SUSA (elam. Shūshan; ebr. Shūshān; Σοῦσα)
C. A. Pinelli
1°. - Sul luogo dell'antica S., nell'attuale regione del Khuzistan (Persia sud-orientale) sorge oggi Sush, un modesto villaggio. Poco distante [...] scorre il fiume Karkha, noto in epoca classica con il nome di Choaspes. Sotto l'acropoli scorre un piccolo corso d'acqua: lo Shavur. Il sito posto al centro di una fertile pianura irrigabile, permise fin ...
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Giuda Levita (ebr. Yĕhūdāh ha-Lēwī) Poeta e filosofo ebreo (n. Toledo, o Tutela, 1075 ca
m. 1141 ca.). Esercitò la medicina in Spagna; ormai vecchio, volle trasferirsi in Palestina, ma morì durante [...] il viaggio. Di lui si hanno circa 300 composizioni poetiche religiose (tra le quali l’Himno a la Creación che è stato tradotto in spagnolo da Menéndez y Pelayo) e 400 profane; scrisse in arabo il trattato ...
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Spinoza, Benedetto (lat. Benedictus [ebr. Baruch] de Spinoza)
Spinoza, Benedetto
(lat. Benedictus [ebr. Baruch] de Spinoza) Filosofo olandese (Amsterdam 1632- Aia 1677). Di famiglia ebrea emigrata [...] dal Porto- gallo, entrato a far parte della comunità ebraica, ne fu ben presto espulso (1656) per le sue opinioni, apertamente professate e sostenute, contrarie all’ortodossia religiosa. Ritiratosi allora ...
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Spinoza, Benedetto (lat. Benedictus [ebr. Baruch] de Spinoza)
B. Spinoza
1632
Nasce ad Amsterdam
1656
Viene espulso dalla comunità ebraica di Amsterdam
1660
Si stabilisce vicino a Leida e lavora ai [...] suoi primi scritti
1663
Pubblica I principi di filosofia di Cartesio
1670
La pubblicazione anonima del Trattato teologico-politico suscita violenti attacchi
1676
All’Aia riceve la visita di Leibniz
1677
Muore ...
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gazagà Termine (adattamento popolare dell’ebr. ḥăzāqāh «diritto di proprietà») con cui si qualificava il diritto degli ebrei al perpetuo godimento d’uno stabile situato in un ghetto, contro la corresponsione [...] d’un canone al proprietario cristiano; l’istituto scomparve nel 19° secolo ...
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Sesto giorno della settimana (dall’ebr. shabbāt «(giorno di) interruzione, e quindi di riposo»).
Nella settimana ebraica, è il settimo giorno, festivo e consacrato a Dio, nel quale si interrompe ogni lavoro [...] e attività che comporti cosciente trasformazione dell’ordine esistente (cucinare, scrivere, usare l’elettricità, guidare la macchina ecc.). In Italia, il diritto degli ebrei a osservare il riposo sabbatico ...
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BIBLO (egiz. Keben, fenicio ed ebr. Gĕbal, bab. Gablu, arabo Gebayl, gr. Βύβλος)
M. Dunand
G. Furlani
Città della Fenicia 37 km a N di Beirut. La località fin dai primi tempi del Calcolitico fu abitata [...] da una popolazione stabilitasi sulla costa marina d'un promontorio isolato a N e a S da due uadi. Questa popolazione viveva in capanne monocellulari, a pianta rettangolare, si serviva di vasellame decorato ...
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Belzebù Divinità filistea adorata in Accaron (ebr. Ba῾alzĕbūb «signore delle mosche»; mutato in Ba῾alzĕbūl «signore della casa [degli inferi]»). Le si rivolse Ocozia, re d’Israele, per una sua malattia. [...] Nel Nuovo Testamento ricorre quale principe dei demoni ...
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Traduzione del titolo aramaico Rēsh gālūtā (ebr. Rōsh Gōlāh o Rōsh Gālūt) che significa «capo dell’esilio», dato al capo supremo degli Ebrei rimasti in Babilonia dopo l’esilio. La carica è attestata almeno [...] dalla metà del 2° sec. d.C., ma ha certamente origini precedenti. Rappresentante degli Ebrei presso il governo del paese e insieme loro giudice supremo, l’e., di cui la tradizione affermava la discendenza ...
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SUFETI (meno bene Suffeti; lat. sufētes, ebr. shōph'ṭīm)
Arnaldo Momigliano
Nome di magistrati fenici, noti particolarmente per Cartagine e per amministrazioni di località sotto influenza del sistema [...] cartaginese. Per il nome, che accentua, come primaria, la competenza giudiziale, v. giudici.
In Cartagine i sufeti compaiono come i magistrati supremi, e poiché al momento della fondazione Tiro, donde ...
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kibbuz
kibbùz (o kibbùtz) s. m. – Adattamento grafico del sost. ebr. qibbūṣ, che significa propr. «raccolta, adunanza» e indica, nell’ebraico moderno, le comunità agricole a gestione collettiva sorte in Palestina in seguito alla colonizzazione,...
siclo
(o sciclo) s. m. [dall’accadico shiqlu, ebr. sheqel]. – 1. Antica unità di misura di peso (corrispondente a 1/60 o 1/50 di mina: v. mina2), usata dai Babilonesi e dagli Ebrei. Presso questi ultimi era così chiamata anche una moneta d’argento...