PALMARO, Gerolamo
Luca Beltrami
PALMARO, Gerolamo. – Nacque a Genova, o con meno probabilità a Sanremo, attorno alla metà del XV secolo da Giovan Francesco, discendente da una famiglia di mercanti sanremesi [...] , forse apprese il greco da Benedetto Tagliacarne detto Teocreno e, come altri umanisti liguri, si interessò alla cultura ebraica, favorita dalla folta presenza sefardita nella città.
Non si hanno notizie di Palmaro posteriori al 1520 e si presume ...
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ARA, Camillo
Mario Migliucci
Nato a Trieste il 17 genn. 1876, studiò a Vienna, ove si laureò in giurisprudenza nel 1897. Due anni prima era uscito dalla comunità israelitica di cui faceva parte. Partecipò [...] in Italia delle leggi razziali, rappresentò la fine delle sue attività, in quanto fu costretto per la sua origine ebraica ad abbandonare tutti gli incarichi. Scoppiata la guerra e successivamente occupata Trieste dalle truppe tedesche nel 1943, egli ...
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FUMAGALLI, Angelo (al secolo, Paolo Carlo Ambrogio)
Guido Fagioli Vercellone
Nacque a Milano il 28 apr. 1728 da Giovan Francesco e Rosa Fara, agiati commercianti di panni di lana. Dopo aver seguito i [...] T. Trivulzio (Milano 1757), Intorno all'origine dell'idolatria, in cui il F. dimostra una notevole conoscenza della lingua ebraica e della storia sacra, e Sposizione della messa che si canta nella festa della natività di Cristo, secondo la tradizione ...
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COSTAMAGNA, Carlo
Marco Cupellaro
Nacque a Quiliano (Savona) il 24 sett. 1881 da Eligio e da Emma Perdusio. Laureatosi in giurisprudenza, entrò nella magistratura, arrivando fino al grado di consigliere [...] culminata nelle leggi antiebraiche, da lui viste in funzione della lotta al "pensiero moderno" (cfr. Professori ebrei e dottrina ebraica, ibid., IX [1938], pp. 490-93; La mentalità borghese e la trasformazione fascista dello Stato, ibid., pp. 676 ss ...
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PIETRO da Mogliano, beato
Letizia Pellegrini
PIETRO da Mogliano, beato. – Nato a Mogliano (Macerata) nel 1435, figlio di un Mactiotus de Mogliano che, in base al locale catasto quattrocentesco, può [...] e per vigilare sulla celebrazione dei matrimoni. Inoltre a Fermo sono documentate anche prese di posizione rispetto alla presenza ebraica, con annullamento delle condotte vigenti e la redazione di nuove rubriche statutarie in proposito, che gli atti ...
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JACOPO da Verona
Gabriella Bartolini
Assai scarse le notizie certe sulla sua vita, tutte ricavabili dal suo Liber peregrinationis che narra il pellegrinaggio compiuto da J. in Terrasanta nella seconda [...] del Vecchio Testamento ed esaltando quelle del Nuovo Testamento, che caratterizzavano l'identità cristiana nei confronti della comunità ebraica di Gerusalemme con cui i francescani erano in polemica.
J. è interessato anche alla realtà profana dei ...
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CIOCCHI (Cioci)
Stella Rudolph
Famiglia di artisti attivi a Firenze dal'secolo XVII all'inizio del secolo XIX.
Clemente, figlio di Michele, fu scultore "non del tutto da disprezzarsi" (Gaburri). Il padre [...] magistrato degli Otto. Nell'anno seguente fece il disegno e curò l'allestimento di un .arco trionfale eretto dalla comunità ebraica di Firenze in occasione dell'entrata di Francesco di Lorena nella città (Borroni Salvadori, 1976).
Del 1739 sono pure ...
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CAMPEGGI, Tommaso
Hubert Jedin
Terzogenito di Giovanni Zaccaria e di Dorotea di Tommaso Tebaldi, nacque tra il 1481 e il 1483 a Pavia, ove il padre era professore di diritto civile; trascorse però la [...] . Nel dibattito sulla Vulgata, il C. chiese che venissero stabiliti testi autentici della Bibbia anche nelle lingue greca ed ebraica, ed appoggiò una riforma del messale e del breviario, e la compilazione di un compendio della teologia ad uso dei ...
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CHIMENTELLI, Valerio
Nicola Longo
Nacque a Firenze il 20 giugno 1620da Giovan Battista e da Antonia Landi di Montevarchi. Il padre era un avvocato assai noto.
Fin da giovinetto il C. si mostrò molto [...] Basileo, monaco greco, lo iniziò allo studio della lingua e letteratura greca; mentre Cosimo Svetonio fece lo stesso per l'ebraico. A dodici anni il C. sostenne in S. Croce l'esame di logica e filosofia tra l'ammirazione dei concittadini presenti ...
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MALATESTA (de Malatestis), Galeotto Roberto
Anna Falcioni
Figlio illegittimo e primogenito di Pandolfo (III), signore di Fano, e della bresciana Allegra dei Mori Castellano, nacque a Brescia, o forse [...] fiscali per l'esportazione di panni, guado, robbia, vasellame e frutta, oltre a prendere sotto il loro controllo l'attività feneratizia ebraica, al fine di tutelare i diritti dei debitori. Sempre a Rimini, il M. portò a termine, con il placet di papa ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...