Poetessa tedesca (Elberfeld 1869 - Gerusalemme 1945). Figura centrale dell'espressionismo e della vita culturale del suo paese, fu amata e apprezzata dai maggiori artisti del suo tempo (G. Benn, K. Kraus, [...] Kuppel, 1920; Theben, 1923) fino all'estrema testimonianza di Mein blaues Klavier (1943). Lirismo musicale e una sensuale religiosità ebraica percorrono anche le opere in prosa (Die Nächte der Tino von Bagdad, 1907; Gesichte, 1911; Mein Herz, 1912 ...
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Romanziere nordamericano, premio Nobel 1976 per la letteratura. Il Nobel ha questa volta premiato in B. e nel suo Humboldt's Gift (1976, trad. it. Milano 1977) uno scrittore e un'opera non soltanto di [...] Balzac a Dickens, da Dostoevskij a Flaubert), o al filone naturalistico americano di Dreiser o, infine, alla cultura ebraica da cui, per es., mutua certamente l'atteggiamento linguistico facendo tesoro di una lunga tradizione orale yiddish sfruttata ...
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Poeta italiano (Firenze 1869 - ivi 1967). Giornalista, critico letterario, librettista, attivissimo promotore di cultura, instancabile nelle sue iniziative culturali, incise con continuità, se pure non [...] Siòn. Canzoniere d’un ebreo fiorentino del Cinquecento. Sarà la migliore prova poetica di Orvieto. Frutto dell’approfondimento della cultura ebraica sotto la guida di U. Cassuto e C. Glass, è recensita dallo stesso Montale e salutata come nuovo corso ...
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PETRUCCI della MIRANDOLA, Fabrizio
Laura Carotti
PETRUCCI della MIRANDOLA (Pedruzzi Mirandola), Fabrizio (in religione Antonio). – Nacque a Bologna, nella parrocchia di S. Tommaso del Mercato, il 13 [...] Salvatore, assumendo il nome di Antonio.
Gli anni della formazione furono proficui. All’apprendimento del latino Petrucci affiancò quello dell’ebraico, che imparò probabilmente nel 1601 a Roma – dove si era recato in qualità di lettore a S. Pietro in ...
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POLCASTRO, Girolamo
Valentina Dal Cin
POLCASTRO, Girolamo. – Nacque a Padova il 30 aprile 1763 dal conte Sertorio, esponente di una famiglia aggregata al nobile Consiglio cittadino nel 1406 e confermata [...] , c. 3). Riprese poi gli studi letterari sotto la guida dell’abate Melchiorre Cesarotti, professore di lingua greca ed ebraica e letterato di grande fama, su consiglio del quale iniziò la traduzione del Telemaco di François Fénélon (Padova, 1793-94 ...
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MANDEL′ŠTAM, Osip Emil′evič
Anjuta MAVER
Poeta russo, nato a Varsavia il 3 gennaio 1881 e morto a Vladivostok (pare in campo di concentramento) il 27 dicembre 1936, dopo che per alcuni anni non si era [...] e con essa la Russia della fine del secolo scorso, con il fasto di Pietroburgo zarista e l'atmosfera piccolo-borghese della casa ebraica in cui egli crebbe.
Opere complete (Sobranie sočinenij), in versi e prosa, a cura e con saggi di B. A. Filippov ...
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Pier della Vigna
Hans Martin Schaller
Nella sottoscrizione autografa dello strumento notarile del 1246 e in tutti i documenti risalenti all'epoca di Federico II: Petrus de Vinea, solo in seguito Petrus [...] giudice cittadino e la propaganda papale contro l'imperatore si sarebbe senz'altro compiaciuta di rinfacciare a P. un'origine ebraica se la notizia fosse stata fondata. Anche le notizie sulla formazione di P. sono scarse. L'arcivescovo Giacomo (1227 ...
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PEZZI, Giulia Giuseppina
Maria Teresa Mori
PEZZI, Giulia Giuseppina (Giulietta). – Nacque a Milano il 10 febbraio 1810 da Francesco e Giuseppa Quon.
Il padre Francesco (1783-1831), di origine veneziana, [...] (e poi altri studiosi) attribuisce alla relazione con il musicista Hermann Cohen, allievo di Franz Listz, di origine ebraica e noto come Puzzi Hermann, eccentrico personaggio allora beniamino dei salotti mondani e artistici fra Parigi e Ginevra, poi ...
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PIOVENE, Guido
Clelia Martignoni
PIOVENE, Guido. – Discendente da due nobili casate venete, nacque a Vicenza il 27 luglio 1907, figlio unico del conte Francesco Piovene di Porto Godi e di Stefania di [...] stabilì una stretta amicizia con Leonardo, figlio di Borgese, e con Eugenio Colorni, allievo di Pietro Martinetti, di famiglia ebraica, vivamente antifascista e allora vicino a Giustizia e Libertà (per la ricostruzione del rapporto, cfr. Gerbi, 1999 ...
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(ebr. Pĕleshet) Regione del Vicino Oriente limitata a O dal Mar Mediterraneo e a N dai contrafforti meridionali del Libano e dell’Antilibano, mentre incerti sono i confini dagli altri lati, nei quali si [...] dimora del 3° sec. d.C., il cui triclinio era pavimentato con un ricco mosaico. In Galilea, centro di raccolta della popolazione ebraica della P. dopo le due rivolte giudaiche, si hanno nei sec. 3° e 4° d.C. notevoli testimonianze di sinagoghe, che ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...