Organo a struttura linfatica e vascolare associato al sistema circolatorio.
Anatomia comparata
Nell’embrione la m. si origina da un ammasso di cellule mesenchimali situate in un ispessimento del mesenterio [...] Anfibi, Rettili, Uccelli e nella maggioranza dei Mammiferi si trova dal lato sinistro, vicino allo stomaco, nei pressi del duodeno. Negli Anuri e nei Cheloni è situata lungo l’intestino. Una suddivisione della m. in tre lobi è caratteristica dei ...
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Gruppo di sostanze ad attività ormonale, di natura peptidica o amminica, prodotte dallo stomaco, dall’intestino e dal pancreas. Sono secreti da cellule appartenenti al sistema APUD (➔). Agiscono a livello [...] secrezione gastrica indotta da istamina o gastrina, la secrezione di pepsina e induce rilasciamento della muscolatura liscia. La motilina stimola la motilità delle anse intestinali; la sua liberazione è suscitata dalla alcalinizzazione del duodeno. ...
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Biologia e medicina
La risposta funzionale con cui l’organismo risponde a uno stimolo più o meno violento (stressor) di qualsiasi natura.
I meccanismi dello s. sono stati descritti per la prima volta da [...] timo, della milza, dei linfonodi e di altri organi linfatici; sanguinamenti e ulcere profonde nello stomaco e nel duodeno. Numerosi altri cambiamenti avvengono in animali sottoposti a s. intensi, per es., perdita di massa corporea, alterazioni della ...
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UMANO, CORPO
Agostino Palmerini
. La struttura e le funzioni delle diverse parti che compongono il corpo umano sono oggetto particolare di studio rispettivamente dell'anatomia e della fisiologia. Molti [...] le sette ore. Attraverso il piloro (che è chiuso durante la digestione gastrica) avviene il vuotamento del chimo nel duodeno e l'inizio della digestione intestinale. Il chimo acido subisce l'azione chimica del succo pancreatico, del succo enterico e ...
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Il più grosso e centrale dei vasi sanguiferi presente negli animali con circolazione sanguigna in sistema vasale chiuso.
Nei Vertebrati è il più grosso vaso sanguifero arterioso del corpo: esiste però, [...] sinistro, che l’abbraccia con la sua ansa, con l’esofago, con il diaframma che attraversa, con il pancreas, con il duodeno e con la vena cava inferiore. Rami collaterali dell’a. sono: le arterie coronarie, l’arteria anonima, l’arteria carotide comune ...
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Sotto questo nome si comprendono comunemente tre gruppi distinti di Insetti Ditteri: i Gasterflphilidae, appartenenti alla divisione dei Miodarî medî (Antomiarî), gli Oestrinae e gli Hypoderminae, che [...] mucosa delle pareti di questo (solo il G. veterinus Clark [= nasalis L.] si trova quasi sempre nel duodeno), affondando la testa in piccole depressioni causate dalla loro presenza, determinando ulcerazioni, callosità, depressioni, con conseguenti ...
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omento
Nome di due formazioni peritoneali distinte. Grande o. (o grande epiploon o epiploon gastro-colico): formazione sierosa, costituita da una plicatura del peritoneo viscerale, estesa dallo stomaco [...] adiposo. Piccolo o.: plicatura del peritoneo viscerale che si estende dalla faccia inferiore del fegato alla faccia superiore del duodeno e alla piccola curvatura dello stomaco e nella cui compagine decorrono il coledoco, la vena porta e l’arteria ...
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MIASI (dal gr. μυῖα "mosca")
Nino Baboni
Forme morbose dovute alla presenza nell'organismo umano o animale di larve di mosche. Tali malattie possono essere determinate da mosche della fam. Muscidae (gen. [...] , prima di essere espulso sosta un certo tempo nel retto e sui margini dell'ano), G. nasalis (duodeno del cavallo), G. pecorum (stomaco e duodeno del cavallo, prima di essere espulso si sofferma nel retto), G. inermis (retto del cavallo); G. flavipes ...
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Elemento chimico di simbolo Fe, numero atomico 26, peso atomico 55,85, densità 7,85 g/cm3, punto di fusione 1536 °C. È il metallo più abbondante della Terra (costituisce il 34,6% della massa della Terra, [...] si fa uso di un isotopo radioattivo di questo elemento. Il f. ingerito è ridotto, assorbito (soprattutto nel duodeno) e quindi immagazzinato nella ferritina e nell’emosiderina sotto forma ossidata. Quando il tasso ematico del f. diminuisce ...
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Disaccaride, C12H22O11 (β-galattosido-2-glucosio), costituito dall’unione di una molecola di glucosio con una di galattosio, esistente in due forme anomere α e β. È contenuto nel latte dei Mammiferi nel [...] di un’intolleranza alimentare molto frequente, generata dal deficit di produzione da parte delle cellule intestinali del duodeno dell’enzima lattasi deputato alla scissione del l. in glucosio e galattosio che sotto questa forma possono poi ...
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duodeno
duodèno s. m. [dal lat. duodeni, distributivo di duodĕcim «dodici», perché lungo nell’uomo dodici pollici circa: calco del gr. tardo δωδεκα-δάκτυλος]. – In anatomia, il primo tratto dell’intestino tenue situato profondamente sulla...
duodenite
s. f. [der. di duodeno, col suff. medico -ite]. – Malattia infiammatoria, acuta o cronica, del duodeno, determinata ora da germi patogeni, ora da parassiti, ora da iperacidità gastrica, o da ripetuti errori alimentari, o da disturbi...