Entr'acte
Dominique Païni
(Francia 1924, bianco e nero, 16m a 18 fps); regia: René Clair; produzione: Rolf de Maré per Les Ballets Suédois; soggetto: Francis Picabia; sceneggiatura: René Clair; fotografia: [...] un vero e proprio intervallo, si riconoscono Picabia, Rolf de Maré, Jean Börlin ed Erik Satie, mentre Man Ray e Duchamp giocano a scacchi e vengono generosamente annaffiati da Picabia in veste di burlone. Vi si riconoscono pure il pittore Touchagues ...
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Corrente pittorica il cui linguaggio fu elaborato, tra il 1907 e il 1914, da P. Picasso e G. Braque. All’iniziale, simbiotico sodalizio dei due artisti si unirono, con significativi contributi, A. Derain, [...] A.-L. Gleizes, F. Léger, R. Delaunay e altri. Il c. ebbe tra i suoi esponenti anche scultori come R. Duchamp-Villon, A. Archipenko, J. Lipchitz, J. Csaky e, al di fuori della Francia, si diffuse particolarmente in Cecoslovacchia. Il gruppo, sostenuto ...
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Pseudonimo del pittore, fotografo e regista statunitense Emmanuel Radinski (Filadelfia 1890 - Parigi 1976). Tra i protagonisti del dadaismo a New York, si trasferì a Parigi nel 1921, dove si unì agli artisti [...]
Opere
L'influenza di Stieglitz, che lo iniziò anche alla fotografia, e la presenza a New York di M. Duchamp e F. Picabia catalizzarono i suoi interessi indirizzandolo verso un rapporto rivoluzionario e anticonformista con il prodotto artistico: uso ...
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Picabia, Francis
Gianni Rondolino
Pittore, scrittore e scenarista cinematografico francese, nato a Parigi il 22 gennaio 1879 e morto ivi il 30 novembre 1953. Artista multiforme, personalità tra le più [...] École des arts décoratifs di Parigi. In uno dei suoi frequenti viaggi incontrò a New York nel 1915 Alfred Stieglitz e Marcel Duchamp, con cui strinse un'intensa amicizia; nel 1917 a Barcellona fondò la rivista d'avanguardia "391", nel 1918 pubblicò a ...
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Allégret, Marc
Catherine McGilvray
Regista cinematografico francese, nato a Basilea il 22 dicembre 1900 e morto a Parigi il 3 novembre 1973. Importante figura del cinema francese fra le due guerre, [...] , un attivo promotore di spettacoli (firmò, insieme a Man Ray, la fotografia di Anémic cinéma, 1925, di Marcel Duchamp, un gioco di astrazione visionaria, sperimentale, prossimo alle ricerche della psicologia della forma), esordì con il documentario ...
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Dadaismo
Gianni Rondolino
Rapporti con il cinema: il cinema dadaista
Come scrisse nel 1948 Tristan Tzara in Le surréalisme et l'après-guerre, "Dada nacque da un'esigenza morale, da una volontà implacabile [...] ), film a episodi fra i quali Ruth, roses and revolvers di Man Ray, Color, records and nudes descending a staircase di Duchamp e altri diretti da Max Ernst, da Alexander Calder e dallo stesso Richter. Nel 1956 diresse Dadascope, in cui compaiono Arp ...
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Narrare con le immagini
Mauro Speraggi
Storie antichissime
Nella preistoria, quando la scrittura non esisteva, le immagini erano un modo di comunicare. L'artista incideva sulle pareti delle grotte le [...] francese, fissa una ruota di bicicletta su uno sgabello bianco e inventa la nozione di ready made, cioè del "già fatto!". Duchamp prende un oggetto già realizzato da altri, lo modifica e ne fa una vera e propria opera d'arte. In modo perentorio ...
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Pittore e regista tedesco (Berlino 1888 - Locarno 1976). Tra i massimi esponenti dell'avanguardia storica, inizialmente legato al gruppo Dada di cui fu anche storiografo, R. è stato uno dei primi artisti [...] film Dreams that money can buy (1944-47), 8×8 (1955-58) e Dadascope (1956-61) in collaborazione con H. Arp, M. Duchamp, Man Ray e A. Calder. È anche autore di numerosi saggi: Filmkritische Aufsätze (1920); Der Spiel-Film (1920); Filmfeinde von Heute ...
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Avanguardia cinematografica
Gianni Rondolino
La storia dell'a. c., o meglio del cinema d'avanguardia o sperimentale, è strettamente legata alla storia del cinema nella sua evoluzione tecnico-espressiva, [...] Ray, Dadascope (1956), una sorta di documentario sul Dadaismo, e 8x8 (1957), un film in otto episodi, ai quali presero parte Duchamp, Yves Tanguy, Hans Arp e altri.Sempre nell'ambito del cinema astratto un posto di rilievo occupa Walter Ruttmann, che ...
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mobile
‹mobìl› s. m., fr. [uso sostantivato dell’agg. mobile «mobile»]. – Nel linguaggio della moderna storia dell’arte, nome dato da M. Duchamp (1887-1968) a uno speciale tipo di scultura inventato da A. Calder (1898), consistente in una...
ready made
〈rèdi mèid〉 locuz. ingl. (propr. «già fatto»; pl. ready mades 〈… mèid∫〉), usata in ital. come s. m. – Nell’arte moderna, termine coniato nell’ambito delle esperienze dadaiste dall’artista francese M. Duchamp con riferimento alla...