(ebr. Belsha’ṣṣar) Nella Bibbia, re di Babilonia, figlio di Nabucodonosor, sotto il cui regno il profeta Daniele ha le sue visioni escatologiche. Viene ucciso la notte successiva a una cena regale, durante [...] la quale una mano misteriosa scrive sulla parete le parole «Mane, Thecel, Phares», interpretate da Daniele come sentenza divina dell’imminente fine di B. e del suo impero. La critica moderna tende a identificarlo ...
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(ebr. Lōṭ) Nella Bibbia, figlio di Ḥaran e nipote di Abramo. Insieme a quest’ultimo andò a Ḥarrān, in Mesopotamia, quindi in Canaan. Successivamente si staccò dallo zio, recandosi nella regione della [...] Pentapoli del Mar Morto. Qui fu fatto prigioniero da Codorlaomor, ma fu poi liberato da Abramo. Scampò alla distruzione di Sodoma, mentre sua moglie fu trasformata in una statua di sale. Le due sue figlie ...
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(ebr. Ḥāṣōr, arabo Tell el-Qedah) Città nella Palestina settentrionale a N del lago di Tiberiade. Già occupata nel 3° millennio, fu una delle maggiori città-stato siro-palestinesi nel 2° millennio a.C. [...] All’età del Bronzo risalgono strutture domestiche, fortificazioni, tombe, un palazzo monumentale, templi; al periodo in cui divenne importante centro israelitico (9°-8° sec. a.C.) edifici amministrativi, ...
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(ebr. Miryām) Nella Bibbia, figlia di Amram e sorella di Mosè e Aronne. Vegliò su Mosè lasciato sulle acque del Nilo e riuscì poi a fargli dare come nutrice dalla figlia del faraone la sua stessa madre. [...] Al passaggio del Mar Rosso, ispirata da Dio, condusse le danze e i canti di ringraziamento. Nel deserto, avendo mormorato contro il potere di Mosè, fu colpita dalla lebbra, e solo per l’intervento del ...
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(ebr. Mō’āb) Regione a E del Mar Morto e personaggio biblico indicato come il capostipite della gente che abitò la regione, i Moabiti. Questi dovevano essere molto affini etnicamente agli Israeliti e [...] la loro lingua, quale appare dall’iscrizione del re Mesa e da altre minori, è strettamente simile all’ebraico. Il dio nazionale era Kemosh, al quale si facevano sacrifici umani. Secondo la narrazione biblica ...
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(ebr. Shīr hash-shīrīm) Libro dell’Antico Testamento, attribuito tradizionalmente a Salomone, ma redatto probabilmente nel 4° sec. a.C. In otto capitoli, comprende una serie di monologhi della sposa [...] o dello sposo e di dialoghi tra loro. L’interpretazione naturalistica, accolta da molti protestanti, lo considera un racconto d’amore, quella tipica vi coglie un senso morale più alto, quella allegorica ...
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(ebr. Ĕmōrī) Popolazione semitica occidentale, seminomade, la cui invasione in Mesopotamia determinò intorno al 2000 a.C. la fine dell’impero di Ur, e una profonda crisi in tutta la regione. L’ingresso [...] degli A. in Mesopotamia fu di tale entità da modificare sensibilmente la componente etnica locale e dovette richiedere un certo tempo per attuarsi completamente. La differenza tra elemento accadico e elemento ...
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(ebr. Bāshān) Regione della Transgiordania, celebrata dalla Bibbia per la sua fertilità e designata Batanea dagli scrittori più tardi. Corrisponde all’attuale Siria sud-occidentale.
Occupata dalla tribù [...] di Manasse, cadde al tempo dei re d’Israele in potere degli Aramei di Damasco e poi degli Assiri. Dopo aver fatto parte del regno dei Nabatei e di Erode il Grande, al tempo di Gesù passò sotto il dominio ...
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(ebr. Shēm) Nella Bibbia, figlio primogenito di Noè, capostipite di uno dei 3 gruppi etnici nei quali secondo la Bibbia stessa si divide il genere umano (➔ Semiti). Appare come il figlio prediletto di [...] Noè; quando questi viene scoperto ubriaco nella vigna, S. con Iafet lo copre senza guardarlo, a differenza di Cam che ride (Genesi 9, 18-27). Sarebbe morto a 600 anni di età e una tarda tradizione ebraica ...
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(ebr. Mārēshāh) Città di Giuda, a SO di Gerusalemme. Abitata nel periodo postesilico dagli Idumei, fu sede di una colonia di Sidoni ellenizzati. Conquistata da Giovanni Ircano verso il 128 a.C., riebbe [...] l’indipendenza a opera di Pompeo, ma nel 40 a.C. fu distrutta dai Parti. Si hanno resti delle mura e tombe sotterranee dipinte.
Da M. proviene un’interessante iscrizione greca, da datare probabilmente ...
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kibbuz
kibbùz (o kibbùtz) s. m. – Adattamento grafico del sost. ebr. qibbūṣ, che significa propr. «raccolta, adunanza» e indica, nell’ebraico moderno, le comunità agricole a gestione collettiva sorte in Palestina in seguito alla colonizzazione,...
siclo
(o sciclo) s. m. [dall’accadico shiqlu, ebr. sheqel]. – 1. Antica unità di misura di peso (corrispondente a 1/60 o 1/50 di mina: v. mina2), usata dai Babilonesi e dagli Ebrei. Presso questi ultimi era così chiamata anche una moneta d’argento...