Con questo termine s'indica l'immissione di liquido nell'intestino per la via del retto con apposito strumento. L'uso delle lavande intestinali è antichissimo e fu particolarmente diffuso nel sec. XVIII. [...] per le vie ordinarie (ostacolo meccanico alle vie digerenti superiori, gravi lesioni a carico dello stomaco e del duodeno che consiglino l'assoluto risparmio dell'organo colpito). Prima di praticare il clistere nutritivo le pareti dell'intestino ...
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ORMONI (XXV, p. 571)
Luigi DE CARO
Le caratteristiche principali dei prodotti delle ghiandole endocrine o ormoni sono ancora oggi considerate le stesse di quelle fissate da C. E. Brown-Séquart (1889): [...] secretina (W. M. Bayliss e E. H. Starling), che si forma in seguito a contatto del chimo acido con la mucosa del duodeno e, per via sanguigna, stimola il pancreas (succo pancreatico molto diluito in enzimi e ricco di bicarbonato), il fegato (bile) e ...
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. È l'unico composto del cloro con l'idrogeno, HCl, chiamato in commercio acido muriatico. Si ritrova nelle emanazioni gassose vulcaniche e nel succo gastrico degli animali: quello dell'uomo ne contiene [...] pilorica; si chiude il cardias e s'apre lo sfintere pilorico. L'opposto accade per la presenza di acido nel duodeno poiché in questo caso il piloro si chiude finché i succhi intestinali non abbiano neutralizzata l'acidità del contenuto. Cosi accade ...
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TRICHINOSI (o Trichiniasi)
Nino BABONI
Agostino PALMERINI
Malattia parassitaria causata dalla trichina (v.), caratterizzata da catarro acuto dell'intestino e da miosite. L'infezione è diffusa nei [...] quadro clinico della trichinosi nell'uomo. Come si sa dalla biologia del parassita (v. trichina), le forme adulte vivono nel duodeno e nel digiuno, i maschi muoiono poco dopo l'accoppiamento, le femmine emigrano verso gli spazî linfatici delle pareti ...
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È un germoglio raccorciato, nello stato morfologico permanente di grossa gemma destinata a vivere tipicamente sotterra e caratteristica di alcune famiglie di piante monocotiledoni specialmente, senza escludere [...] inizio nella vena giugulare esterna; il bulbo duodenale, tratto importantissimo nella semeiotica radiologica del tubo digerente (v. duodeno); il bulbo dell'uretra, il bulbo del corpo cavernoso, il bulbo vestibolo-vaginale, del sistema urogenitale; il ...
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biliare
Che si riferisce alla bile, prodotto dalla bile.
Acidi biliari
Steroidi che si formano nel fegato a partire dal colesterolo e vengono escreti con la bile nell’intestino. Il principale è l’acido [...] in direzione dell’ilo del fegato e si riuniscono a formare il dotto epatico. Questo tronco si continua a pieno canale nel coledoco, che fa defluire la bile nel duodeno; da un canale collaterale, il dotto cistico è invece unito alla colecisti. ...
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Con questo termine s'intende la fuoruscita d'un organo o d'un viscere dalla cavità naturale entro cui esso è normalmente contenuto. Nelle ernie addominali (ernie per antonomasia) un organo dell'addome [...] ernia di Winslow corrispondente al forame omonimo (foramen epiploicum), da quella di Treitz o ernia duodeno-digiunale, in rapporto alle fossette duodeno-digiunali, dall'ernia ileo-cecale e retrocecale secondo la varietà di fossetta che funge da porta ...
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SOLIERI, Sante
Stefano Arieti
– Nacque a Cotignola (Ravenna) il 24 settembre 1877 da Carlo e da Elda Dall’Olio.
Le agiate condizioni della famiglia gli permisero di compire gli studi liceali e successivamente [...] ). Le azioni riflesse motorie, vasomotrici e secretrici che si instaurano per irritazione infiammatoria dei nervi appendicolari nel duodeno e, in seconda istanza, nella colecisti attraverso il plesso solare e il nervo vago avrebbero spiegato la ...
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sete
Bisogno fisiologico di assumere acqua. Nell’organismo umano l’acqua rappresenta un costituente essenziale per il mantenimento della vita, ed è anche quello presente in maggior quantità. Essa è indispensabile [...] attendibili dell’esistenza di recettori simili all’interno del sistema vascolare epatico, dello stomaco e del duodeno. I segnali relativi al volume del liquido intravascolare, invece, vengono rilevati nel sistema cardiocircolatorio, a livello ...
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NUTRIZIONE (XXV, p. 85)
Aldo Mariani
Fisiologia della nutrizione. - I recenti progressi, in questo campo, sono scaturiti da un approccio multidisciplinare e integrato, discendente dallo sviluppo delle [...] ormone iperglicemizzante già ritenuto di esclusiva origine pancreatica e più recentemente individuato anche nello stomaco e nel duodeno.
In effetti, il modello di interazioni fra assunzione di cibo, funzioni nervose centrali e periferiche, secrezioni ...
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duodeno
duodèno s. m. [dal lat. duodeni, distributivo di duodĕcim «dodici», perché lungo nell’uomo dodici pollici circa: calco del gr. tardo δωδεκα-δάκτυλος]. – In anatomia, il primo tratto dell’intestino tenue situato profondamente sulla...
duodenite
s. f. [der. di duodeno, col suff. medico -ite]. – Malattia infiammatoria, acuta o cronica, del duodeno, determinata ora da germi patogeni, ora da parassiti, ora da iperacidità gastrica, o da ripetuti errori alimentari, o da disturbi...