teleologia Concezione secondo la quale gli eventi, anche quelli non legati all’azione volontaria e consapevole degli uomini, avvengono in funzione di un fine o scopo.
Sebbene il termine sia piuttosto recente [...] causali al di fuori di qualsivoglia intervento ordinatore da parte della divinità.
Il cristianesimo, la religione ebraica e musulmana e, nel complesso, la filosofia medievale, presentano un’impostazione gnoseologica nettamente teleologica nell ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Rodolfo Mondolfo
Fabio Frosini
Vissuto a contatto con alcuni tra i più violenti conflitti politici del 20° sec., l’Italia tra il 1910 e il 1930 e l’Argentina degli anni Quaranta-Settanta, Rodolfo Mondolfo [...] da individuare e ancor più da adottare.
La vita
Nato il 20 agosto 1877 a Senigallia da un’agiata famiglia ebraica, Rodolfo Mondolfo studiò filosofia a Firenze, laureandosi allo spirare del secolo con una tesi su Pierre-Jean-Georges Cabanis diretta ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giacomo Leopardi
Gaspare Polizzi
L’opera di Giacomo Leopardi costituisce un riferimento imprescindibile nella tradizione letteraria italiana. Sembra anche ormai acquisita la sua dimensione filosofica, [...] canoniche della ratio studiorum, con particolare impegno per l’apprendimento delle lingue e delle letterature greca, latina ed ebraica, e di alcune discipline scientifiche di base, quali l’astronomia, la fisica, la chimica, la storia naturale. L ...
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Giuseppe Bedeschi
Filosofo tedesco (Francoforte sul Meno 1903 - Visp, Vallese, 1969). Fu uno dei principali esponenti della scuola di Francoforte. Nel suo pensiero - caratterizzato dalla critica all'Illuminismo [...] cultura europea (Marcuse, Benjamin, Fromm, Wittfogel, ecc.). Nel 1933 l'avvento del nazismo costrinse Adorno (di origine ebraica) a emigrare a Parigi dove, insieme ad Horkheimer, ricostituì l'Institut für Sozialforschung, di cui divenne condirettore ...
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Piacere
Salvatore Natoli
Il piacere è il senso di viva soddisfazione che deriva dall'appagamento di desideri, fisici o spirituali, come pure di aspirazioni di vario genere. Nel suo significato più immediato [...] non solo al provare piacere ma al procurarsi piacere. Da notare infine che la Bibbia dei Settanta traduce con ἡδονή la parola ebraica ta'am di Numeri (11, 8) nell'accezione di 'buon sapore': il passo in questione descrive la manna e dice che aveva ...
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WEININGER, Otto
Delio Cantimori
Filosofo e psicologo austriaco, nato a Vienna il 3 aprile 1880, e ivi morto il 4 ottobre 1903, suicida. Ebbe notorietà nel mondo culturale tedesco dell'anteguerra per [...] e femminile e nel cristianesimo il principio positivo e maschile. In conseguenza di questa convenzione abbandonò la religione ebraica nella quale era nato per quella cristiana (protestante). La sua dottrina è un misto di ricordi di psicologia ...
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ascetismo
Emanuela Prinzivalli
Purificazione interiore e distacco dal mondo
L'ascetismo è una delle pratiche spirituali attraverso cui gli uomini tentano di migliorare sé stessi e, se sono credenti, [...] e la separazione dal resto del popolo. In alcuni testi della letteratura ebraica di quel periodo ‒ molto autorevoli, ma che non vennero inseriti nella Bibbia ebraica ‒ il peccato degli angeli ribelli consiste in una contaminazione con le figlie ...
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comunismo
Massimo L. Salvadori
La costruzione di una società di eguali
Il comunismo è la dottrina che teorizza la necessità di porre fine alla proprietà privata dei mezzi di produzione e di introdurre [...] e i guerrieri, per poter essere liberi da interessi privati, avessero in comune i beni e le donne. Anche la setta ebraica degli Esseni (2° secolo a.C.-1° secolo d.C.) patrocinava la comunione dei beni.
Nel cristianesimo delle origini vi era ...
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Nome con il quale è noto in Occidente il filosofo, giurista, medico e astronomo arabo di Spagna Abū l- Walīd Muḥammad ibn Rushd (Cordova 1126 - Marrākesh 1198). Tra le sue numerosissime opere sono celebri [...] vasta produzione solo una minor parte ci è giunta nel testo originale, e il più in versioni ebraiche e latine, queste ultime traduzioni anch'esse dall'ebraico. Così è avvenuto per i suoi commenti ad Aristotele, divisi in tre gruppi: ampi, medi, ed ...
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Il comunismo
Massimo L. Salvadori
Per comunismo si intende una dottrina la quale sostiene che il massimo benessere per l’umanità è conseguibile unicamente mediante la formazione di una società basata [...] dall’antichità in testi cinesi del 5°-3° sec. a.C., nella Repubblica di Platone (427-347 a.C.), nelle dottrine della setta ebraica degli esseni (2° sec. a.C.-1° sec. d.C.). L’ideale della comunione dei beni fu altresì presente nel cristianesimo delle ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...