Wiesenthal, Simon
Wiesenthal, Simon. – Architetto polacco di religione ebraica (Buczacz, od. Ucraina, 1908 - Vienna 2005), sopravvissuto ai campi di sterminio, ha dedicato la sua vita alla ricerca dei [...] per documentare le atrocità commesse dai nazisti contro gli ebrei. Nel 1947 fondò a Linz, in Austria, un Centro ebraico di documentazione sulle persecuzioni subite dagli ebrei durante il nazismo, in seguito chiuso (1954) nel clima difficile della ...
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PENTECOSTE
Giuseppe RICCIOTTI
Ornella TOMASSONI
Nicola TURCHI
. Festività religiosa ebraica e cristiana. L'odierno nome della festività deriva dal greco (πεντηκοστή, sottinteso ἡμέρα, "cinquantesimo" [...] iniziò la vita di espansione della Chiesa stessa con il discorso tenuto da Pietro alla folla convenuta in città per la Pentecoste ebraica (cfr. Atti degli Ap., II). Liturgicamente è allo stesso grado della Pasqua e del Natale, ma non ha feste che la ...
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. Uno dei libri della Bibbia ebraica che fa parte della terza classe, detta dei Kethūbhīm o Agiografi, e precisamente di quel gruppo dei cinque più brevi scritti: i Cinque Rotoli (Mĕgilloth) o Volumi. [...] che era infettata da molte forme e modi della lingua aramaica, la quale a un certo punto era sottentrata nell'uso all'ebraico. Notano infatti i filologi che nei brevi 8 capitoli del Libro, oltre a un certo numero di modi sintattici e grammaticali di ...
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. Fu una tra le più potenti famiglie delle comunità ebraiche nella penisola iberica (sec. XIV-XV) e in Italia (sec. XVI). Commercianti e banchieri, finanziatori dei loro sovrani, gli A., coprendo cariche [...] particolarmente compresi", concedendo loro importanti privilegi (16 giugno 1551): inizio di una politica che diede vita alle fiorenti comunità ebraiche levantine di Livorno, di Pisa e anche di Firenze. Come il nonno e il padre, Giacomo e il fratello ...
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. Nome che si legge nella Bibbia ebraica in tre sensi differenti: 1. di persona (II Cron., XXIX, 12; XXXI, 15); 2. di una regione posta sull'Eufrate ad E. di Aleppo, la Bīt Adini dei monumenti assiri (II [...] Re, XIX, 2; Ezech., XXVII, 23; Amos, I, 5); 3. del luogo ov'era il Paradiso terrestre, detto in ebraico gan ‛eden (Gen., II, 15), giardino di Eden, o gan be‛eden (Gen., II, 8), giardino in Eden. È di questo terzo senso, più frequente e più noto, ( ...
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Gli ebrei nell’Impero romano in età costantiniana
Pier Francesco Fumagalli
La presenza ebraica è attestata a Roma fin dal II secolo a.C., al tempo dell’ambasceria di Gerusalemme, inviata in età repubblicana [...] , in ANRW, II 13, Berlin-New York 1980, pp. 662-762 (ora riprodotto anche in Id., Ebraismo e Diritto. Studi sul Diritto Ebraico e gli Ebrei nell’Impero Romano scelti e raccolti da F. Lucrezi, 2 voll., Salerno 2009, I, pp. 249-349); L. Cracco Ruggini ...
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Scrittore austriaco (Chrastava, Boemia, 1810 - Vienna 1894) d'origine ebraica. Carattere eclettico, sorretto da fervida fantasia. Fondò e diresse dal 1842 al 1848 il settimanale Sonntagsblätter. Alla rivoluzione [...] del 1848 diede un canto, Die Universität, che divenne popolarissimo e fu musicato da 19 compositori. Fra le molteplici, diverse opere: Don Juan de Austria (1846), Ein Magyarenkönig (1850), Der Primator ...
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Scrittore tedesco (Monaco 1884 - Los Angeles 1958), di origine ebraica. Fu prossimo a B. Brecht come drammaturgo, ma si affermò in specie come romanziere, ottenendo successi talora strepitosi, anche se [...] alla lunga ridimensionati, con l'affrontare temi storici o d'attualità che avevano grande presa anzitutto in chiave politica. Tra le sue opere, gran parte delle quali scritte in esilio, dopo l'avvento ...
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Filosofo politico (Kirchhain, Assia, 1899 - Annapolis 1973). Di famiglia ebraica, studiò in Germania, dove divenne ricercatore della Akademie für die Wissenschaft des Judentums di Berlino. Emigrato in [...] Francia e in Gran Bretagna, nel 1938 passò poi negli USA, dove insegnò dapprima alla New school for social research di New York (1938-48), quindi all'univ. di Chicago (1948-68). Avverso allo storicismo, ...
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Scrittore tedesco (Berlino 1890 - Hindås, Svezia, 1935). Di famiglia ebraica, studiò diritto alle univ. di Berlino e di Iena. Dopo aver partecipato alla prima guerra mondiale, fu per alcuni anni a Parigi [...] come corrispondente. Si trasferì nella Svezia meridionale nel 1930, presagendo il crollo della fragile democrazia tedesca. Privato della cittadinanza tedesca all'avvento del nazismo, e visti bruciare pubblicamente ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...