Storico dell'arte italiano (Alessandria d'Egitto 1924 - Milano 2021) di padre tedesco, noto anche fino dal 1962 con lo pseudonimo di Tristan Sauvage. Tra i fondatori della IV Internazionale trotskista [...] ; L'immaginazione alchemica, ancora, 2000; ecc.), ha divulgato, anche attraverso la sua galleria milanese (1961-75), le opere di M. Duchamp, F. Picabia e Man-Ray. Come T. Sauvage ha pubblicato, tra l'altro, Avant que le coq ne chante (1951); Pittura ...
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Storico dell'arte e critico italiano (Roma 1927 - ivi 2020). Formatosi alla scuola di L. Venturi e poi di G. C. Argan, è stato direttore della Calcografia nazionale, prof. nell'univ. di Palermo, poi in [...] e letteratura, 2000; L'amore secondo Manzù. Il pittore e la modella, 2005; Un'estetica del simbolo tra arte e alchimia. Duchamp invisibile, 2016. Dal 1983 al 1986 è stato curatore della Biennale di Venezia. Socio nazionale dei Lincei (1988). Nel 2020 ...
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Pittore tedesco (n. Düsseldorf 1935). Si è formato alla Kunstakademie di Düsseldorf (1954-58), dove poi ha insegnato dal 1979; ha studiato con Bruno Goller (1901-1998), esponente della Neue Sachlichkeit [...] e del surrealismo, movimento che K. ha conosciuto più a fondo anche grazie all'incontro a Parigi (1956-57) con M. Duchamp, M. Ernst, A. Breton. Con fredda e semplificata precisione e con tagli prospettici arditi, K. ha reso macchine e oggetti della ...
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Pittore e scrittore (Parigi 1879 - ivi 1953), di padre cubano e di madre francese. Tra le personalità più significative e sconcertanti della prima avanguardia, iniziò a dipingere alla maniera impressionista, [...] influenzato da Pissarro e Sisley. Dal 1908 iniziò la ricerca di nuove forme: si accostò ai fauves, al cubismo e conobbe Apollinaire e Duchamp; fu anche tra i fondatori della Section d'Or e dell'orfismo. A New York nel 1913 espose all'Armory Show e ...
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Regista italiano (Rodi 1941 - Roma 2010). Dopo alcune esperienze come pittore e autore di happenings, iniziò la sua attività teatrale con M. Kustermann, fondando in un ex magazzino il Teatro La Fede, che [...] detto scuola romana. Attento alle componenti figurative del linguaggio scenico, ha diretto fra l'altro: 26 opinioni su Marcel Duchamp (1968); L'imperatore della Cina di G. Ribemont Dessaigne (1969); A come Alice da L. Carroll (1970; nuova vers ...
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Pseudonimo del pittore, fotografo e regista statunitense Emmanuel Radinski (Filadelfia 1890 - Parigi 1976). Tra i protagonisti del dadaismo a New York, si trasferì a Parigi nel 1921, dove si unì agli artisti [...]
Opere
L'influenza di Stieglitz, che lo iniziò anche alla fotografia, e la presenza a New York di M. Duchamp e F. Picabia catalizzarono i suoi interessi indirizzandolo verso un rapporto rivoluzionario e anticonformista con il prodotto artistico: uso ...
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Pittore italiano (Livorno 1924 - Roma 2023). Dal 1962 ha esposto in numerose mostre personali e collettive. Partecipe del clima di accesa contestazione culturale e politica proprio delle avanguardie artistiche [...] da un gusto per l'accumulazione ironica e squisita in cui si avvertono gli echi di un'assidua lettura di Duchamp. Nel 2020 B. ha realizzato per l’Istituto della Enciclopedia Italiana l’opera Psicoenciclopedia possibile, lavoro in cui scardina le ...
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Fotografo statunitense (n. McKeesport, Pennsylvania, 1932). Compiuti gli studi artistici alla University of Denver (1953), ha lavorato nell'ambito dell'editoria e della pubblicità. Durante un breve soggiorno [...] , vi si è dedicato con continuità; nei primi lavori redazionali M. ha proposto ritratti di artisti (R. Magritte, M. Duchamp, P. .P Pasolini, A. Warhol, ecc.), accentuando il carattere evocativo della fotografia. Nel 1966 ha iniziato a realizzare ...
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Fotografo naturalizzato statunitense (Angri 1905 - Prescott, Arizona, 1999). Dopo gli studî di architettura a New York, nel 1935 entrò in contatto con A. Stieglitz e l'anno seguente con E. Weston. All'iniziale [...] a M. Ernst, iniziò a collaborare con personaggi di primo piano della scena surrealista quali M. Ray, A. Breton, M. Duchamp. A partire dagli anni Cinquanta tenne numerosi corsi e conferenze in varie parti del mondo. La sua attività proseguì copiosa ...
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Pittore statunitense (Muro Lucano 1880 - New York 1946), di origine italiana. Emigrato a New York (1896), frequentò l'Art students league e la New York school of art. Dopo un esordio realista e una prima [...] -futuriste. Dal 1920, alternò il lavoro a New York, a contatto con l'avanguardia americana (Man-Ray, M. Duchamp, K. Dreier), con soggiorni a Parigi e in Italia. Elaborò diverse soluzioni espressive (sperimentò anche i collages) trovando ispirazione ...
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mobile
‹mobìl› s. m., fr. [uso sostantivato dell’agg. mobile «mobile»]. – Nel linguaggio della moderna storia dell’arte, nome dato da M. Duchamp (1887-1968) a uno speciale tipo di scultura inventato da A. Calder (1898), consistente in una...
ready made
〈rèdi mèid〉 locuz. ingl. (propr. «già fatto»; pl. ready mades 〈… mèid∫〉), usata in ital. come s. m. – Nell’arte moderna, termine coniato nell’ambito delle esperienze dadaiste dall’artista francese M. Duchamp con riferimento alla...