Cecchi d'Amico, Suso
Marco Pistoia
Nome d'arte di Giovanna Cecchi (sposata con il musicologo Fedele d'Amico), sceneggiatrice cinematografica, nata a Roma il 21 luglio 1914. Tra i maggiori sceneggiatori [...] di Vittorio Gassman, Kean genio e sregolatezza (1957, tratto dall'adattamento di J.-P. Sartre della commedia di A. Dumas padre) le offrì l'opportunità di elaborare un testo su misura per l'attore, impegnato in un'operazione autoriflessiva, tra ...
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Aurenche, Jean
Marzia G. Lea Pacella
Sceneggiatore francese, nato a Pierrelatte (Drôme) l'11 settembre 1904 e morto a Bandol (Var) il 29 settembre 1992. Nella sua lunga carriera scrisse più di settanta [...] precedente, da Philippe Noiret: Que la fête commence… (1975; Che la festa cominci), premio César nel 1976, da un romanzo di A. Dumas, una lezione di cinema storico; Le juge et l'assassin (1976; Il giudice e l'assassino), premio César nel 1977, da un ...
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Belmondo, Jean-Paul
Paolo Marocco
Attore cinematografico e teatrale francese, nato a Neuilly-sur-Seine (Parigi) il 9 aprile 1933. Uno dei simboli del cinema d'oltralpe degli anni Sessanta, scoperto [...] l'attore ha ripreso l'attività teatrale con diverse performances; si ricordano, tra le altre, le interpretazioni di Kean di A. Dumas padre e di Cyrano de Bergerac di E. Rostand, diretto da Robert Hossein, con cui ha riscosso un grande successo. Nel ...
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Gance, Abel
Edoardo Bruno
Regista, teorico del cinema, attore e sceneggiatore francese, nato a Parigi il 25 ottobre 1889 e morto ivi il 10 novembre 1981. La sua concezione del cinema, di grande importanza [...] successo con questa sorta di western combinato con le convenzioni del genere di cappa e spada sulla base del dramma di A. Dumas padre. Ma il film non cambiò la sua situazione; il cinema aveva deluso G., la sua voglia di sperimentare e di trovare ...
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Vivre sa vie
Sandro Toni
(Francia 1962, Questa è la mia vita, bianco e nero, 85m); regia: Jean-Luc Godard; produzione: Pierre Braunberger per Les Films de la Pléiade; soggetto: dall'inchiesta Où en [...] sua morte, Nana piange. Ugualmente, nel colloquio al caffè, il filosofo Brice Parain dirà della morte di Porthos, in Vingt ans après di Dumas padre: Porthos muore nel momento in cui si mette a pensare, una cosa che non ha mai fatto in vita sua. Come ...
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Porter, Edwin Stanton
Giulia Carluccio
Regista cinematografico statunitense, nato a Connellsville (Pennsylvania) il 21 aprile 1869 e morto a New York il 30 aprile 1941. Personalità poliedrica (lavorò [...] versioni cinematografiche del romanzo di A.J. Hope; The count of Monte Cristo (1913) tratto dal famoso romanzo di A. Dumas e diretto con Joseph Golden, nonché molti altri diretti insieme a Hugh Ford, tra cui il kolossal The eternal city (1915 ...
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Taviani, Paolo e Vittorio
Registi e sceneggiatori cinematografici, nati a San Miniato (Pisa) rispettivamente l'8 novembre 1931 e il 20 settembre 1929. Autori di un cinema fertile di implicazioni poetiche [...] film i due registi hanno diretto per la televisione Resurrezione (2002) da Tolstoj, e Luisa Sanfelice (2004) da A. Dumas. *
Bibliografia
G. Aristarco, Sotto il segno dello Scorpione: il cinema dei fratelli Taviani, Firenze 1977.
F. Accialini, L ...
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Bertini, Francesca
Melania G. Mazzucco
Nome d'arte di Elena Vitiello, attrice teatrale e cinematografica, nata a Firenze (secondo altre fonti a Prato) il 5 gennaio 1892 e morta a Roma il 13 ottobre [...] a recitare in teatro, cogliendo un clamoroso successo con il suo cavallo di battaglia, La dame aux camélias di A. Dumas. Da allora, dopo il rimpatrio in Italia nel 1953, concesse solo occasionalmente alla cinepresa il suo volto segnato dal tempo ...
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GENTILI, Andreina (in arte Andreina Pagnani)
Claudia Campanelli
Nacque a Roma il 24 nov. 1906 da Angelo e da Clotilde Grange. Figlia di un noto vestiarista teatrale, proprietario della sartoria Casa [...] 1941-42 fu in compagnia con R. Ricci, con un repertorio tradizionale di commedie italiane e francesi dell'Ottocento (V. Sardou, A. Dumas figlio, P. Giacometti, R. Bracco); nel 1943 recitò al Quirino di Roma nel Giardino dei ciliegi di A. Čechov e nel ...
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CARMINATI, Tullio
Roberta Ascarelli
Nacque a Zara il 21 sett. 1892, da Domenico e da Giuseppina Bettiza, in una famiglia nobile e agiata. Avviato senza particolare successo agli studi classici, il C. [...] suoi mezzi espressivi e la insufficiente forza drammatica; poco convincente appare a Simoni in La signora delle camelie di Dumas, rappresentato a Milano nel febbraio: "Il Carminati nel rappresentare Armando mi è sembrato un po' scolorito. Mi pare che ...
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cappa1
cappa1 s. f. [lat. tardo cappa]. – 1. a. Ampio mantello senza maniche destinato ad avvolgere e coprire tutta la persona, spesso fornito di un cappuccio: Elli avean cappe con cappucci bassi (Dante). In partic., il mantello usato dai...
cloroformio
clorofòrmio s. m. [dal fr. chloroforme (termine coniato nel 1834 dal chimico J.-B. Dumas), comp. di chlor(ure) «cloruro (d’idrogeno)» e (acide) form(ique) «acido formico»]. – Composto organico, di formula CHCl3 (più propriam. detto...