BARZANI, Pier Antonio
Italo Zicàri
Nacque a Bagnolo nel Bresciano da Domenico e da Maddalena Pilotta il 26 febbr. 1705.Trasferitosi giovanissimo a Brescia, studiò grammatica e retorica presso i gesuiti [...] e, ordinato sacerdote, si perfezionò in lingua ebraica con Pio Rosini e in lingua e letteratura greca con, il famoso Panagioti. Fece così rapidi progressi che fin dal 1728 poté aprire una scuola privata di lingue e letterature classiche ancora ...
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Poeta ed erudito ebreo (Cordova 993 - Granada 1050), consigliere a Granada di due sovrani e capo degli Ebrei dello stato, donde gli venne il titolo di nāgīd ("principe"). Mecenate di dotti e letterati, [...] fece di Granada un centro notevole dell'attività culturale ebraica. Scrisse un gran numero di composizioni poetiche in ebraico, un'introduzione al Talmūd e varie opere giuridiche e linguistiche. ...
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METRICA (gr. μετρική [τέχνη]; da μέτρον "misura")
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ambrogio BALLINI
Giorgio PASQUALI
Salvatore BATTAGLIA
Nicola FESTA
Andreas HEUSLER
Roman JAKOBSON
È il complesso dei [...] quantitativa né sillabica, né tanto meno accentuativa, data la scarsa conoscenza che si ha finora dell'accento accadico.
La poesia ebraica presenta una struttura che ha molta analogia con quella accadica, e neanche in essa è palese l'esistenza d'una ...
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Eroe di una delle leggende cavalleresche più diffuse, la cui origine non è ben nota. Ve ne sono molte redazioni: anglonormanna (la più antica che si conosca), francese, inglese, irlandese, islandese, scandinava, [...] italiana, russa, ebraica, romena.
Secondo l'ampio poema francese del sec. XIII, di cui ci sono giunti tre testi, Buovo (Bueve) è figlio della regina Brandonie e di Guion, signore di Hanstone. La regina che è assai più giovane del marito, s'innamora ...
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ebraico
Angelo Penna
Pier Vincenzo Mengaldo
Lingua del gruppo semitico. Nella Bibbia è chiamata " lingua di Canaan " (Is. 19, 18) oppure " lingua giudaica " (Il Reg. 18, 26), ma già nel Nuovo Testamento [...] colla sola eccezione di quei discendenti di Sem " (nota a I VII 8).
Infine l'accenno al fatto che la dispersione del popolo ebraico, dopo la distruzione di Gerusalemme voluta dalla vindice giustizia divina (cfr. Pg XXI 82-84, Pd VI 92-93 e VII 19-51 ...
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PELLEGRINAGGIO (dal lat. peregrinatio "viaggio in terra straniera"; fr. pèlerinage; sp. peregrinación; ted. Pilgrimschaft, Wallfahrt; ingl. pilgrimage)
Giorgio LEVI DELLA VIDA
Ferdinando NERI
Nicola [...] del giudaismo autentico di Abramo, di Mosè ecc. Fra gli atti compiuti allora da Maometto per affermare la sua emancipazione dal culto ebraico è la proclamazione che la Ka‛bah era il più antico tempio eretto sulla terra al culto del vero Dio (Cor., II ...
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È il secondo libro della Bibbia e del Pentateuco. Comincia col narrare le vicende dell'uscita del popolo ebraico dall'Egitto: donde il nome del libro nei Settanta e nella Volgata. È denso nella prima parte [...] a condottiero e legislatore del popolo: la rivelazione ch'egli ebbe del nome sotto cui Dio doveva essere adorato dal popolo ebraico, Jahvè e il suo significato in rapporto alla natura divina. Fra Jahvè e Israele si forma una specie di "alleanza", di ...
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Autore ebreo del sec. 12º. Visse a Roma, dove scrisse nel 1139 il Sekel tōb ("Buon intelletto"), che è un commento al Pentateuco. Si sono conservati soltanto frammenti del suo commento al Levitico. Un'altra [...] sua opera contiene il primo manuale di lingua ebraica in ebraico con dizionario, composto sulle orme di Mĕnaḥēm ben Sarūq (v.). ...
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Nacque a Novara il 18 aprile 1818. Fu giornalista di parte liberale in Piemonte, poi in Toscana (1844-49), poi di nuovo in Piemonte. Dal 1862 fino alla sua morte, avvenuta in Pisa il 4 agosto 1891, fu [...] da ricordarsi in particolar modo sono: Canzoniere sacro di Giuda Levita, tradotto dall'ebraico e illustrato (Pisa 1871); Vita e morte di Mosè, leggende ebraiche tradotte, illustrate e comparate (Pisa 1879).
Bibl.: D'Ancona, Salvatore De Benedetti, in ...
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PATRIZI, Francesco Saverio
Giuseppe Castellani
Esegeta biblico, nato a Roma il 19 giugno 1797 e ivi morto il 23 aprile 1881. Entrò nella Compagnia di Gesù il 12 novembre 1814 e passò quasi tutta la [...] , ivi 1857; In Marcum Comment., ivi 1862; In Actus Apost. Comment., ivi 1867; Cento Salmi tradotti letteralmente dal testo ebraico e commentati, ivi 1875 (trad. franc., 1890).
Bibl.: L'Università Gregoriana del Collegio Romano nel primo secolo dalla ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...