Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Diego Davide
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
La storia del popolo ebreo è soprattutto la storia delle sue migrazioni, delle sue rielaborazioni [...] americano. Ma se è vero che, a livello politico, è l’asse Gerusalemme-New York a meglio definire il mondo ebraico, è altrettanto vero che la rinascita di un ebraismo europeo, nutritosi in parte dell’emigrazione sefardita postalgerina (vedi il caso ...
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MUSSAFIA, Adolfo
Rita Tolomeo
(Abraham, Arturo Adolfo). – Nacque a Spalato il 15 febbraio 1835, in una famiglia sefardita, da Jacob Amadeo, dotto rabbino della comunità locale e autore di diversi studi [...] del padre, avvenuta quello stesso anno, e il venir meno, di lì a poco, del sostegno economico elargito dalla comunità ebraica di Spalato lo costrinsero a cercare qualche lavoro per sopravvivere. Incoraggiato e aiutato da chi già aveva avuto modo di ...
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RELIGIONI
Nelle varie tradizioni religiose, luogo che ha acquistato carattere sacro per la manifestazione o la presenza in esso della divinità, o perché connesso a eventi e fenomeni considerati soprannaturali; [...] nell’antica religione ebraica, la parte più interna e più sacra del tempio, cioè il sancta sanctorum; nella tradizione cristiana, luogo di devozione legato a eventi o manifestazioni divine della Madonna, dei santi e dei martiri; anche, parte della ...
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Pseudonimo del poeta ceco J. Ohrenstein (Kutná Hora 1919 - Praga 1941). Limitata a quattro raccolte (Čítanka jaro "Il sussidiario primavera", 1939; Cesta k mrazu "Il viaggio verso il gelo", 1940; Jeremiášův [...] di tre anni, prima che il poeta morisse in un incidente. I suoi versi, segnati dal senso tragico della condizione ebraica, s'incentrano dapprima su immagini di tenerezza e di sogno dietro le quali si cela il dramma della solitudine, per approdare ...
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Nome dell'ebraista Giuda Mordechai (Carpentras 1575 circa - Parigi 1650), dopo la conversione dal giudaismo e il battesimo ad Aquino. Tornato in Francia nel 1610 circa, si dedicò, a Parigi, all'insegnamento [...] privato della lingua ebraica e all'attività scientifica: assisté M. Le Jay nell'edizione della Bibbia poliglotta parigina, pubblicò un grande dizionario ebraico e aramaico, tradusse in ebraico il Nuovo Testamento e scrisse sull'esegesi rabbinica dell ...
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(ebr. Lemek, Lāmek) Nella Bibbia, sesto discendente di Caino e figlio di Matusael (Genesi 4, 17-24), presentato come crudele e ribelle a Dio. Il breve cantico attribuitogli è uno dei più antichi frammenti [...] di poesia ebraica. ...
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Isola del Nilo di fronte ad Assuan (v.). Deve la sua fama al rinvenimento di un fondo di papiri aramaici, importantissimo per la storia e per la religione ebraica del V secolo.
I papiri aramaici di Elefantina. [...] rituale sacrificio dell'agnello pasquale praticato nel tempio di Yahō. Risulta infatti che quei Giudei osservavano il rito della Pasqua ebraica. Ma nel loro culto c'era anche del sincretismo: accanto e insieme a Yahō, erano adorati Ismbethel, la dea ...
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USIGLIO, Emilio
Ruben Vernazza
USIGLIO, Emilio. – Nacque a Parma l’8 gennaio 1841 da Ciro Abram Graziadio e da Marianna Sacerdoti.
Nativi di Modena, i genitori discendevano da facoltose famiglie di [...] fede ebraica. Il padre, avvocato, era cittadino del Ducato di Parma e Piacenza dal 1839; sposò Marianna, vedova del negoziante Marco Grassetti, pochi giorni prima che nascesse Emilio.
Il giovane crebbe in un ambiente agiato e sensibile alle arti (la ...
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Liberde pomo
Paolo Mazzantini
de pomo. Operetta filosofica (L. de pomo sive de morte Aristotilis) composta originariamente in arabo, da autore ignoto, intorno al sec. IX, rimaneggiata più volte in questa [...] -506. Per la versione persiana (e i suoi rapporti da un lato con l'originale arabo e dall'altro con la traduzione ebraica e di riflesso quella latina): D.S. Margoliouth, The Book of the Apple, ascribed to Aristotle, in " Journal of the Royal Asiatic ...
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Anatomista nato a San Severino (Marche) fra il 1500 e il 1510, morto in viaggio da Roma a Fossombrone verso la fine d'agosto del 1574. Attese agli studî umanistici e allo studio delle lingue greca, araba [...] ed ebraica, delle quali divenne profondo conoscitore; sembra che abbia seguiti gli studî medici nell'archiginnasio di Roma. Dopo avere esercitato per poco tempo, a partire dal dicembre 1539, la medicina in patria, passò a Urbino, alla corte del duca ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...