Scrittore e pensatore tedesco (Mohrungen, Prussia Orientale, 1744 - Weimar 1803). Di modeste origini, si diede una prima formazione in casa del diacono Trescho, il quale, accogliendolo come aiutante nella [...] sono da considerare i dialoghi Vom Geiste der ebräischen Poesie (2 parti, 1782-83), che nei riguardi della cultura ebraica assumono la stessa funzione rivelatrice che gli scritti di Winckelmann assunsero nei riguardi della cultura greca. L'opera più ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero - Storia e Politica (2013)
Sabatino Moscati
Giovanna Pisano
Insigne orientalista di fama internazionale, scopritore della civiltà fenicia e punica, ha fondato in Italia, a livello istituzionale, gli studi sul Vicino Oriente antico, [...] dicembre del 1954, a soli trentadue anni, a seguito di concorso, fu nominato professore nell’Università di Roma di ebraico e lingue semitiche comparate, disciplina modificata poi in filologia semitica, che continuò a insegnare fino al 1982.
Diresse l ...
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MADDALENA, Antonio
Claudia Montuschi
Nacque ad Adria, presso Rovigo, il 1 marzo 1913 da Giovanni e da Vittoria Guarnieri. Conseguì la licenza liceale da privatista al ginnasio liceo Tito Livio di Padova; [...] Vangelo e le Lettere paoline), preparata dallo studio dell'Antico Testamento e di Filone Alessandrino, interprete platonizzante della tradizione ebraica.
Il M. si dedicò ai filosofi presocratici, nei contributi degli anni 1936-40, tra i quali Sulla ...
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FONDULO, Girolamo
Francesco Piovan
Nacque a Cremona da nobile famiglia (uno dei suoi antenati, Cabrino, era stato signore della città dal 1406 al 1420), in data ignota, che è probabilmente da porsi [...] di conciliare filosofia antica e rivelazione cristiana, e neppure è da dimenticare che il Fregoso era vivamente interessato alla cultura ebraica, di cui il F. - come accennato - non era digiuno.
Gli anni 1535 e 1536 sono di nuovo anni bui, eccezion ...
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PACCES, Federico Maria
Adriana Castagnoli
PACCES, Federico Maria. – Nacque a Napoli il 15 ottobre 1903 da Adolfo, militare di carriera, e da Camilla Borbonese.
A sedici anni aderì ai Fasci italiani [...] ’Educazione nazionale lo aveva nominato proprio rappresentante in seno alla Commissione distrettuale per i professionisti di razza ebraica presso la Corte d’Appello di Torino (ibid., Lettera del ministero dell’Educazione nazionale, 4 novembre 1944 ...
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CARCANO, Michele
Roberto Rusconi
Nato a Milano nel 1427 da Donato e Cremondina Besozzi, discendenti di famiglie patrizie milanesi, entrò nell'Ordine francescano nel convento di S. Croce in Boscaglia [...] 1475 erano stati giustiziati quindici ebrei trentini: le autorità della Serenissima, vuoi per le pressioni della comunità ebraica vuoi per i timori suscitati dai disordini causati dalle sue violente prediche antisemite, decretarono la espulsione del ...
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MALOMBRA, Pietro
Alessandro Cosma
Nacque a Venezia nel 1556 da Bartolomeo, scrittore e "massaro" della Cancelleria ducale, e da Caterina Vasti (Ridolfi, p. 155; Palma, p. 77, n. 8). Scarse sono le notizie [...] il suo avvicinamento alla lezione del Tintoretto (Pallucchini, 1981, I, p. 48).
La sua ultima opera dovrebbe essere la Cena ebraica (Venezia, S. Pietro di Castello) "terminata dall'Aliense [Antonio Vassilacchi] per la di lui morte" (Martinioni, p. 12 ...
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GRILLO, Onofrio del
Valentina Gallo
Nacque a Fabriano, da Bernardo Giacinto e dalla nobildonna Maria Virginia Possenti, il 5 maggio 1714. Alla sua seguirono la nascita di Giuseppe e di Caterina che, [...] e P. Comestabili capitano del ghetto. La scelta era stata evidentemente mossa da ragioni economiche: la tassazione sulla popolazione ebraica era infatti grossa fonte di guadagno. La relazione compilata da G. Curti nel periodo di sede vacante (Roma ...
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GIORGIO d'Alemagna (Zorzo Tedesco)
Micol Forti
Nacque a Modena intorno al secondo decennio del Quattrocento da Alberto Tedesco. La sua formazione di miniaturista si colloca nel complesso ambito culturale [...] Qui G. eseguì il frontespizio dove è raffigurato Iubal, una delle rare rappresentazioni dell'inventore della musica secondo la tradizione ebraica.
Verso il 1465, in collaborazione con Taddeo Crivelli, G. lavorò a un Libro d'ore (Basilea, Öffentliche ...
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FANO, Giorgio
Franco Laicini
Nacque a Trieste il 21 apr. 1885. Il padre Guglielmo, ebreo appartenente alla media borghesia e medico otorinolaringoiatra molto noto a Trieste, assicurava alla famiglia [...] dall'insegnamento universitario, ma continuò la sua attività come professore di filosofia presso la scuola militare e la scuola media ebraica.
Dopo la caduta del fascismo e per sfuggire alle deportazioni, nell'autunno del 1943 il F. lasciò Roma con ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...