Scrittrice e giornalista italiana (n. Pisa 1931). Di origini ebraiche, da bambina ha subito le discriminazioni e persecuzioni razziali, ha fondato e diretto per anni il mensile ebraico Shalom e nel 2012 [...] le è stato conferito il Premio Pardès per la Letteratura Ebraica. Autrice di romanzi per adulti e per ragazzi, molto apprezzati da pubblico e critica, tra le sue pubblicazioni si ricordano: Una bambina e basta (1994, Premio Elsa Morante Opera Prima ...
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Poeta, novelliere e critico ebreo (Michajlovsk, Russia, 1875 - Tel Aviv 1943). Educato in un ambiente aperto agli influssi della Haśkalah (illuminismo ebraico) e al sapere occidentale, introdusse nuove [...] forme poetiche, le ballate, i sonetti e gli idillî. In questi ultimi descrive la vita tradizionale ebraica, spesso criticamente evocando per contrasto gli ideali greci, come in Lè-nokhaḥ pesel Apollo ("Di fronte alla statua di Apollo", 1900). ...
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Scrittore polacco di lingua yiddish (Leoncin, Varsavia, 1904 - Miami 1991), naturalizzato statunitense nel 1943. Cresciuto in una famiglia di rabbini ḥasidici, nel 1935, dopo la pubblicazione del primo [...] all'ed. ingl.), grazie anche all'interessamento di altri intellettuali americani ebrei, tra cui S. Bellow. Alla grande epica familiare ebraica di The family Moskat (1950; trad. it. 1967), The manor (1967; trad. it. 1972) e The estate (1969; trad. it ...
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Erudito e poligrafo ebreo (Toledo 1092 - Calahorra 1167), visse in Spagna, Francia e Italia. Autore di opere filosofiche d'ispirazione neoplatonica (Yēsōd Mōrā "Fondamento del timor di Dio"; Ḥay ben Mēqīṣ [...] "Il vivente figlio del desto") e di commento a una gran parte della Bibbia ebraica, che costituiscono la più notevole produzione della scuola esegetica giudeo-spagnola. Scrisse anche opere grammaticali (Sēfer ha-Shēm "Libro del nome"), astronomiche e ...
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Scrittore statunitense (New York 1914 - ivi 1986). Figlio di immigrati ebrei di origine russa, pose al centro della sua narrativa l'indagine sulla quotidianità all'interno di un contesto urbano, prevalentemente [...] quello newyorchese, il cui degrado morale s'insinua negli aspetti più riposti della comunità ebraica alterandone sostanzialmente gli equilibrî. Ad eccezione di The natural (1952; trad. it. Il migliore, 1984), incentrato sulle ambiguità del mito ...
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Pseudonimo e dal 1924 nome ufficiale di Shmuel Yosef Czaczkes, scrittore di famiglia ebrea, nato a Buczacz (Galizia) il 17 luglio 1888 e morto a Rehovot (Israele) il 17 febbraio 1970. Membro dell'Accademia [...] tramite verso la cultura europea moderna. Nel gennaio del 1907 A., che già aveva iniziato a scrivere e pubblicare sia in ebraico sia in yiddish, si trasferì a Giaffa, in Palestina, all'epoca sotto dominio ottomano. L'anno dopo uscì la novella Agunot ...
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Pseudonimo dello scrittore ebreo Shālōm Ya῾ăqōb Abramovič (Kopyl, Minsk, 1837 circa - Odessa 1917). Scrisse in ebraico e in yiddish una serie di romanzi e novelle sulla vita degli Ebrei russi: Masā῾ōt [...] Binyāmīn ha-Shĕlīshī ("I viaggi di Beniamino III", 1896). Portò un vigoroso impulso alla formazione della prosa ebraica moderna, nonché alla creazione di uno stile denso e sobrio, atto a rispecchiare il pensiero e la vita contemporanea. ...
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Attore, regista e musicista italiano di origine bulgara (n. Plodviv, Bulgaria, 1946 ). O. ha unito le sue esperienze di attore e musicista nella proposta di un «teatro musicale», nella quale ha trovato [...] creò lo spettacolo Dalla sabbia dal tempo (1987), creato in collab. con M. Cantoni, in occasione del Festival di cultura ebraica. Ma fu con Oylem Goylem (1993), una creazione di teatro musicale in forma di cabaret, prodotto dalla sua compagnia, che ...
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Letterato italiano (Trieste 1902 - Milano 1965); la sua figura di intellettuale raffinato ed eccentrico, dapprima nota nella ristretta cerchia degli specialisti, è stata oggetto di crescente interesse [...] europea.
Vita
Figlio di un tedesco luterano (morto nel 1903) e di un'italiana appartenente alla piccola borghesia ebraica di Trieste. Non completò gli studi universitari, preferendo formarsi nell'esercizio assiduo e metodico della lettura e nel ...
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Teologo e biblista italiano (Asti 1927 - ivi 2016). Di origini ebraiche, docente di Giudaismo presso la Facoltà teologica dell'Italia settentrionale di Milano e di Antico Testamento agli Istituti di scienze [...] , curatore di prestigiose collane editoriali, è stato esponente di primo piano della cultura ebraica in Italia e protagonista del dialogo ebraico-cristiano. Strenuo sostenitore del diritto della coesistenza tra fedi e culture diverse, ha inoltre ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...