PINCHERLE, Carlo
Raffaella Catini
– Nacque a Venezia il 2 marzo 1863, da Giacomo, imprenditore, e da Emilia Capon, in «una famiglia ebrea numerosa che viveva sul Canal Grande» (De Ceccatty, 2013, p. [...] forme decorative ora spesso invalse e di gusto puramente esotico» (Roma, Archivio storico della Comunità ebraica di Roma, Archivio contemporaneo, Comunità ebraica di Roma, b. 60, fasc. 5, alleg. n. 8: C. Pincherle, Progetto di tempio israelitico ...
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FELICIANI, Matteo
Hélène Angiolini
Figlio di Angelo, nacque a Perugia intorno al 1370. Giureconsulto di fama, esercitò la sua lunga carriera professionale esclusivamente nella città natale. Dopo essersi [...] giuridico, di cui fu maestra l'università perugina nel Trecento, improntato a una sostanziale indulgenza nei riguardi della realtà ebraica nel suo complesso, ed a cui lo stesso F. non rimase estraneo, stando al tenore della sottoscrizione.
Nel ...
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PETRUCCI della MIRANDOLA, Fabrizio
Laura Carotti
PETRUCCI della MIRANDOLA (Pedruzzi Mirandola), Fabrizio (in religione Antonio). – Nacque a Bologna, nella parrocchia di S. Tommaso del Mercato, il 13 [...] Salvatore, assumendo il nome di Antonio.
Gli anni della formazione furono proficui. All’apprendimento del latino Petrucci affiancò quello dell’ebraico, che imparò probabilmente nel 1601 a Roma – dove si era recato in qualità di lettore a S. Pietro in ...
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BEER, Elia
Attilio Milano
Figlio di Sabato da Fermo, visse tra gli ultimi decenni del Trecento e gli inizi della seconda metà del Quattrocento; la sua fama è legata, oltre che alla sua straordinaria [...] degli ebrei forestieri (con estrema rarità, infatti, veniva ad essi concessa la, cittadinanza romana), ma anche rispetto alla comunità ebraica romana; i privilegi concessi dal Senato contemplavano l'esonero per lui, per i suoi parenti e per i suoi ...
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BERNARDO, Antonio
Mario Caravale
Nato nella prima metà del secolo XV a Venezia da Andrea, venne eletto il 20 nov. 1463 podestà di Padova. Mancano notizie su di lui fino al 1462, anno in cui venne nominato [...] di Vicenza.
Questa nuova attività pubblica del B. appare caratterizzata da un indirizzo politico nettamente ostile alla comunità ebraica residente a Vicenza. Sembra, infatti, che a lui debba essere attribuita l'espulsione degli israeliti dalla città ...
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ZACCHIA, Paolo
Silvia De Renzi
Luca Tonetti
– Nacque a Roma nel 1584 (o 1585) da Tommaso e da Giacoma Boncompagni (Mandosio, 1682, p. 102; per la paternità, cfr. testamento, in Archivio di Stato di [...] 891), scriptor hebraicus della Biblioteca Vaticana, secondo cui la famiglia di Zacchia sarebbe stata in realtà di origine ebraica, proveniente da Viterbo, poi convertitasi. L’assenza di prove documentarie non consente di confermare nessuna di queste ...
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PRISCIANI, Pellegrino
Massimo Donattini
PRISCIANI, Pellegrino. – Nacque a Ferrara, unico figlio di Prisciano e di una Caterina di casato ignoto. Antonio Rotondò (1960) lo ritiene nato prima del 1435, [...] gli ebrei a greci e latini, a suo avviso meno affidabili. Tale impostazione si connette all’interesse per la cultura ebraica, che Prisciani accostò probabilmente grazie all’erudito Avraham Farissol, con cui fu in rapporti (Busi, 1993, p. 197). Nelle ...
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JESI (Iesi), Samuele
Federico Trastulli
Nacque a Correggio, presso Reggio Emilia, il 4 sett. 1788 da Israele Isacco e Allegrina Camerini. Rimasto presto orfano, "mostrò fin dall'infanzia non dubbia, [...] sono i disegni a matita che ci sono rimasti, ma il Ritratto del libraio reggiano Bernardino Foà (Correggio, Comunità ebraica) attesta ancora oggi le grandi doti tecniche dell'artista, per le quali egli divenne famoso nel corso del secolo XIX ...
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FAGNONI, Michelangelo
Carlo Fantappiè
Nacque il 28 maggio 1740 da Romano e Maria Domenica Paccagnini a Orsigna, castello della montagna pistoiese. Ricevuti i primi rudimenti della grammatica dal parroco [...] ben dodici anni. Nel frattempo continuò per proprio conto gli studi, con una particolare propensione verso le lingue greca ed ebraica. Nel 1774 si presentò al concorso per l'insegnamento nelle scuole pubbliche della città (Arch. di Stato di Firenze ...
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CAFA, Pietro
Giuseppe Dondi
L'ipotesi che questo modesto stampatore dell'inizio, del sec. XVI fosse di origine giudaica, oltre che essere sostenuta dal nome (Capha, Cefa, "pietra"), sembrò trovare, [...] un primo tempo, conferma nel fatto che egli fu al servizio di uno dei più celebri editori e stampatori di testi ebraici: Gerson ben Moses di Soncino. Una successiva e più approfondita analisi delle vicende note della sua vita e delle opere prodotte ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...