Preminger, Otto (propr. Otto Ludwig)
Marco Pistoia
Regista e produttore cinematografico austriaco, naturalizzato statunitense, nato a Vienna il 5 dicembre 1906 e morto a New York il 23 aprile 1986. Tra [...] Berlino e il Grand prix al Festival di Locarno con Carmen Jones (1954).
Figlio di un importante avvocato di religione ebraica, rivelò ben presto un forte interesse per il teatro: pur seguendo regolari studi giuridici all'Università di Vienna, tra il ...
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Raphaelson, Samson
Patrick McGilligan
Scrittore, commediografo e sceneggiatore statunitense, nato a New York il 30 marzo 1896 e morto ivi il 16 luglio 1983. Oltre ad aver scritto commedie brillanti [...] suo stile. Nel 1977 l'associazione degli sceneggiatori Writers Guild lo insignì del Laurel Award alla carriera.
Nato nella comunità ebraica della Lower East Side di New York, R. trascorse la fanciullezza tra New York e Chicago. Nel 1917, dopo essersi ...
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SINDELAR, Mathias
Luca Valdiserri
Austria. Vienna, 10 febbraio 1903-22 gennaio 1939 • Ruolo: centravanti • Squadre di appartenenza: 1920-24: Herta Vienna; 1924-39: Austria Vienna • In nazionale: 43 [...] giocare la semifinale tra Italia e Austria nei Mondiali del 1934. Con l'avvento del nazismo e l'annessione dell'Austria, Sindelar, che era di origine ebraica, si rifiutò di indossare la maglia tedesca; perseguitato, si uccise insieme alla moglie. ...
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Architetto, critico e storico dell'architettura italiano (Roma 1918 - ivi 2000). Fondatore nel 1945 dell'APAO (Associazione per l'architettura organica) e direttore dal 1955 della rivista L'architettura, [...] alla diffusione dei problemi attuali dell'architettura. Il suo impegno in politica e in favore della causa ebraica fu sempre costante. Accademico di San Luca, ottenne diversi riconoscimenti onorifici e accademici internazionali.
Opere
Tra le ...
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Giuseppe Bedeschi
Filosofo tedesco (Francoforte sul Meno 1903 - Visp, Vallese, 1969). Fu uno dei principali esponenti della scuola di Francoforte. Nel suo pensiero - caratterizzato dalla critica all'Illuminismo [...] cultura europea (Marcuse, Benjamin, Fromm, Wittfogel, ecc.). Nel 1933 l'avvento del nazismo costrinse Adorno (di origine ebraica) a emigrare a Parigi dove, insieme ad Horkheimer, ricostituì l'Institut für Sozialforschung, di cui divenne condirettore ...
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Orientalista, cosmografo cabalista (Barenton, Manche, 1510 - Parigi 1581). Al seguito dell'ambasciata di Francesco I a Costantinopoli iniziò lo studio dell'arabo, avendo già appreso da autodidatta l'ebraico [...] relegato nel convento di Saint-Martin-des-Champs. Fra le sue opere, oltre alle traduzioni di testi della Cabala ebraica, all'edizione del Protovangelo di Giacomo (1552) e alla collaborazione all'ed. del Nuovo Testamento in siriaco (1555): Gramatica ...
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Pittore e incisore (Kovno, Lituania, 1898 - Roosevelt, New Jersey, 1969). Emigrato negli Stati Uniti nel 1906, con la famiglia, si dedicò alla pittura dopo aver lavorato come litografo. Studiò alla National [...] 1940-42; ecc.). Realizzò inoltre numerosi manifesti e illustrazioni per libri. Dopo il 1948, nelle sue opere affiorano anche temi desunti dalla tradizione ebraica. Tra i suoi scritti: The shape of content (1957) e The biography of a painting (1966). ...
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PALATUCCI, Giovanni
Gianni Fazzini
PALATUCCI, Giovanni. – Nacque a Montella (Avellino) il 29 maggio 1909, unico maschio dei tre figli di Felice e di Angelina Molinari.
Fu battezzato l’indomani nella [...] a circa un chilometro dal campo di concentramento.
Qualche anno dopo giunsero i riconoscimenti del suo operato, dapprima da parte ebraica, poi anche da parte italiana. Nel 1953, a Ramath Gan, cittadina alle porte di Tel Aviv, alla presenza degli zii ...
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HORN D'ARTURO, Guido
Fabrizio Bonoli
Nacque a Trieste il 13 febbr. 1879 da Arturo Horn e da Vittoria Melli, terzo di quattro figli. La famiglia, probabilmente di origine olandese, era ebrea e il cognome [...] sicuramente sulla formazione del vasto orizzonte culturale di interessi caratteristico dell'H., come pure la matrice ebraica influenzò drammaticamente alcune delle sue successive vicende personali.
Nel 1903 venne assunto come assistente volontario ...
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ELIANO, Vittorio
Carla Casetti
Nacque nel 1528 a Roma, due anni prima di suo fratello Elia. I suoi genitori erano Ḥanah, nativa di Padova e figlia del famoso umanista Elia Levita, e Yitzchaq ben Yeḥiel [...] Vaccaro, Le marche dei tipografi ed editori italiani del sec. XVI nella Bibl. Angelica di Roma, Firenze 1983, pp. 90, 187-188; Tipografia ebraica a Cremona 1556-1576, a cura di P. F. Fumagalli, Roma 1985, pp. 15, 42-46; F. Barberi, Librai a Roma nel ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...