Barzman, Ben
Giuliana Muscio
Sceneggiatore canadese, di famiglia ebrea, naturalizzato statunitense, nato a Toronto il 19 ottobre 1911 e morto a Santa Monica (California) il 15 dicembre 1989. Vittima [...] nella Columbia Britannica, negli anni Trenta esordì come giornalista e romanziere all'interno della comunità intellettuale di origine ebraica aderente al comunismo, lavorando anche per il Federal Theatre. Nel 1939 si trasferì a Hollywood dove fu ...
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Wilder, Billy
Monica Trecca
La perfezione della commedia
Moderni, spregiudicati, travolgenti nel ritmo, basati sul meccanismo del rovesciamento e del travestimento, i film di Billy Wilder sono percorsi [...] miti scintillanti, lasciando affiorare tracce di solitudine e di disperazione
Da Vienna a Hollywood
Austriaco di famiglia ebraica, Samuel (detto Billy) Wilder nacque a Sucha, nella Galizia austroungarica, nel 1906: la cultura mitteleuropea d’origine ...
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Ford, Aleksander
Riccardo Martelli
Regista e produttore cinematografico polacco, nato a Łódź il 24 novembre 1908 e morto a Los Angeles il 4 aprile 1980. Benché i suoi film non si siano mai distinti [...] in yiddish, Mirkumen on (1936, Arriviamo, noto anche come Droga Młodych, La via dei giovani), sui bambini orfani dei quartieri ebraici poveri di Varsavia. Scioltasi nel 1935 la START, nel 1937 F. partecipò, con altri suoi membri, alla creazione della ...
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Balfour, Arthur James, 1° conte di
Politico britannico (Whittinghame, Scozia, 1848-Woking 1930). Deputato conservatore ai Comuni (1874), dal 1915 al 1922 fu primo lord dell’Ammiragliato e ministro degli [...]
Messaggio inviato il 2 nov. 1917 dal ministro degli Esteri britannico B. a lord Rothschild, rappresentante della comunità ebraica inglese. In esso il governo inglese si impegnava a facilitare la creazione in Palestina di una sede nazionale per il ...
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Fisico (Budapest 1898 - La Jolla, California, 1964), naturalizzato statunitense (dal 1943). Prof. di fisica, alla sua attività di ricerca in collaborazione con T. A. Chalmers si deve la scoperta (1934) [...] di tali armi, lasciò la fisica nucleare, divenendo prof. di biofisica (1946).
Vita e attività
Nato da famiglia ebraica, studiò a Berlino e qui divenne ricercatore; nel 1929 diede un contributo interessante alla teoria dell'informazione a partire da ...
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Psicologia
Ripetizione della stessa parola (verbigerazione), della stessa frase (palilalia) o degli stessi movimenti (paliprassia e stereotipia), propria soprattutto degli stati demenziali, ma frequente [...] tutte le religioni: ne sono esempi il rito nuziale inteso come i. delle nozze tra Cielo e Terra, i riti della festa ebraica dei ‘pani azzimi’ come i. di episodi dell’esodo dall’Egitto, il sacramento cristiano dell’eucaristia come i. dell’Ultima Cena ...
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Musicista jazz (n. New York 1953). Ispiratosi alla corrente di J. Cage, oltre che al jazz d'avanguardia e alla musica dei cartoni animati (Carl Stalling, Scott Bradley), ha creato una sorta di corrente [...] in vertiginosi collages interstilistici. In anni recenti, col gruppo Masada, ha tratto ispirazione dalla musica e dalla cultura ebraica. Da sempre attratto dalle contaminazioni tra diversi generi musicali, Z. ha inoltre collaborato con il musicista M ...
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Drammaturgo e poeta bielorusso di lingua yiddish (Igumen, Bielorussia, 1886 - New York 1962). Condannato alla deportazione per la sua militanza nel movimento socialista ebraico, riuscì a fuggire dalla [...] Siberia e a rifugiarsi negli USA (1913). La sua produzione poetica e teatrale è centrata sul destino del popolo ebraico, e privilegia il tema della salvezza perseguita attraverso la sofferenza. La sua opera più famosa è Der Goylem, poema drammatico ...
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Boese, Carl (propr. Edward Hermann)
Serafino Murri
Regista e sceneggiatore cinematografico tedesco, nato a Berlino il 26 agosto 1887 e morto ivi il 6 luglio 1958. Autore prolifico e dotato di grande [...] wie er in die Welt kam (1920; Golem ‒ Come venne al mondo), uno dei capisaldi dell'Espressionismo tedesco, sulla leggenda ebraica del 16° secolo. Con l'avvento del sonoro, si specializzò nella commedia leggera, genere che portò avanti per oltre vent ...
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Weizmann, Chaim
Scienziato e politico israeliano (Motal 1874-Rehovot 1952), primo presidente di Israele. Nato nella Russia zarista, nell’attuale Bielorussia, docente di chimica a Ginevra, nel 1910 divenne [...] ), fu presidente dell’Organizzazione sionista quasi senza interruzione, dal 1921 al 1945. Artefice dell’università ebraica di Gerusalemme (1925) e dell’Agenzia ebraica (1929), fu eletto capo provvisorio dello Stato d’Israele il 14 maggio 1948, quindi ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...