anche personaggi come Marcel Duchamp e Man Ray e le musiche furono scritte da Erik Satie), quindi Le fantôme du Moulin Rouge (1924) e Le ...
Leggi Tutto
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Manuela Gianandrea
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Primo grande scultore moderno, Constantin Brancusi introduce nuove prospettive di [...] alcun movimento organizzato, dal 1920 frequenta ambienti dadaisti. È amico del compositore Erik Satie e soprattutto di Marcel Duchamp, che, con la sua influenza presso i collezionisti americani, giocherà un ruolo importante per la fortuna di Brancusi ...
Leggi Tutto
Artista, architetto e attivista cinese, nato a Pechino il 28 agosto 1957. A. è l’artista cinese più noto a livello mondiale, assurto a simbolo della libertà di espressione dopo l’arresto e la detenzione [...] il segno di una complessità data dalla contaminazione della cultura cinese con le influenze occidentali, come il dada e Marcel Duchamp, Andy Warhol e le strategie concettuali e minimal. Con lo sguardo rivolto al proprio Paese, l’artista ha indagato ...
Leggi Tutto
Artista tedesco, nato a Krefeld il 12 maggio 1921, morto a Düsseldorf il 23 gennaio 1986. Conseguita la maturità classica, a Kleve nel 1940 si orienta verso studi di medicina. Pilota in guerra, rimane [...] . Sulla base di un nesso inscindibile tra creazione-vita-politica teorizza, dichiarando che il silenzio enigmatico di M. Duchamp è sopravvalutato, non tanto la negazione quanto un'espansione illimitata e radicale dell'idea di arte e qualità. Nella ...
Leggi Tutto
mobile
‹mobìl› s. m., fr. [uso sostantivato dell’agg. mobile «mobile»]. – Nel linguaggio della moderna storia dell’arte, nome dato da M. Duchamp (1887-1968) a uno speciale tipo di scultura inventato da A. Calder (1898), consistente in una...
ready made
〈rèdi mèid〉 locuz. ingl. (propr. «già fatto»; pl. ready mades 〈… mèid∫〉), usata in ital. come s. m. – Nell’arte moderna, termine coniato nell’ambito delle esperienze dadaiste dall’artista francese M. Duchamp con riferimento alla...