Cultura ebraica
Piero Morpurgo
Una valutazione della cultura ebraica e del suo rapporto con la produzione federiciana non può prescindere dalla profonda influenza che il mondo ebraico ebbe nel contesto [...] .
G. Cremascoli, La 'Summa' di Rolando da Cremona, "Studi Medievali", 16, 1975, pp. 825-876.
G. Sermoneta, Federico II e il pensiero ebraico del suo tempo, in Federico II e l'arte del Duecento italiano, a cura di A.M. Romanini, Galatina 1980, pp ...
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Agenzia ebraica
Organizzazione sionista presente in Palestina durante il periodo del mandato britannico. Riconosciuta ufficialmente nel 1929, l’A.e. aveva come scopo principale quello di favorire l’immigrazione [...] e l’insediamento degli ebrei anche attraverso l’acquisto di terre dagli arabi, ma nel corso del tempo divenne un vero e proprio organo di governo della comunità ebraica in Palestina fino alla fondazione dello stato di Israele nel 1948. ...
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Famiglia ebraica di origine sefardita, a Roma nel sec. 16º, quindi a Monte San Savino e a Livorno. Alfredo Sabato (Livorno 1880 - ivi 1963) è stato direttore del collegio rabbinico, rabbino capo di Livorno [...] Perfidi giudei fratelli maggiori (1987) racconta il suo impegno pubblico nella vita ebraica italiana dalla persecuzione nazifascista agli sviluppi del dialogo cristiano-ebraico. Ha scritto inoltre: Essere ebreo (con A. Elkann, 1994); Il Messia e ...
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Autore di una cronaca ebraica redatta probabilmente nell'Italia meridionale nel sec. 12º. Si tratta di racconti storici e leggendarî ebraici con base aggadica e reminiscenze classiche. ...
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Famiglia ebraica originaria dalla Provenza, che ha dato diversi scrittori alla letteratura medievale. Tra essi, Yiṣḥāq Ben Mōsheh, noto come Profiat o Efod (sec. 14°-15°), nativo di Cordova, è autore dell'epistola [...] detta Alteca boteca, apologia del giudaismo ...
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). - Cognome di una famiglia ebraica originaria della città pugliese. Isaia il Vecchio (Trani 1180 circa - Venezia 1250 circa), figlio di Mali, noto come Rid, fu poeta liturgico e autore di glosse talmudiche [...] (Tosafot Rid);il nipote Isaia il Giovane (seconda metà del sec. 13°), figlio di Elia, fu anch'egli poeta liturgico, talmudista e autore di commenti e libri biblici; Aharon, trasferito da Trani ad Adrianopoli ...
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Scrittore italiano di origine ebraica (Salonicco 1923 - Roma 2012), sopravvissuto alla Shoah. Arrestato con alcuni membri della famiglia e deportato nel campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau l’11 aprile [...] e profondo senso storico in trasmissioni televisive, in conferenze e nei principali eventi commemorativi dello sterminio ebraico. Grande protagonista dei viaggi della Memoria, trasse dalla sua esperienza il testo Sonderkommando Auschwitz (2007 ...
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Rothschild
Famiglia ebraica di banchieri originaria di Francoforte sul Meno, il cui capostipite fu Moses Amschel (m. 1754). Nella seconda metà del Settecento, Moses aprì una bottega da rigattiere che [...] aveva come insegna uno scudo rosso (Das rothe Schild), da cui derivò il nome della famiglia. Tra il 18° e il 19° sec. i R. passarono dalle originarie attività commerciali a quelle bancarie e avviarono ...
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HAGANAH
Sabatino MOSCATI
. Organizzazione militare ebraica in Palestina, sorta dopo la dichiarazione Balfour (1917), come sviluppo dei gruppi armati già esistenti per la "difesa" (ebraico Haganah) degli [...] d'Israele (15 maggio 1948) e l'inizio della lotta contro gli Arabi, hanno fatto della Haganah la forza armata ebraica in Palestina.
Bibl.: E. Golomb, History of Jewish self defence in Palestine, Tel Aviv 1946. Ulteriori dati nei bollettini periodici ...
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sionismo Movimento politico e ideologia volti alla creazione di uno Stato ebraico in Palestina (da Sion, nome della collina di Gerusalemme).
Sviluppatosi alla fine del 19° sec., in seguito all’inasprirsi [...] per l’edificazione della Palestina), creato nel 1920, iniziò la sua attività; nel 1925 s’inaugurava a Gerusalemme l’università ebraica; dal 1919 al 1929 si conclusero la terza e la quarta aliya («flusso migratorio»), che condussero in Palestina circa ...
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ebraicista
(o ebraista) s. m. e f. [der. di ebraico] (pl. m. -i). – Conoscitore, studioso della lingua ebraica, o, più genericam., esperto di storia, cultura, tradizioni e costumi ebraici.
ebraico
ebràico agg. e s. m. [dal lat. tardo hebraĭcus, gr. tardo ἑβραϊκός] (pl. m. -ci). – Degli Ebrei, che appartiene o si riferisce agli Ebrei: la storia, la civiltà, la religione, la letteratura ebraica. Alfabeto e., l’alfabeto adoperato...