Economista statunitense (Hollandsburg, Ohio, 1862 - Raleigh 1945). Critico dell'economia classica, marginalistica e storicistica, aderì all'istituzionalismo e si propose il miglioramento dell'ordinamento [...] , chiese, partiti, ecc.) sull'attività privata. È stato anche il maggiore storico del movimento operaio statunitense Legal foundatiom of capitalism, 1932; Institutional economics, 1934; Myself, 1934; The economics of collective action, post., 1950. ...
Leggi Tutto
Banchiere, analista politico ed economista (Langport, Somersetshire, 1826 - ivi 1877); svolse una multiforme attività negli affari e nella politica e fu editorialista e direttore di The Economist (1860-1877). [...] metodo astratto, si valse però anche dell'indagine storica e scrisse brillanti analisi del mercato finanziario (Lombard street: a description of the money market, 1873) e della English Constitution (1867-1872). Interessanti anche Physics and politics ...
Leggi Tutto
Economista italiano (Modena 1868 - ivi 1901); studiò soprattutto il fenomeno finanziario, opponendosi agli schemi volontaristici di E. Sax e A. De Viti De Marco e sostenendo la natura politica, e non economica, [...] dei tributi. Tra le opere: Teoria generale degli effetti economici delle imposte (1890), La riforma delle leggi sui tributi locali: studi e proposte (1898), Saggi di economia politica e scienza delle finanze (post., 1903). ...
Leggi Tutto
Economista tedesco (Jena 1891 - Londra 1950), figlio di Rudolf Christoph. Prof. nelle univ. di Tubinga (1925) e Friburgo (dal 1927). Capo della scuola neoliberale di Friburgo, condirettore (dal 1948) dell'annuario [...] , autore di: Kritische Betrachtungen zum deutschen Geldproblem (1923), Kapitaltheoretische Untersuchungen (1934), Nationalökonomie wozu? (1938), Die Grundlagen der Nationalökonomie (1940; 8a ed. 1965), Grundsätze der Wirtschaftspolitik (post., 1952). ...
Leggi Tutto
I temi generali dell'e. hanno ricevuto un'ampia esposizione nel XIII vol. dell'Enciclopedia Italiana nella voce economia politica, in cui è tracciato il profilo delle correnti classiche e marginaliste. [...] d'addestramento. Pertanto l'impresa realizza perdite qualora un lavoratore da essa addestrato abbandoni il suo posto. Per questa ragione l'impresa è indotta a pagare salari più elevati per disincentivare un elevato turnover dei suoi dipendenti. Le ...
Leggi Tutto
Teoria del consumo. - Il c. di una collettività viene usualmente definito come la parte del reddito nazionale non risparmiata.
Lo studio delle motivazioni che portano a consumare costituisce uno dei capitoli [...] di sviluppo Kaldor fa dipendere il c. dalla distribuzione del reddito, assumendo che questo si suddivida fra salari W e profitti P. Posto che la propensione al c. dei lavoratori sia più elevata della propensione al c. dei 'capitalisti', la funzione ...
Leggi Tutto
RISPARMIO
Michele Bagella
(XXIX, p. 453; App. II, II, p. 721; III, II, p. 625)
Negli ultimi trent'anni la teoria del r. ha fatto importanti passi avanti in parallelo con la teoria del consumo. Si possono [...] il rapporto S/Y diverrà sempre più grande. Considerando il grafico della figura, posto in ascissa il reddito corrente Y e in ordinata il r. corrente S, indicando con −S0 l'intercetta nel quadrante inferiore, la propensione media al r. sarà data ...
Leggi Tutto
Welfare
Sergio Nisticò
Ogni sistema di w. è inevitabilmente espressione di un patto sociale, mediato dalle istituzioni di governo, tra individui appartenenti a diverse generazioni e classi di reddito. [...] di aver versato i contribuiti sociali oppure di aver posto in essere comportamenti meritevoli. Fanno parte del regime socialdemocratico i programmi posti in essere in Danimarca, Norvegia e Svezia, la cui peculiarità risiede nel processo di ...
Leggi Tutto
Il termine "edilizia" ha oggi un significato più ampio che supera quello tradizionalmente riferito, in senso restrittivo, agli edifici pubblici e privati: è il momento operativo che traduce in una "realtà [...] economici, il costo max di entità definite per categorie d'intervento (per es. per l'e. scolastica il costo max per aula o per posto allievo). Per quanto concerne il costo di costruzione tradizionalmente inteso (il momento relativo al rapporto ...
Leggi Tutto
(IV, p. 184; App. I, p. 145; II, I, p. 242; III, I, p. 126; IV, I, p. 153)
Popolazione. − Secondo una stima del 1989 la popolazione sale a 31.903.275 ab. (11 ab. per km2). L'evoluzione demografica recente [...] arte argentino, Barcellona 1980; J. Glusberg, Del informalismo a la post-figuración. La pintura en la Argentina de 1960 a 1980, Buenos di Buenos Aires di J. Bedel, L.F. Benedit, C. Testa, e l'intervento di M.A. Roca nel centro di Cordoba. Ma si deve ...
Leggi Tutto
post-laurea
pòst-làurea (o 'pòst làurea' o, alla lat., post lauream) locuz. agg. [adattamento di una locuz. pseudo-lat.], invar. – Che si realizza dopo la laurea, detto spec. di corsi di studî superiori e di specializzazione: corsi post-laurea.
post-trattamento
pòst-trattaménto s. m. [comp. di post- e trattamento]. – Nella tecnica, trattamento che viene eseguito su un materiale o su un oggetto dopo la produzione; anche, il trattamento depurativo aggiuntivo eseguito al fine di rimuovere...