TALMŪD (ebr. Talmūd, propriamente "studio", "insegnamento", "dottrina")
Umberto Cassuto
Nome di due vaste opere (il Talmūd babilonese e il Talmūd palestinese) rappresentanti ciascuna il corpus della [...] solo manoscritto di notevole ampiezza, lo Scaligeriano 3 di Leida, scritto a Roma nel 1289. Da notarsi ancora il Vaticano ebr. 133 e i frammenti della gĕnīzāh, pubblicati da L. Ginzberg, Yerushalmi Fragments, New York 1909. Raccolta di Varianten und ...
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Nome di personaggi della Bibbia nella Vulgata.
1. Condottiero degli Ammoniti nell'esercito di Oloferne, che egli voleva placare riguardo agl'Israeliti; consegnato perciò in potere di costoro, fu da essi trattato bene e ammesso ai diritto del popolo; infine, dopo la disfatta di Oloferne, convertito alla religione israelitica (Giuditta, V, VI, XIII e XIV; v. giuditta).
2. ('Αχιάχαρος, con molte varianti) ...
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aliyah (ebr. «ascesa»)
aliyah
(ebr. «ascesa») Termine che ha indicato, dopo la diaspora ebraica, l’immigrazione nei luoghi santi dell’ebraismo a scopi religiosi. Dalla fine del 19° sec. a. indica, nel [...] sionismo, l’immigrazione in Palestina; poi, in Israele, fu codificata come diritto per ogni ebreo dalla cosiddetta «legge del ritorno» ...
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SEFARDITI (Sĕfardīm, dall'ebr. Sĕfārād, toponimo biblico che nella tradizione giudaica è considerato equivalente a Spagna)
Umberto Cassuto
Denominazione con cui si sogliono designare gli ebrei che dimoravano [...] nella penisola iberica fino alle espulsioni della fine del secolo XV, e i loro discendenti fino a oggi. Attualmente i più notevoli gruppi sefarditi sono quelli della penisola balcanica, in gran parte conservanti ...
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Il più notevole fra i personaggi biblici di questo nome è oggetto di uno tra i vaticinî di Isaia (Is., XXII, 15). Sobna, prefetto del palazzo di Ezechia, viene aspramente rimproverato dal profeta con magniloquenti allusioni al suo orgoglio, e chiamato obbrobrio della casa del suo padrone: a lui verrà sostituito da Iahvè "il suo servo fedele Eliacim, figlio di Elcia", che ne raccoglierà la successione, ...
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GIOSAFAT (ebr. Yehü-èāphat "Dio giudica")
Vincenzo CAVALLA
Re di Giuda, che regnò 25 anni, circa nell'871-846 a. C. Adottò una politica contraria a quella dei suoi predecessori. Nel campo religioso fu [...] riformatore jahvistico, adoperandosi a far scomparire l'idolatria e il sincretismo popolare. Nelle relazioni diplomatiche divenne amico col connazionale regno di Israele, aiutando Acab nella guerra contro ...
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GESÙ figlio di Sirac (ebr. Ben Sira)
Alberto Vaccari
Autore del libro biblico detto volgarmente Ecclesiastico (v.), fiorito circa il 200 a. C. Unica fonte di sue notizie è il libro stesso, col prologo [...] premesso dal nipote alla sua traduzione greca. Il Talmūd, che lo cita spesso, il cosiddetto Secondo Alfabeto di Ben Sira, che intorno alla persona di lui aggruppa favole e leggende, le fantastiche combinazioni ...
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Profetessa, eroina e giudice d'Israele. Ai responsi del suo ministero profetico accorreva il popolo sotto la quercia che da essa ebbe il nome, sui monti di Efraim tra Rama di Beniamino (oggi er-Rām) e Bethel. Donna di alti sentimenti religiosi e patriottici, suscitò la riscossa d'Israele contro Jabin re di Asor, che da venti anni teneva sotto un duro giogo le tribù settentrionali. Da lei eccitato, ...
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Una delle montagne della Terra Promessa, unitamente al Garizim ricordata nel Deuteronomio, XI, 29; XXVII, 4, 13 e in Giosuè, VIII, 30, 33 quale teatro su cui si doveva svolgere e si svolse la cerimonia solenne della promulgazione della sanzione della legge, ossia delle benedizioni e delle maledizioni riservate rispettivamente agli osservatori e ai trasgressori dei precetti e comandamenti divini. Mentre ...
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kibbuz
kibbùz (o kibbùtz) s. m. – Adattamento grafico del sost. ebr. qibbūṣ, che significa propr. «raccolta, adunanza» e indica, nell’ebraico moderno, le comunità agricole a gestione collettiva sorte in Palestina in seguito alla colonizzazione,...
siclo
(o sciclo) s. m. [dall’accadico shiqlu, ebr. sheqel]. – 1. Antica unità di misura di peso (corrispondente a 1/60 o 1/50 di mina: v. mina2), usata dai Babilonesi e dagli Ebrei. Presso questi ultimi era così chiamata anche una moneta d’argento...