GRANELLI, Giovanni
Maria Pia Donato
, Nacque a Genova il 15 apr. 1703 da Francesco e da Maria Cattaneo. Entrò nella Compagnia di Gesù come novizio il 17 ott. 1717; dopo avere terminato gli studi di [...] della coscienza dei personaggi, in particolare nel Manasse, che narra della miracolosa conversione del re di Giuda alla religione ebraica e lo dipinge nelle vesti patetiche del penitente. Tuttavia tra le tragedie giovanili del G. il Manasse risulta ...
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CALANDRA, Sabino
Luisa Bertoni Argentini
Fratello di Endimio, appartenne alla famiglia di gentiluomini mantovani, di cui numerosi esponenti servirono i duchi di Mantova già a partire dal 1490, succedendo [...] sono i decreti adottati, durante il tempo in cui il C. occupò il suo ufficio, per permettere all'università ebraica qualsiasi attività commerciale. per concedere il permesso a cinque ebrei di riaprire i banchi di prestito su pegno (concessioni del ...
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AMATO Lusitano
Bruno Nardi
Medico portoghese della famiglia israelitica Chabib (cognome latinizzato Amatus), nato nel 1511 di a Castel-Branco in provincia Beira; è detto anche Ioannes Rodericus, in [...] , ove s'era recato nel 1559, e già annunzia una settima Centuria di curationes, che sarà l'ultima.
Raggiunta la comunità ebraica di Salonicco, riprese a praticare la religione dei suoi padri, ritornando, dicevano i suoi nemici, "come il cane torna a ...
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PIETRO da Sant'Andrea
Francesco Panarelli
PIETRO (Cathin?) da S. Andrea. – Nacque verosimilmente tra il 1180 e il 1190 a S. Andrea, località in diocesi di Faenza, secondo notizie attestate a partire [...]
Secondo quanto riportato solo a partire da De Rubeis, Pietro negli ultimi anni si sarebbe dedicato alla conversione della comunità ebraica di Castrovillari, sino a quando non fu imprigionato da un ebreo di nome Parrasio che lo avrebbe fatto uccidere ...
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LUZZATTO, Riccardo
Eva Cecchinato
Nacque a Udine il 4 febbr. 1842 da Mario e Fanny Luzzatto. Importante per la sua formazione fu l'esempio del padre, che nel 1848 fu l'unico membro del governo provvisorio [...] del fascismo delle origini.
Il L. morì a Milano il 5 febbr. 1923.
Contrariamente a quanto prescritto dalla sua origine ebraica in termini di sepoltura, il L. volle essere cremato, in piena rispondenza con la sua ispirazione laica e massonica. Le ...
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GIOVANNI IV, papa
Luigi Andrea Berto
Non conosciamo la sua data di nascita, ma sappiamo che era originario della Dalmazia. Nel Liber pontificalis suo padre Venanzio è ricordato come "scholasticus", [...] il vocabolo eresia è utilizzato numerose volte - a non celebrare più la Pasqua nel medesimo giorno di quella ebraica e quindi ad attenersi all'uso romano; venivano inoltre invitati ad abbandonare alcune posizioni vicine al pelagianesimo, dottrina ...
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BERNERI, Giuseppe
Claudio Mutini
Nacque a Roma nel 1634. Non si hanno notizie sulla sua formazione letteraria, latina e volgare, né sulla sua vita pubblica, che dové del tutto identificarsi con la carriera [...] sentiva ìl dovere di avvertire: "è cosa meravigliosa come questo poema gioioso… mantenga lo stesso dialetto della plebe romana ed ebraica, gli stessi usi ed abitudini che vediamo a' nostri giorni, prova evidente che non bastano i secoli per rimuovere ...
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COLOMBANO (Columba, Columbanus), santo
Donald A. Bullough
Nacque, secondo quanto ci è dato stabilire sulla base dei Vitae Columbani abbatis discipulorumque eius libri, nel Leinster, la provincia più [...] delle sette sue lettere giunte sino a noi, quella indirizzata al papa Gregorio I, C., giocando sul significato della parola ebraica Yonah "colomba", si dice "ego Bar-Iona, vilis Columba"; "Columba" è la forma usata nei Vitae s. Columbani..., ed il ...
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MODIGLIANI, Amedeo (Amedeo Clemente)
Rossella Canuti
– Nacque il 12 luglio 1884 a Livorno, da Flaminio, di origine ebrea sefardita romana, e da Eugénie Garsin, di origini ugualmente sefardite ma del [...] il M. apprese a leggere e scrivere iniziando, con gli insegnamenti talmudici, lo studio del francese, della musica e dell’ebraico. Al 1893 risalgono le sue prime prove creative: si tratta di alcuni disegni eseguiti a penna su un taccuino regalatogli ...
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PETTAZZONI, Raffaele
Natale Spineto
PETTAZZONI, Raffaele. – Nacque a San Giovanni in Persiceto (Bologna) il 3 febbraio 1883 da Cesare e Maria Luigia Minezzi.
Intorno ai diciott’anni abbandonò la fede [...] sue implicazioni più significative: quella dell’origine dei monoteismi. Lo zoroastrismo, considerato come un monoteismo d’ispirazione ebraica, è per Pettazzoni conseguenza di una riforma radicale nei confronti del politeismo anteriore. L’idea dell ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...