Composizione di oggetti, o parti di essi, generalmente applicati a un supporto. Primi esempi possono essere considerati i collages polimaterici cubisti; particolarmente significative furono le esperienze [...] e surrealista di trasposizione e combinazione di oggetti di uso comune in un contesto particolare e spesso straniante (M. Duchamp). Nel secondo dopoguerra la tecnica dell’a. ha svolto un ruolo importante come mezzo di passaggio dall’espressionismo ...
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Pop art
Filiberto Menna
di Filiberto Menna
Pop art
sommario: 1. Definizione. 2. Il contesto sociale. 3. L'iconosfera urbana. 4. Le origini inglesi e la pop art americana. 5. La situazione europea. [...] un oggetto bell'e fatto e il suo inserimento nel contesto dell'arte. Il termine, com'è noto, fu coniato dallo stesso Duchamp per definire una sua opera del 1913 formata da una ruota di bicicletta sorretta da uno sgabello di legno. Nell'operazione c'è ...
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Corrente pittorica il cui linguaggio fu elaborato, tra il 1907 e il 1914, da P. Picasso e G. Braque. All’iniziale, simbiotico sodalizio dei due artisti si unirono, con significativi contributi, A. Derain, [...] A.-L. Gleizes, F. Léger, R. Delaunay e altri. Il c. ebbe tra i suoi esponenti anche scultori come R. Duchamp-Villon, A. Archipenko, J. Lipchitz, J. Csaky e, al di fuori della Francia, si diffuse particolarmente in Cecoslovacchia. Il gruppo, sostenuto ...
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surrealismo Movimento di avanguardia nato in Francia nei primi anni 1920, che ebbe vasta diffusione internazionale nel periodo tra le due guerre mondiali, estendendo la sua influenza dal campo letterario [...] sua posizione con il saggio Le surréalisme et la peinture, che fissa alcuni punti di riferimento (Picasso, G. De Chirico, Picabia, Duchamp) e segna il riconoscimento del lavoro di artisti come M. Ernst, A. Masson e J. Miró. Essi furono infatti tra i ...
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Marco Bussagli
Futurismo
«È dall’Italia che noi lanciamo per il mondo questo nostro
manifesto di violenza travolgente
e incendiaria col quale fondiamo
oggi il futurismo»
(Filippo Tommaso Marinetti)
Il [...] proseliti diretti (come per esempio Primo Conti, Gino Severini, Mino Rosso e altri su cui torneremo) e indiretti come Marcel Duchamp. Pur partendo da posizioni cubiste, il suo Nudo che scende le scale (Philadelphia Museum of Art), realizzato nel 1912 ...
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Movimento artistico e letterario d’avanguardia sorto a Zurigo nel 1916 e che ebbe sedi importanti a New York, a Berlino e a Parigi, dove si sciolse nel 1922. Il nome deriva dalla voce onomatopeica ‘dada’ [...] , F. Picabia, P. Éluard, E. Satie, Man Ray e altri. A New York A. Stieglitz promosse l’incontro tra artisti come M. Duchamp, F. Picabia, Man Ray, A. Cravan e E. Varèse. Scarse le adesioni al movimento negli altri paesi: Th. Van Doesburg in Olanda, E ...
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Arte
Giulio Carlo Argan
di Giulio Carlo Argan
Arte
sommario: 1. L'arte nel XX secolo. 2. I movimenti artistici. 3. I ‛beni culturali'. 4. Il rapporto con le ideologie politiche. 5. I movimenti americani. [...] e orientale, ma intellettuali inquieti che vanno a Parigi per frequentare gli artisti e assicurarsi le primizie del loro lavoro. Duchamp è il primo artista europeo d'avanguardia che si stabilisce a New York: con Stieglitz, Picabia, Man Ray dà vita ...
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Informale
Marisa Volpi Orlandini
di Marisa Volpi Orlandini
Informale
sommario: 1. Introduzione. 2. L'informale in Europa. 3. L'informale in Nordamerica. 4. Conclusione. □ Bibliografia.
1. Introduzione
‛Informale' [...] Ethel Schwabacher, vide Ingres e Cézanne con gli occhi di Picasso, Picasso e Klee con gli occhi di Miró, e Duchamp con gli occhi di Matta; aggiungiamo che, con la sua peculiare attitudine mimetica, guardò Stuart Davis, Matisse, Arp, Moore, Kandinskij ...
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Espressionismo
JJolanda Nigro Covre
Gianfranco Contini
Ugo Duse
di Jolanda Nigro Covre, Gianfranco Contini, Ugo Duse
ESPRESSIONISMO
Espressionismo artistico
di Jolanda Nigro Cove
sommario: 1. Uso [...] è avvenuto nell'ambito della ricerca cubista con la pratica del collage e soprattutto con la defezione dadaista (M. Duchamp), o con le ‛serate futuriste' che tendono a dissolvere effettivamente l'opera nell'azione effimera. Essi avvertono però, come ...
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mobile
‹mobìl› s. m., fr. [uso sostantivato dell’agg. mobile «mobile»]. – Nel linguaggio della moderna storia dell’arte, nome dato da M. Duchamp (1887-1968) a uno speciale tipo di scultura inventato da A. Calder (1898), consistente in una...
ready made
〈rèdi mèid〉 locuz. ingl. (propr. «già fatto»; pl. ready mades 〈… mèid∫〉), usata in ital. come s. m. – Nell’arte moderna, termine coniato nell’ambito delle esperienze dadaiste dall’artista francese M. Duchamp con riferimento alla...