Grammatico e lessicografo ebreo, nacque a Córdova verso il 985-990; studiò in gioventù a Lucena, poi tornò a Córdova, donde esulò nel 1012; dopo qualche tempo di vita errabonda, si stabilì a Saragozza, [...] 1889, n. 6 b, ed. A. Neubauer, Oxford 1873-75: trad. ebr. di Yehūdāh ibn Ṭibbōn, ed. W. Bacher, Berlino 1893-97; rifacimento ebr. di Shelōmōh Parḥōn (Maḥberet he-‛Ārūk), ed. S. G. Stern, Presburgo 1844. Trad. ebr. dei N. 1, 3, 4, ancora ms. I n. 5-7 ...
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Storico e filosofo ebreo, nato a Toledo verso il 1110, morto verso il 1180. Scrisse nel 1160-61, in ebraico, il suo Sēder ha-Qabbālāh (Ordine della tradizione), storia del giudaismo e dei suoi dottori, [...] , Geschichtsliter. der miden, Francoforte s. M. 1905, pp. 47-48. L'originale della ‛Aqīdah è perduto; trad. ebr. di Shem. Motot, ms. Mantova 81, trad. ebr. di Shelōmōh b. Labi, ed. Weil con trad. ted., Francoforte s. M. 1852.
Bibl.: Guttmann, Die ...
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Il complesso delle Scritture sacre dell’ebraismo e del cristianesimo (dal lat. tardo Biblia, gr. τὰ βιβλία «i libri»).
Religione
Nelle comunioni e confessioni religiose che riconoscono il carattere sacro [...] ’, l’Antico (o Vecchio) e il Nuovo. Gli ebrei, ai quali risale il nome Testamento, che allude principalmente alla ‘Alleanza’ (ebr. bërĭt, reso col gr. διαϑήκη «disposizione») tra Dio e il popolo d’Israele, infatti accettano esclusivamente il primo; i ...
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Rabbino e orientalista. Nato a Brody (Galizia) il 13 ottobre 1876, fu dal 1902 al 1912 insegnante nel Collegio Rabbinico Italiano in Firenze, e dal 1904 libero docente d'ebraico nel R. Istituto di studî [...] e ad Amog (1906), e numerosissimi articoli, studî e memorie di scienza ebraica.
Bibl.: Giorn. d. Soc. Asiatica Italiana, n. s., I, pp. 398-399; Rivista degli studi orientali, V, pp. 49-55; Miscell. di studi ebr. in onore di H.P. Chajes, Firenze 1930. ...
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TEMPIO (lat. templum)
Plinio FRACCARO
Giovanni PATRONI
Alfred SALMONY
Giuseppe RICCIOTTI
Antichità classica. - Prima di trattare dei concetti espressi da questa parola latina, accenniamo brevemente [...] (m. 5,50) e largo 20, con un'altezza imprecisata ma certo superiore a cubiti 30 (m. 16,50); poi l'"aula" (ebr. hēkāl), ch'era chiamata anche il "santo" (ebr. qodesh), lunga cubiti 40 (m. 22) e larga 20, con un'altezza di cubiti 30; infine la "cella ...
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RADICE
Vittore Pisani
. Linguistica. - È quel complesso di suoni che in parole etimologicamente connesse fra loro ne racchiude il significato fondamentale; p. es., nei termini latini dīco dīscī dictus [...] osservabile, in quanto generalmente consta di tre consonanti che costituiscono l'ossatura della parola; così mlè "regnare" in ebr., mā???laè "regnò", mélék "re" malèūth "regno", mamlā???èā??? "impero". Nelle lingue indoeuropee invece la radice, di ...
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pentapoli filistea
Pentapoli creata al tempo dell’invasione dei «popoli del mare» (1180 a.C. ca.), quando il più importante di essi, quello dei filistei, si stanziò sulla costa merid. della Palestina [...] sotto controllo assiro già con Tiglat-pileser III; Ascalona (Tell ‘Asqalan); Ashdod, provincia assira con Sargon II, poi di nuovo autonoma; Gat, forse Tell al-Safi, che perse presto il suo ruolo; Akkaron o Ekron (Khirbet al-Muqanna, ebr. Tell Miqne). ...
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Arte
Nell’architettura medievale, importante monumento sepolcrale di struttura complessa, a volte contenente le spoglie di un santo (a. di S. Domenico a Bologna, sec. 13°-15°; a. di S. Pietro Martire a [...] ne fa più menzione da quando è collocata da Salomone nel Tempio di Gerusalemme.
A. di Noè Cassone di giunchi intrecciati (ebr. tēbah), galleggiante, che Noè avrebbe costruito per ordine di Dio, per salvarsi dal diluvio insieme con la famiglia e con ...
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Radiazione
Rita Borio
Paolo Salvadori
Si parla di radiazione quando si è in presenza di trasferimento di energia nello spazio senza che a essa sia associato un trasferimento macroscopico di massa. [...] da altri fattori, in particolare dalla qualità (cioè tipo ed energia) della radiazione. Si introduce così il concetto di EBR (efficacia biologica relativa), definita per una determinata radiazione come il rapporto fra la dose assorbita di raggi X e ...
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. Uno dei grandi gruppi etnici e linguistici in cui si divide la razza dei Semiti (v.).
Il loro nome, che è attestato in documenti cuneiformi fino dal sec. XI a. C. (v. oltre, Storia), si trova altresì [...] iscrizioni più antiche, che seguono la fonetica dell'ebraico e del fenicio. L'esplosiva enfatica ḍ > q è più tardi > ‛ (ebr. ṣ). Nel trattamento delle sibilanti, nel passaggio ġ > ‛ e ḫ > ḥ, l'aramaico s'accompagna all'ebraico. Più tardo ...
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kibbuz
kibbùz (o kibbùtz) s. m. – Adattamento grafico del sost. ebr. qibbūṣ, che significa propr. «raccolta, adunanza» e indica, nell’ebraico moderno, le comunità agricole a gestione collettiva sorte in Palestina in seguito alla colonizzazione,...
siclo
(o sciclo) s. m. [dall’accadico shiqlu, ebr. sheqel]. – 1. Antica unità di misura di peso (corrispondente a 1/60 o 1/50 di mina: v. mina2), usata dai Babilonesi e dagli Ebrei. Presso questi ultimi era così chiamata anche una moneta d’argento...