Sport e arte nella storia
Marco Bussagli
Le culture preistoriche ed etnografiche
Il rapporto fra sport e arte, sia pure con modalità diverse e legami più o meno stretti in funzione dei differenti momenti [...] si muove sul filo dell'ironia e della fantasia, come nel caso della celebre Ruota di bicicletta realizzata da Marcel Duchamp (1887-1968) fra il 1963 e il 1964. Invece, nel coloratissimo Fuggitivo (Collezione Enea Righi, Sacerno di Calderara di Remo ...
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PEVERELLI, Cesare
Francesca Franco
– Nacque a Milano il 30 maggio 1922 da Cesare e Maria Cepparo, ultimo di sette figli. Frequentò il ginnasio a Torino ma a causa della tubercolosi interruppe gli studi. [...] tra i firmatari del manifesto Oltre Guernica, nonostante gli interessi per la psicoanalisi e per il lavoro di Marcel Duchamp (conosciuto attraverso Corrado Cagli) maturassero in lui una presa di distanza dal cubo-realismo. Nel 1947, alla mostra Arte ...
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SCHIAPARELLI, Elsa
Giovanna Uzzani
SCHIAPARELLI, Elsa. – Nacque il 10 settembre 1890 a Roma, a palazzo Corsini, dove il padre, Celestino, svolgeva il ruolo di direttore dell’Accademia dei Lincei, nondimeno [...] figlia avrebbe avuto migliori cure.
Proprio a New York aveva iniziato a frequentare gli artisti della prima diaspora: fra loro Marcel Duchamp, Man Ray e, in particolare, i coniugi Francis e Gaby Picabia, con i quali nel 1922 arrivò a Parigi. Risale a ...
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bello e bellezza
Giuseppe Di Giacomo
Un dono inafferrabile
Sebbene molto usate nel linguaggio quotidiano, le parole bello e bellezza sfuggono a una definizione assoluta. Proprio questa indeterminatezza [...] oggetti di uso comune, come una ruota di bicicletta o uno scolabottiglie, e li ha esposti in gallerie d'arte. Ciò che Duchamp ha voluto mostrare in modo provocatorio è che qualunque oggetto, per il fatto stesso di essere scelto, perde il suo valore d ...
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Poeta e saggista messicano (Città di Messico 1914 - ivi 1998). Tra i maggiori intellettuali messicani e dell'America latina, P. si affermò come un innovatore del costume letterario e delle concezioni culturali. [...] ; Posdata, 1970), a studi sullo strutturalismo (Claude Lévi-Strauss o el nuevo festín de Esopo, 1967), sull'arte contemporanea (Marcel Duchamp o el castillo de la pureza, 1968; trad. it. Apparenza nuda. L'opera di M. D., 1990), sulle relazioni tra ...
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Pittore e scultore statunitense, nato a Cincinnati (Ohio) il 16 giugno 1935. Compie studi all'università di Cincinnati e alla Boston Museum School, conseguendo nel 1957 il bachelor of Fine Arts presso [...] scultura degli anni Ottanta si evidenzia l'assunzione indistinta di temi e linguaggi del passato, dalla Venere di Milo a M. Duchamp, da M. Rosso ad A. Giacometti. Vedi tav. f. t.
Bibl.: L. Alloway, A. Kaprow, New forms - New media, Martha Jackson ...
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Disegno industriale
Tomás Maldonado
di Tomás Maldonado
Disegno industriale
sommario: 1. Introduzione. 2. Per una storia del disegno industriale: a) le utopie scientifiche e tecniche; b) gli automi; [...] a fantasticare sulla macchina, attribuendole una presunta fisionomia voluttuosa. Di più: una fruibilità voluttuosa. Questo è il tentativo di Duchamp in La mariée mise a nû par ses célibataires, même (1915-1923) e di tutta la serie di tableaux et ...
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CRIPPA, Gaetano (Roberto)
Alessandra Uguccioni
Nacque a Monza il 17 maggio 1921 da Giuseppe e da Giulia Macchi. Stabilitosi a Milano, dal 1944 (anno a cui risalgono i suoi primi dipinti) al 1948 frequentò [...] una mostra, che ebbe luogo a New York nel 1951. In quello stesso periodo ebbe modo di incontrare M. Ernst e M. Duchamp, che acquistarono entrambi alcuni suoi dipinti, e di conoscere le opere di Pollock.
Dal 1952 al 1955 le linee delle sue spirali ...
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Pittore francese (Argentan, Normandia, 1881 - Gif, Seine-et-Oise, 1955). Influenzato dalla poetica cubista e dagli sviluppi della civiltà industriale, si esercitò in scomposizioni e contrasti di forme [...] ballet mécanique, 1924, da lui steso realizzato in collab. con D. Murphy; Dreams that money can buy, in collab. con Duchamp, Calder, Ernst e Man Ray, 1944). Al ritorno a Parigi dopo la guerra, mostrò un costante interesse per le diverse potenzialità ...
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Hirst, Damien
Giovanna Mencarelli
Artista inglese, nato a Bristol il 7 giugno 1965. Cresciuto a Leeds, dove ha iniziato i suoi studi artistici, nel 1986 si è trasferito a Londra per frequentare il Goldsmiths [...] a G. Richter, D. Judd, B. Nauman, J. Koons, R. Serra, J. Kounellis; ha guardato con attenzione al gesto dissacrante di M. Duchamp, sperimentando il ready made, e alle opere di F. Bacon, e si è servito di materiali organici e di sintesi per elaborare ...
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mobile
‹mobìl› s. m., fr. [uso sostantivato dell’agg. mobile «mobile»]. – Nel linguaggio della moderna storia dell’arte, nome dato da M. Duchamp (1887-1968) a uno speciale tipo di scultura inventato da A. Calder (1898), consistente in una...
ready made
〈rèdi mèid〉 locuz. ingl. (propr. «già fatto»; pl. ready mades 〈… mèid∫〉), usata in ital. come s. m. – Nell’arte moderna, termine coniato nell’ambito delle esperienze dadaiste dall’artista francese M. Duchamp con riferimento alla...