Radiologo, nato a Bologna il 21 luglio 1874, morto a Grottaferrata (Roma) il 30 ottobre 1939. Primario radiologo dell'Ospedale maggiore di Bologna, fu per molti anni collaboratore di A. Murri quale radiologo [...] per primo ha messo in evidenza uno sfintere che porta il suo nome, sugli aspetti del versante pilorico del duodeno, sulla regione vateriana del duodeno, sull'immagine della grande vena azygos.
Bibl.: Scritti medici in onore di A. Busi, Bologna 1931. ...
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Dal concepimento alla nascita
Claudio Giorlandino
Il concepimento L'uomo, come gli altri animali, garantisce la continuità della sua specie nel tempo e la trasmissione delle sue caratteristiche alle [...] stesso periodo dalla porzione terminale del primitivo intestino anteriore e da quella cefalica dell'intestino medio si sviluppa il duodeno, che in seguito alla rotazione gastrica sopra descritta prende la sua definitiva forma a 'C' e assume la sua ...
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ODDI, Ruggero
Maria Conforti
ODDI, Ruggero. – Nacque a Perugia il 20 luglio 1864 da Filippo, segretario e archivista all’ospedale S. Maria della Misericordia, e da Zelinda Pampaglini.
Nell’anno accademico [...] digestione, su suggerimento di Marcacci, Oddi studiò l’azione del flusso continuo di questo liquido nello stomaco e nel duodeno. La colecistectomia, cui fece ricorso per eliminare il serbatoio della bile, era un’operazione già tentata in passato, in ...
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proteolisi
Stefania Azzolini
Processo mediante il quale le cellule degradano le proteine. Esistono meccanismi extracellulari e intracellulari per degradare le proteine. La più importante via extracellulare [...] amminoacidi semplici. Le proteasi digestive tripsina e chimotripsina vengono sintetizzate nel pancreas e secrete nel duodeno come precursori inattivi o zimogeni, chiamati tripsinogeno e chimotripsinogeno. È soltanto nell’ambiente intestinale, ricco ...
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tiamina
Vitamina B1 (anche detta vitamina antineuritica), derivato della pirimidina, che svolge il suo ruolo in forma fosforilata. La t. difosfato è il coenzima in reazioni chiave del metabolismo dei [...] ribosio necessario per la sintesi degli acidi nucleici e di altre molecole.
Fabbisogno e carenza
La t. viene assorbita nel duodeno, è fosforilata nelle cellule della mucosa ed è così trasportata al fegato. I depositi nei vari tessuti sono modesti ...
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In anatomia, nome di due formazioni peritoneali distinte rispettivamente in grande o. e piccolo omento. Grande o. (o grande epiploon) Formazione sierosa che ricopre la massa intestinale a guisa di grembiule [...] o. (o piccolo epiploon) Plicatura del peritoneo viscerale che si estende dalla faccia inferiore del fegato alla faccia superiore del duodeno e alla piccola curvatura dello stomaco, nella cui compagine decorrono il coledoco, la vena porta e l’arteria ...
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endoscopia
Guido Costamagna
Michele Marchese
L’endoscopia digestiva operativa
Per endoscopia operativa si intende l’insieme delle tecniche chirurgiche eseguibili mediante endoscopi introdotti nel corpo [...] da raggiungere e visualizzare più facilmente lo sbocco delle vie biliari e pancreatiche (papilla di Vater) posto a livello del duodeno.
Drenaggio di cisti pancreatiche
La cisti pancreatica è una raccolta di liquido, sterile o infetto, che si forma a ...
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papilla
Piccola formazione circoscritta, spesso rilevata, di forma, natura e significato diversi. P. dermiche: rilievi caratteristici dello strato superficiale del derma in stretto rapporto con l’epidermide. [...] centro. P. renale: la zona apicale della piramide di Malpighi del rene. P. di Vater: piccolo rilievo sporgente nell’interno del duodeno, in corrispondenza dell’ampolla di Vater e recante all’apice un piccolo orifizio attraverso il quale sboccano nel ...
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Nella terminologia scientifica latina e italiana, primo elemento di parole composte che significa «intestino».
Biologia
In istologia, enterocita, cellula epiteliale prismatica o cilindrica che riveste [...] pancreatico (➔ glucagone). L’ enteropeptidasi è un enzima proteolitico presente nella mucosa intestinale, specialmente in quella del duodeno, e nel succo enterico. Catalizza l’idrolisi di un singolo legame peptidico della molecola inattiva del ...
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nutrizione. La nutrizione artificiale
Maurizio Muscaritoli
Alessio Molfino
La nutrizione artificiale è un complesso di procedure mediante le quali è possibile soddisfare i fabbisogni nutrizionali di [...] (da alimenti naturali o a preparazione industriale) sono somministrati direttamente nella via digestiva, a livello dello stomaco, del duodeno o del digiuno, mediante l’impiego di apposite sonde inserite dal naso, dalla bocca o attraverso stomie ...
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duodeno
duodèno s. m. [dal lat. duodeni, distributivo di duodĕcim «dodici», perché lungo nell’uomo dodici pollici circa: calco del gr. tardo δωδεκα-δάκτυλος]. – In anatomia, il primo tratto dell’intestino tenue situato profondamente sulla...
duodenite
s. f. [der. di duodeno, col suff. medico -ite]. – Malattia infiammatoria, acuta o cronica, del duodeno, determinata ora da germi patogeni, ora da parassiti, ora da iperacidità gastrica, o da ripetuti errori alimentari, o da disturbi...