Esegeta biblico (Siena 1520 - Genova 1569); di origine ebraica, si fece cristiano ed entrò tra i francescani. Accusato di eresia, fu condannato al rogo, ma ritrattò e fu graziato; passò quindi tra i domenicani [...] Pio V impiegato in commissioni dell'Inquisizione (attivo a Cremona, riuscì a salvare molti manoscritti e libri ebraici). Scrisse la Bibliotheca sancta ... ex praecipuis catholicae Ecclesiae auctoribus collecta (1566), che costituisce una delle prime ...
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Scrittore tedesco (Breslavia 1820 - Berlino 1872), d'origine ebraica. Si dedicò al commercio; prima d'impiegarsi in una ditta berlinese fu per breve tempo a Parigi, ove entrò in contatto con Heine, Herwegh [...] e Marx. Divenne ben presto assai noto a Berlino e in altre città della Germania del Nord per le sue farse e commedie, scritte quasi sempre su spunti offerti dalla cronaca e dalla vita politica. Fra i molti ...
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Poeta tedesco (Berlino 1882 - Vienna 1937). Di origine ebraica, fu, sino alla prima guerra mondiale, appassionato nazionalista. Lugubremente celebre, a tale riguardo, lo Hassgesang gegen England (1914). [...] In seguito L. mutò atteggiamento, finché, all'avvento del nazismo, dovette fuggire, rifugiandosi in Austria. Poeta sempre ricco di pathos, cantò dapprima la terra e grandi temi patriottici; in seguito, ...
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Poeta ungherese (Budapest 1909 - Abda 1944). Di famiglia ebraica, morì fucilato in un campo di concentramento nazista. Saggista e traduttore, R. eccelle soprattutto come poeta lirico, paesaggista e poeta [...] d'amore: Pogány köszöntö ("Saluto pagano", 1930); Újmódi pásztorok éneke ("Canto di pastori di nuova moda", 1931); Lábadozó szél ("Vento convalescente", 1933); Újhold ("Novilunio", 1935); Járkálj csak, ...
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Sociologo polacco (Poznań 1925 - Leeds 2017). Di origine ebraica, si rifugiò in URSS in seguito all'invasione nazista; tornato a Varsavia, si è poi trasferito in Gran Bretagna, dove ha insegnato sociologia [...] presso l'univ. di Leeds (1971-90). Di formazione marxista, dopo essersi occupato di questioni relative alla stratificazione sociale e al movimento dei lavoratori, ha studiato il rapporto tra modernità ...
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WOLFF, Bernhard
Carlo Antoni
Giornalista tedesco, di origine ebraica, detto anche Benda, nato a Berlino il 3 marzo 1811, morto ivi l'11 maggio 1879. Dopo aver gestito una libreria e casa editrice, entrò [...] come socio nella Vossische Buchhandlung. Nel 1848 assunse la direzione amministrativa della National-Zeitung di Berlino, giornale liberale. Nel 1849 fondò la prima agenzia telegrafica tedesca, il Wolffstelegraphisches ...
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KRAUS, Karl
Alda MANGHI
Scrittore austriaco di origine ebraica, nato a Gitschin nei Sudeti il 28 aprile 1874, morto in questi ultimi anni.
Collaboratore in un primo tempo del Simplicissimus, fondò poi [...] nel 1899 il giornale umoristico Die Fackel, temuto per l'acutezza della sua satira e la violenza della sua polemica. La campagna antimilitarista e pacifista iniziata nel giornale fu dal K. proseguita nell'apocalittico ...
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Religione del popolo ebraico e insieme della sua cultura. Il termine è usato dagli studiosi per definire l'ebraismo a partire dal 6° sec. a.C., cioè dal tempo dell'esilio babilonese e della restaurazione [...] , non si trovano immagini né di Dio stesso né delle sue creature.
La legge e il culto
La legge religiosa del popolo ebraico è la Torah, ossia l'insieme degli insegnamenti e prescrizioni rivelati da Dio attraverso Mosè e raccolti nei cinque libri del ...
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Pittore tedesco, di famiglia ebraica, nato a Berlino il 29 aprile 1931. Stabilitosi nel 1939 in Gran Bretagna, nel 1947 ha assunto la cittadinanza inglese. A Londra è stato allievo di D. Bomberg presso [...] il Borough Polytechnic (1947-48) e ha quindi frequentanto la St. Martin's School of Art (1948-52) e il Royal College of Art (1952-55), dove ha stretto una duratura amicizia con il pittore L. Kossoff. Tra ...
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Berg, Nicholas
Berg, Nicholas. – Imprenditore statunitense di origine ebraica (West Chester, PA, 1978 - Iraq 2004). Impegnato nel settore delle telecomunicazioni, è stato rapito durante il suo soggiorno [...] a Baghdad il 9 aprile 2004 da un gruppo terrorista legato ad al-Qā‘ida. Circa un mese dopo, l'8 maggio, il suo corpo decapitato è stato ritrovato sotto un cavalcavia della capitale irachena e, tre giorni ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...