Pseudonimo del poeta Umberto Poli (Trieste 1883 - Gorizia 1957); di famiglia ebraica dal lato materno, fu avviato agli studî commerciali, e fu per lunghi anni direttore e proprietario di una libreria antiquaria [...] a Trieste. I suoi primi versi risalgono al 1900 ma il primo libro, Poesie, è del 1911; seguirono: Coi miei occhi (1912), Cose leggere e vaganti (1920), Il Canzoniere (1921; ed. crit. a cura di G. Castellani, ...
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GELLÉRT, Oszkár
Poeta ungherese; nato a Budapest ml 1882 da famiglia ebraica. Dopo aver compiuto studî di diritto, si diede al giomalismo. Fu amico di Mihály Babits e condirettore di Nyugat (Occidente) [...] e di Magyar Génius (Genio magiaro). Divenuto comunista, capeggia oggi la corrente del realismo socialista.
La sua lirica, dal timbro inconfondibile, rivelava sotto vibrazioni smorzate e insolite, una ricca ...
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Poeta russo, di famiglia ebraica, nato a Leningrado il 24 maggio 1940; è un tipico 'irregolare' della letteratura sovietica. Autodidatta, si fece apprezzare come traduttore, ma le sue poesie piacquero [...] subito ad A. Achmatova per la loro densa semantica. Nel 1964 B. viene arrestato e condannato per "parassitismo" a cinque anni (ne scontò uno solo): fu uno dei primi casi letterari degli anni Sessanta, ...
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Scrittore russo (Kremenčug 1913 - Mosca 1962). Dopo un esordio poetico in lingua ebraica, si affermò come prosatore in lingua russa, trattando la varia tematica ispiratagli dalla realtà sovietica con un [...] alto senso della dignità dell'uomo. Tra le sue opere più significative: Zvezda ("La stella", 1947), Dvoe v stepi ("Due nella steppa", 1948), Vesna na Odere ("Primavera sull'Oder", 1949), Dom na ploščadi ...
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Ebraista e bibliografo (Prostějov, Moravia, 1816 - Berlino 1907); profondo conoscitore della letteratura ebraica medievale, ebbe gran competenza anche nella araba. Opere principali: Polemische und apologetische [...] des Mittelalters (1893); Die arabischen Übersetzungen aus dem Griechischen (1897); Die arabische Literatur der Juden (1902); Die Geschichtsliteratur der Juden (1905), oltre a cataloghi dei mss. ebraici di Berlino, Monaco, Amburgo, Leida, ecc. ...
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Scrittore e giornalista danese (Vordingborg 1819 - Copenaghen 1887). Profondamente legato alla cultura ebraica, fondò giovanissimo la rivista satirica antigovernativa Corsaren ("Il corsaro", 1840-46), [...] ispirata al francese Charivari, che gli valse una violenta polemica con Kierkegaard e la prigione. Dopo un viaggio in Germania, Svizzera e Italia, fondò il settimanale Nord og Syd ("Nord e Sud", 1847-59), ...
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Filosofo, saggista e critico letterario tedesco di famiglia ebraica, nato a Berlino il 15 luglio 1892, morto suicida a Port Bou (Catalogna) il 26 settembre 1940. Studiò nelle università di Friburgo, Berlino, [...] dell'ebraismo G. Scholem, al quale fu legato da profonda amicizia, si avvicinò alla teologia e alla mistica ebraiche, che avrebbero rivestito un ruolo di rilievo nella sua riflessione filosofica. Nel 1925 sottopose all'università di Francoforte un ...
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Scrittore polacco (Varsavia 1895 - ivi 1976). Nato in una famiglia della borghesia intellettuale ebraica, fu tra i fondatori della rivista Skamander. Si distinse per una ricca vena satirica (espressa in [...] commedie come Murzyn warszawski "Il negro varsaviano", 1928, e in una mordente attività di critico e pubblicista) e per un tenace pacifismo. Poeta dal tono discorsivo e riflessivo (Wiersze zebrane "Versi ...
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Scrittore statunitense (Tysmenitsa, Galizia, 1906 - Albuquerque 1995). Emigrato con i genitori di origine ebraica all'età di due anni, crebbe nel ghetto del Lower East Side di New York, prima di spostarsi [...] a Brooklyn e di frequentare il City College. Approdato al marxismo e alla letteratura nei primi anni della depressione, nel 1934 pubblicò il suo unico romanzo, Call it sleep (trad. it. 1964), riapparso ...
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Scrittrice austriaca naturalizzata italiana (Vienna 1918 - Matera 2004). Reduce dell’Olocausto, di famiglia ebraica di origine ungherese, dopo che, con l’annessione dell’Austria alla Germania, i suoi [...] genitori e i suoi familiari furono catturati e deportati, nel 1940 è scappata in Italia. A Milano, città nella quale lavorava come traduttrice, è stata arrestata nel 1944 e deportata ad Auschwitz dove ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...